Al comprensivo Fornara-Ossola gli alunni disabili restano senza assistenza

Nel primo giorno di scuola la dirigente ha negato l'accesso agli educatori a causa di un disguido burocratico. L'assessore Negri: «Sarebbe bastata una telefonata in Comune»

Ieri mattina, 12 settembre, è iniziata la scuola ma all’istituto comprensivo Fornara-Ossola di via Premuda gli alunni disabili sono rimasti senza assistenza. La dirigente scolastica, infatti, ha negato l’accesso agli educatori dipendenti della cooperativa che si occupa dei servizi per conto del comune di Novara (la Ale.mar. di Vigevano che ha vinto il gara d’appalto e che a giugno era già subentrata a Eurotrend) in quanto «in attesa di un Decreto ufficiale da parte del Comune».

A segnalare l’accaduto è stata la Cgil Funzione Pubblica: «I bambini sono stati privati del diritto all’assistenza e gli operatori del diritto al lavoro – spiega il segretario provinciale, Paolo Del Vecchio -. Questi ultimi anni per questi educatori è stato un susseguirsi di umiliazioni e deprivazioni. Prima il Covid dove si sono viste allontanate dal servizio perché ritenute inutili e solo con fatica si è riusciti a ristabilire un minimo di ore lavorative, poi il fallimento della cooperativa Eurotrend, vicenda, tra l’altro, non ancora del tutto archiviata, che ha visto gli educatori vivere un periodo di incertezza economica. Adesso l’ennesima umiliazione che riporta alla luce la fragilità di questo servizio e le criticità delle esternalizzazioni dei servizi alle persone, dove i diversi attori, soprattutto pubblici, non si parlano, e chi dovrebbe tutelare i più deboli si rende invece complice di assurde diatribe burocratiche o di potere, dimenticando chi sono i fruitori dello stesso. Abbiamo chiesto che gli operatori vengano comunque retribuiti per le ore che non hanno potuto svolgere e stiamo valutando se la preside può essere ritenuta responsabile di interruzione di pubblico servizio».

Non è stato possibile raggiungere la dirigente scolastica, ma pare che la determina dirigenziale di aggiudicazione del bando di gara sia stata firmata solo nel pomeriggio di ieri, a scuole già avviate. «Sarebbe bastata una telefonata negli uffici per chiarire la situazione – afferma l’assessore all’Istruzione, Giulia Negri – Non capisco il comportamento della dirigente: ieri mattina sono stata nella sua scuola per un saluto agli alunni e non mi ha accennato a nulla; ha saputo dell’accaduto solo nel pomeriggio. Nelle altre scuole non c’è stato alcun problema e gli educatori hanno potuto lavorare regolarmente».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Nel primo giorno di scuola la dirigente ha negato l’accesso agli educatori a causa di un disguido burocratico. L’assessore Negri: «Sarebbe bastata una telefonata in Comune»

Ieri mattina, 12 settembre, è iniziata la scuola ma all'istituto comprensivo Fornara-Ossola di via Premuda gli alunni disabili sono rimasti senza assistenza. La dirigente scolastica, infatti, ha negato l'accesso agli educatori dipendenti della cooperativa che si occupa dei servizi per conto del comune di Novara (la Ale.mar. di Vigevano che ha vinto il gara d'appalto e che a giugno era già subentrata a Eurotrend) in quanto «in attesa di un Decreto ufficiale da parte del Comune».

A segnalare l'accaduto è stata la Cgil Funzione Pubblica: «I bambini sono stati privati del diritto all’assistenza e gli operatori del diritto al lavoro - spiega il segretario provinciale, Paolo Del Vecchio -. Questi ultimi anni per questi educatori è stato un susseguirsi di umiliazioni e deprivazioni. Prima il Covid dove si sono viste allontanate dal servizio perché ritenute inutili e solo con fatica si è riusciti a ristabilire un minimo di ore lavorative, poi il fallimento della cooperativa Eurotrend, vicenda, tra l’altro, non ancora del tutto archiviata, che ha visto gli educatori vivere un periodo di incertezza economica. Adesso l’ennesima umiliazione che riporta alla luce la fragilità di questo servizio e le criticità delle esternalizzazioni dei servizi alle persone, dove i diversi attori, soprattutto pubblici, non si parlano, e chi dovrebbe tutelare i più deboli si rende invece complice di assurde diatribe burocratiche o di potere, dimenticando chi sono i fruitori dello stesso. Abbiamo chiesto che gli operatori vengano comunque retribuiti per le ore che non hanno potuto svolgere e stiamo valutando se la preside può essere ritenuta responsabile di interruzione di pubblico servizio».

Non è stato possibile raggiungere la dirigente scolastica, ma pare che la determina dirigenziale di aggiudicazione del bando di gara sia stata firmata solo nel pomeriggio di ieri, a scuole già avviate. «Sarebbe bastata una telefonata negli uffici per chiarire la situazione - afferma l'assessore all'Istruzione, Giulia Negri - Non capisco il comportamento della dirigente: ieri mattina sono stata nella sua scuola per un saluto agli alunni e non mi ha accennato a nulla; ha saputo dell'accaduto solo nel pomeriggio. Nelle altre scuole non c'è stato alcun problema e gli educatori hanno potuto lavorare regolarmente».

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