«Al lavoro per produrre il vaccino Astrazeneca in Piemonte»

«Stiamo lavorando per poter produrre il vaccino Astrazeneca nei nostri laboratori del Piemonte. Ottenere la licenza sarà un modo per dare un’ulteriore spinta alla campagna vaccinale». L’annuncio è dell’assessore regionale Matteo Marnati a margine del tour di ieri, 5 maggio, tra i centri vaccinali di Borgoomanero, Arona, Oleggio e Galliate.

«Sono ambulatori ben organizzati – afferma – che funzionano grazie al lavoro incessanti dei medici di base, del personale della Asl e dei volontari. Con il ritmo acquisto, potrebbe somministrare il doppio delle vaccinazioni attuali, però mancano le dosi e sono costretti a rallentare. Draghi e Speranza hanno detto che potrebbe consegnare le dosi di riserva alle regioni virtuose: noi siamo tra queste, puntiamo alla meritocrazia. Credo che il modello messo in atto sul territorio dell’Asl di Novara dovrebbe essere di esempio per altri: questa sarà tra le prime province in Piemonte a terminare le inoculazioni».

Secondo l’assessore a fine giugno si dovrà raggiungere un traguardo: «Chiudere la campagna sugli over60, almeno la prima dose – dice -. Nello stesso periodo potremo iniziare le somministrazioni ai dipendenti delle aziende con due hub a Novara e Borgomanero, rispettivamente la sala Borsa e uno spazio a disposizione a fianco dell’ex Liolà. I due centri saranno gestiti da medici pagati dalle aziende stesse le quali, fino al 10 maggio, possono aderire alla campagna in forma semplice o aggregata. Alcune, di grandi dimensioni, procederanno nei propri locali secondo le direttive inviate dalla Regioni; gli spazi comuni saranno invece a disposizione delle piccole e medie imprese che non possono permettersi una propria linea vaccinale: su questo aspetto stiamo lavorando con la Camera di Commercio».

Marnati è ottimista anche sull’organizzazione delle farmacie: «Come già annunciato, dalla prossima settimana anche i farmacisti potranno eseguire direttamente i tamponi senza l’ausilio di personale sanitario – aggiunge – stiamo lavorando affinché possano contribuire anche alla campagna vaccini. Il mio consiglio è che le farmacie, in accordo con i Comuni di appartenenza, possano individuare punti vaccinali collettivi, così come avevano fatto per i test rapidi. In attesa delle dosi necessarie».

 

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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«Stiamo lavorando per poter produrre il vaccino Astrazeneca nei nostri laboratori del Piemonte. Ottenere la licenza sarà un modo per dare un'ulteriore spinta alla campagna vaccinale». L'annuncio è dell'assessore regionale Matteo Marnati a margine del tour di ieri, 5 maggio, tra i centri vaccinali di Borgoomanero, Arona, Oleggio e Galliate. «Sono ambulatori ben organizzati - afferma - che funzionano grazie al lavoro incessanti dei medici di base, del personale della Asl e dei volontari. Con il ritmo acquisto, potrebbe somministrare il doppio delle vaccinazioni attuali, però mancano le dosi e sono costretti a rallentare. Draghi e Speranza hanno detto che potrebbe consegnare le dosi di riserva alle regioni virtuose: noi siamo tra queste, puntiamo alla meritocrazia. Credo che il modello messo in atto sul territorio dell'Asl di Novara dovrebbe essere di esempio per altri: questa sarà tra le prime province in Piemonte a terminare le inoculazioni». Secondo l'assessore a fine giugno si dovrà raggiungere un traguardo: «Chiudere la campagna sugli over60, almeno la prima dose - dice -. Nello stesso periodo potremo iniziare le somministrazioni ai dipendenti delle aziende con due hub a Novara e Borgomanero, rispettivamente la sala Borsa e uno spazio a disposizione a fianco dell'ex Liolà. I due centri saranno gestiti da medici pagati dalle aziende stesse le quali, fino al 10 maggio, possono aderire alla campagna in forma semplice o aggregata. Alcune, di grandi dimensioni, procederanno nei propri locali secondo le direttive inviate dalla Regioni; gli spazi comuni saranno invece a disposizione delle piccole e medie imprese che non possono permettersi una propria linea vaccinale: su questo aspetto stiamo lavorando con la Camera di Commercio». Marnati è ottimista anche sull'organizzazione delle farmacie: «Come già annunciato, dalla prossima settimana anche i farmacisti potranno eseguire direttamente i tamponi senza l'ausilio di personale sanitario - aggiunge - stiamo lavorando affinché possano contribuire anche alla campagna vaccini. Il mio consiglio è che le farmacie, in accordo con i Comuni di appartenenza, possano individuare punti vaccinali collettivi, così come avevano fatto per i test rapidi. In attesa delle dosi necessarie».  

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