Alla Sarpom di Trecate si produrrà idrogeno verde da fonti rinnovabili

Investimento da 30 milioni di euro tra fondi pubblici e privati e sarà sostenuta da due bandi del Pnrr

La raffineria Sarpom di San Martino di Trecate produrrà, entro il 2026 idrogeno verde da fonti rinnovabili necessario per decarbonizzare i propri processi industriali e per rifornire due aree di servizio Ip, una in Piemonte, a Casale Monferrato (Alessandria) e l’altra in Lombardia, a Cassano d’Adda (Milano), agevolando così la mobilità sostenibile.

Lo farà nell’area dismessa denominata “stabilimento C” che risale agli anni Settanta dove sorgevano una ventina di serbatoi. Il progetto, denominato Hydrogen Valley del Nord-Ovest, è stato presentato dal presidente di Ip gruppo api, Ugo Brachetti Peretti, e dal direttore di Sarpom, Giuseppe Buonerba, alla presenza del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, con Elena Chiorino, vicepresidente, l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati e i sindaci di Trecate e Novara Federico Binatti e Alessandro Canelli.

La Hydrogen Valley del Nord-Ovest prevede un investimento di un totale di 30 milioni di euro tra fondi pubblici e privati e sarà sostenuta da due bandi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), uno della Regione Piemonte e del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e uno del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

«Questo progetto – ha affermato Ugo Brachetti Peretti, Presidente di IP Gruppo api – è strategico per il
Nord-Ovest e per il nostro Paese. Le Raffinerie e la rete dei distributori di carburante sono essenziali
per garantire la sicurezza energetica italiana e per accelerare su una transizione davvero efficace,
che consenta all’industria e ai traspor di non fermarsi. Puntiamo sull’idrogeno, insieme a carburanti tradizionali di qualità, biocarburanti, elettrico, perché siamo convinti che il futuro dell’industria e dei trasporti è multienergia. E perché crediamo che l’idrogeno in particolare sia una soluzione efficace per decarbonizzare i se ori ad alta intensità energetica come le raffinerie e il trasporto pesante. La partnership tra pubblico e privato è importante per accelerare in questa direzione».

«La strategia regionale sull’idrogeno che abbiamo approvato nel 2022 oggi può finalmente vedere realizzato il passaggio dall’ambito di ricerca e sviluppo alla realizzazione delle infrastrutture necessarie per la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno verde» ha detto Marnati.

«Un investimento che consentirà di ridurre il consumo di energia da fonti fossili, tutelare l’ambiente e proseguire nello sforzo per la decarbonizzazione dei nostri sistemi produttivi» ha aggiunto il presidente Cirio.

Il progetto prevede la realizzazione di un elettrolizzatore della potenza di 4MW e di due impianti fotovoltaici, nel raggio di circa 500 metri, con una potenza installata totale di picco di 6,7 MW e una produzione annuale stimata di quasi 9.000 MWh/anno di energia rinnovabile. La quantità di idrogeno verde prodotta annualmente con l’energia dei due impianti fotovoltaici è stimata in circa 200 tonnellate mentre la capacità produttiva totale può raggiungere le 600 tonnellate.

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