All’hub vaccinale con protesi in silicone: sarebbe un odontoiatra sospeso dal proprio ordine professionale, non un dipendente dell’Asl di Biella, il cinquantenne che ieri ha provato a ottenere il Green Pass con un escamotage decisamente insolito. Lo riferiscono diversi media nazionali nelle ultime ore. Il che spiegherebbe la risposta fornita all’infermiera: «Mi ha detto che era obbligato per lavoro, ma non avrebbe voluto farlo», spiega Filippa Bua (nella foto) in una videointervista a Repubblica, in cui ricostruisce anche la dinamica dell’episodio (vedi qui).
Il 50enne, dopo aver affrontato il colloquio medico e aver compilato tutta la documentazione, era arrivato fino al momento della somministrazione. «Mi sono accorta che il braccio sinistro aveva un colorito che non mi convinceva – continua l’infermiera – ho toccato la parte e mi sono ritratta perché qualcosa non andava. Ho pensato di avergli chiesto di pormi il braccio con dei problemi, dove aveva subito un’amputazione». Bua si è quindi sentita anche in imbarazzo. Ma in quel momento l’odontoiatra si è sentito scoperto e ha iniziato a sorridere, cercando la complicità dell’infermiera, fino a chiederle di procedere con l’iniezione. Ma la professionista è stata irremovibile e ha subito informato i medici presenti.
Nel frattempo il “furbetto del Green Pass” ha svelato le proprie carte: «Indossava un mezzo busto da scena», racconta Bua, che di fronte a quella scena è rimasta «allibita e sconvolta. Gli ho chiesto perché fosse venuto, visto che noi non siamo lì per giocare».
La notizia, diffusa ieri sera direttamente dalla Regione Piemonte, è rapidamente girata in tutta Italia.Una vicenda particolarmente grottesca, che ha suscitato indignazione ma anche ilarità. Il presidente della Regione Alberto Cirio è tornato sul tema affermando che «non c’è nulla da ridere, anzi la situazione è molto grave, perché questo gesto offende la serietà del sistema sanitario piemontese». Nel frattempo l’Asl di Biella ha sporto denuncia e segnalato l’episodio alla Procura, l’odontoiatra potrebbe essere perseguito per il reato di truffa.
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