«A fine marzo abbiamo sottoscritto un accordo con Abi (Associazione Bancaria Italiana, ndr) per il pagamento diretto da parte di Inps della cassa ordinaria o in deroga scattata in seguito all’emergenza Covid 19; ma si tratta di un accordo che nella pratica è poco utilizzabile perché ci sono molte difficoltà da parte dei lavoratori nell’ottenere le somme». A parlare Iginio Maletti, segretario organizzativo della Cisl Piemonte Orientale.
Lo scorso 23 aprile «Abi invia una circolare alle banche – spiega – nella quale sono contenuti chiarimenti applicativi, per la richiesta di anticipazione dell’ assegno di cassa, la cui finalità è quella di snellire le procedure. Ma le banche, che hanno aderito alla convenzione, hanno creato procedure interne aumentando di fatto la documentazione che deve essere prodotta. Passaggi di difficile attuazione per chi, magari, ha poca dimestichezza con gli strumenti informatici, che tra l’altro, non sono ancora alla portata di tutti».
Risultato? «La cassa è scattata a marzo, ora siamo alla fine di aprile – aggiunge Maletti – e chi è a casa non ha ancora percepito nulla».
«Il problema – conclude – non è più differibile: ci sono lavoratori che a marzo hanno percepito lo stipendio di febbraio ma poi più nulla. La procedura deve essere semplificata; le banche, oggi più che mai, sono chiamate a corrispondere al loro ruolo sociale ed economico, agevolino coloro che hanno diritto alle agevolazioni, snelliscano le procedure burocratiche e anticipino immediatamente i soldi della cassa per il sostegno e la sicurezza delle famiglie».