Arancione rinforzato o meno, l’attuale situazione impone ai titolari degli esercizi pubblici la somministrazione di bevande e altro esclusivamente attraverso l’asporto. E in una determinata fascia oraria. Eppure per qualcuno la voglia di trasgredire sperando di farla franca è ancora tanta… L’ultimo caso in ordine di tempo, dopo quelli in passato più eclatanti nella zona di corso Risorgimento e a Sant’Agabio, si è registrato nel pomeriggio di martedì, quando gli agenti del Nucleo Annonaria e Commerciale della Polizia locale di Novara ha sorpreso undici avventori in un locale di via Monte San Gabriele mentre stavano consumando alcolici, birre, aperitivi e alcuni di loro addirittura impegnati in una partita a carte nel retrobottega.
Immediata è scattata la chiusura del locale, accompagnata dalla relativa sanzione al titolare, così come sono stati multati di 400 euro tutti gli undici clienti per violazione alle norme del Dpcm del 2 marzo scorso.
Soddisfazione è stata manifestata dall’assessore alla Sicurezza del Comune di Novara, Luca Piantianida: «L’operazione di martedì si colloca nell’ambito si una serie di controlli che vengono regolarmente effettuati per verificare il rispetto delle misure imposte dall’ultimo Dpcm. Putroppo – ha aggiunto – non è la prima volta che gli agenti si trovano di fronte a situazioni di questo genere, situazioni non autorizzate, ma che vanno soprattutto a danneggiare anche coloro che, al contrario, pur con grandi sacrifici e difficoltà, agiscono nel rispetto delle prescrizioni previste».
L’esponente della Giunta allude infatti a tutti quei gestori di locali che ormai da mesi «sono sottoposti a limitazioni di orario, a chiusure e riaperture contingentate a seconda della zona in cui ci si trova, con pesanti conseguenze sul piano economico e organizzativo. Si tratta di imprenditori che, nonostante tutto e seppur con rammarico, si attengono alle regole imposte».