Anziano rapinato della pensione per strada: condannati due finti venditori di frutta

L'episodio era avvenuto lo scorso maggio in via dei Caccia. Quattro e tre anni di reclusione a padre e figlio

Due condanne, in tribunale, per violenta aggressione avvenuta lo scorso 2 maggio in via dei Caccia, a ridosso del centro a Novara: quel giorno la vittima, un pensionato novarese di 85 anni che rincasava dopo aver prelevato la pensione in posta, era stata avvicinata da due sconosciuti che, con la scusa di vendergli della frutta, l’avevano spintonato a terra e derubato. L’uomo aveva rimediato una frattura al braccio con una prognosi di trenta giorni.

Per un fatto così grave la risposta della giustizia è stata veloce. Mandati a processo con giudizio immediato, il gup di Novara ha condannato con rito abbreviato i due uomini identificati dai carabinieri quali autori di quell’episodio, un cinquantenne e il figlio di 23 anni residenti nel quartiere Baggio di Milano: il primo ha rimediato 4 anni di reclusione e 2 mila euro di multa, il secondo 3 anni e 4 mesi e 1.200 euro. Il pm, che aveva chiesto rispettivamente 5 anni e 8 mesi e 5 anni e 4 mesi, contestava loro i reati di lesioni personali e rapina, aggravata dall’aver preso di mira un ultrasessantacinquenne, dall’aver approfittato di circostanze, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la difesa, e di aver commesso il fatto nei confronti di una persona che aveva appena usufruito dei servizi postali. La difesa, invece, aveva chiesto la derubricazione in furto aggravato sostenendo che non ci fosse stato un comportamento violento per impossessarsi del portafogli dell’anziano. Il bottino era stato di 1.200 euro. I due imputati hanno già offerto una somma equivalente nei giorni scorsi, evitando così la costituzione di parte civile del pensionato.

Il pensionato, così come è stato ricostruito al termine delle indagini, era stato avvicinato intorno alle 11 nel tratto di strada che costeggia il teatro Faraggiana, dopo che aveva prelevato la pensione all’ufficio postale della stazione ferroviaria: uno dei due ambulanti, identificato poi nel più anziano, aveva fatto finta di essere una vecchia conoscenza e, dopo averlo mandato in confusione, gli aveva proposto della frutta a prezzi stracciati. Mentre l’anziana vittima apriva il portafoglio, l’altro ne ha approfittato per strapparglielo di mano e spintonarlo a terra. Poi era salito sul furgoncino guidato dal figlio e se l’erano data a gambe. I due imputati sono stati incastrati grazie a un accurato lavoro di incrocio di dati, celle telefoniche agganciate, ricostruzione del percorso seguito e di riconoscimento sulle immagini di videosorveglianza.

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Anziano rapinato della pensione per strada: condannati due finti venditori di frutta

L’episodio era avvenuto lo scorso maggio in via dei Caccia. Quattro e tre anni di reclusione a padre e figlio

Due condanne, in tribunale, per violenta aggressione avvenuta lo scorso 2 maggio in via dei Caccia, a ridosso del centro a Novara: quel giorno la vittima, un pensionato novarese di 85 anni che rincasava dopo aver prelevato la pensione in posta, era stata avvicinata da due sconosciuti che, con la scusa di vendergli della frutta, l’avevano spintonato a terra e derubato. L’uomo aveva rimediato una frattura al braccio con una prognosi di trenta giorni.

Per un fatto così grave la risposta della giustizia è stata veloce. Mandati a processo con giudizio immediato, il gup di Novara ha condannato con rito abbreviato i due uomini identificati dai carabinieri quali autori di quell’episodio, un cinquantenne e il figlio di 23 anni residenti nel quartiere Baggio di Milano: il primo ha rimediato 4 anni di reclusione e 2 mila euro di multa, il secondo 3 anni e 4 mesi e 1.200 euro. Il pm, che aveva chiesto rispettivamente 5 anni e 8 mesi e 5 anni e 4 mesi, contestava loro i reati di lesioni personali e rapina, aggravata dall’aver preso di mira un ultrasessantacinquenne, dall’aver approfittato di circostanze, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la difesa, e di aver commesso il fatto nei confronti di una persona che aveva appena usufruito dei servizi postali. La difesa, invece, aveva chiesto la derubricazione in furto aggravato sostenendo che non ci fosse stato un comportamento violento per impossessarsi del portafogli dell’anziano. Il bottino era stato di 1.200 euro. I due imputati hanno già offerto una somma equivalente nei giorni scorsi, evitando così la costituzione di parte civile del pensionato.

Il pensionato, così come è stato ricostruito al termine delle indagini, era stato avvicinato intorno alle 11 nel tratto di strada che costeggia il teatro Faraggiana, dopo che aveva prelevato la pensione all’ufficio postale della stazione ferroviaria: uno dei due ambulanti, identificato poi nel più anziano, aveva fatto finta di essere una vecchia conoscenza e, dopo averlo mandato in confusione, gli aveva proposto della frutta a prezzi stracciati. Mentre l’anziana vittima apriva il portafoglio, l’altro ne ha approfittato per strapparglielo di mano e spintonarlo a terra. Poi era salito sul furgoncino guidato dal figlio e se l’erano data a gambe. I due imputati sono stati incastrati grazie a un accurato lavoro di incrocio di dati, celle telefoniche agganciate, ricostruzione del percorso seguito e di riconoscimento sulle immagini di videosorveglianza.

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