«Approvate il Piano della mobilità sostenibile». Botta e risposta Rigotti-Piantanida

L’incidente accaduto nel giorno di Pasquetta e che ha coinvolto un undicenne in bici in via Gibellini travolto da un’auto in marcia, secondo il presidente FIAB Novara Amici della Bici, Giulio Rigotti, «richiama le proposte in tema di indilazionabili interventi per il miglioramento della sicurezza della mobilità ciclabile già presentate e condivise con il sindaco lo scorso 17 giugno ma non attuate. Osservazioni che avevano lo scopo di introdurre nella viabilità urbana e nella rete stradale di quartiere corsie ciclabili, case avanzate, strade scolastiche, zone 30, prevalentemente a mezzo di segnaletica stradale. Interventi con bassissimi costi ma di elevata efficacia per pedoni e ciclisti come dimostrano diversi altri casi recentemente realizzati in Italia.
Siamo stati premonitori della necessità di un intervento proprio in via Gibellini per la sicurezza della mobilità ciclabile del quartiere e lo abbiamo esemplificato nel dossier consegnato al
sindaco».

«Auspichiamo – conclude Rigotti – che l’incertezza non faccia passare altro tempo e che l’amministrazione proceda al più presto con questa modalità semplice, economica e sicura. FIAB Novara, Novara Green e Legambiente Il Pioppo sono sempre stati disponibili a condividere ogni utile soluzione purché si faccia presto a prevenire ulteriori incidenti in questa come in altre aree della città».

 

 

Alle osservazioni è arrivata la risposta dell’assessore alla Mobilità Luca Piantanida: «Stupisce sempre più spesso che il presidente della Fiab intervenga su temi quali la mobilità quando per cinque anni ha avuto la stessa delega in Comune ma non è riuscito a concludere nessuno dei tanti progetti che invece pretende facciano altri. Il nuovo Piano Urbano della Mobilità non è un processo breve, dunque ritengo a dir poco vergognoso che si speculi su un incidente accorso a un bambino per muovere critiche all’amministrazione della città. Incidente che si è verificato per cause decisamente diverse da quelle a noi imputate. Certo è che via Gibellini, come molte altre strade della città, necessita di un intervento di messa in sicurezza che stiamo già studiando insieme agli uffici, ma pensare che qualcuno sia stato premonitore di questo incidente a discapito di chi amministra è davvero un colpo basso».

«Per una valutazione più tecnica, è doverosa una premessa, in quanto l’istituzione di corsie o piste ciclabili va fatta complessivamente nell’interesse della tutela dell’utente debole della strada che al di là della segnaletica orizzontale, deve essere posto nelle condizioni di circolare in sicurezza – prosegue l’assessore -. Tutto deve essere visto in un’ottica complessiva della mobilità urbana tramite lo strumento del Pums e delle condizioni di traffico della strada, al fine di evitare che il rimedio diventi dannoso piuttosto che favorevole al ciclista, vista anche la poca disciplina a volte mostrata dagli automobilisti e dai ciclisti che spesso non rispettano la segnaletica».

[Nell’immagine: Via Gibellini, simulazione di inserimento delle corsie ciclabili segnaletiche]

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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«Approvate il Piano della mobilità sostenibile». Botta e risposta Rigotti-Piantanida

L’incidente accaduto nel giorno di Pasquetta e che ha coinvolto un undicenne in bici in via Gibellini travolto da un’auto in marcia, secondo il presidente FIAB Novara Amici della Bici, Giulio Rigotti, «richiama le proposte in tema di indilazionabili interventi per il miglioramento della sicurezza della mobilità ciclabile già presentate e condivise con il sindaco lo scorso 17 giugno ma non attuate. Osservazioni che avevano lo scopo di introdurre nella viabilità urbana e nella rete stradale di quartiere corsie ciclabili, case avanzate, strade scolastiche, zone 30, prevalentemente a mezzo di segnaletica stradale. Interventi con bassissimi costi ma di elevata efficacia per pedoni e ciclisti come dimostrano diversi altri casi recentemente realizzati in Italia.
Siamo stati premonitori della necessità di un intervento proprio in via Gibellini per la sicurezza della mobilità ciclabile del quartiere e lo abbiamo esemplificato nel dossier consegnato al
sindaco».

«Auspichiamo – conclude Rigotti – che l’incertezza non faccia passare altro tempo e che l’amministrazione proceda al più presto con questa modalità semplice, economica e sicura. FIAB Novara, Novara Green e Legambiente Il Pioppo sono sempre stati disponibili a condividere ogni utile soluzione purché si faccia presto a prevenire ulteriori incidenti in questa come in altre aree della città».

 

 

Alle osservazioni è arrivata la risposta dell’assessore alla Mobilità Luca Piantanida: «Stupisce sempre più spesso che il presidente della Fiab intervenga su temi quali la mobilità quando per cinque anni ha avuto la stessa delega in Comune ma non è riuscito a concludere nessuno dei tanti progetti che invece pretende facciano altri. Il nuovo Piano Urbano della Mobilità non è un processo breve, dunque ritengo a dir poco vergognoso che si speculi su un incidente accorso a un bambino per muovere critiche all’amministrazione della città. Incidente che si è verificato per cause decisamente diverse da quelle a noi imputate. Certo è che via Gibellini, come molte altre strade della città, necessita di un intervento di messa in sicurezza che stiamo già studiando insieme agli uffici, ma pensare che qualcuno sia stato premonitore di questo incidente a discapito di chi amministra è davvero un colpo basso».

«Per una valutazione più tecnica, è doverosa una premessa, in quanto l’istituzione di corsie o piste ciclabili va fatta complessivamente nell’interesse della tutela dell’utente debole della strada che al di là della segnaletica orizzontale, deve essere posto nelle condizioni di circolare in sicurezza – prosegue l’assessore -. Tutto deve essere visto in un’ottica complessiva della mobilità urbana tramite lo strumento del Pums e delle condizioni di traffico della strada, al fine di evitare che il rimedio diventi dannoso piuttosto che favorevole al ciclista, vista anche la poca disciplina a volte mostrata dagli automobilisti e dai ciclisti che spesso non rispettano la segnaletica».

[Nell’immagine: Via Gibellini, simulazione di inserimento delle corsie ciclabili segnaletiche]

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