La polizia di stato di Novara nella mattinata del 20 giugno ha eseguito la misura cautelare della custodia in carcere per due minorenni, rispettivamente di 16 e 17 anni entrambi residenti a Novara, indagati per numerose rapine commesse in questo capoluogo nei confronti di altri giovani.
Sono 10 i capi di imputazione verso i quali saranno chiamati a rispondere i due minorenni e ben 9 con le contestazioni per furti aggravati, rapine, estorsione, lesioni e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I fatti criminosi, per lo più, son stati commessi in un periodi tempo circoscritto, tra fine gennaio e i primi di marzo.
In un caso, commesso in pieno centro, si sarebbero avvicinati ad un giovane ragazzo in sella ad una bicicletta elettrica: dopo aver fermato il ragazzo per chiedergli del denaro e visto che non aveva con se soldi, gli avrebbero detto di prestargli la bici per poterla provare. Ovviamente hanno sottratto la bicicletta elettrica con l’uso della violenza.
In un altro caso, invece, gli indagati avrebbero circondato un altro minore a bordo di un autobus, gli avrebbero rovistato nello zaino alla ricerca di denaro e non avendone trovato, gli avrebbero sottratto il telefono cellulare dal valore di 700euro. Non soddisfatti, alla discesa dal pullman della vittima, gli indagati l’avrebbero seguito sino a casa e quindi intimato di dare loro 150 euro per riottenere il cellulare.
Lo stesso modus operandi degli indagati sarebbe stato attuato anche in pieno centro, nel parco dell’Allea cittadina, dove due minori, a bordo di un monopattino elettrico e di una bicicletta elettrica sono stati raggiunti e minacciati di consegnare i veicoli, veicoli poi consegnati per il timore di subire un’aggressione.
Sempre lo stesso modo di compiere rapine sarebbe stato utilizzato anche presso il parcheggio esterno del centro commerciale San Martino. Due ragazzi, minorenni, sarebbero stati accerchiati da un gruppo di ragazzi tra i quali uno degli indagati, che avrebbero iniziato a spintonare e minacciare le vittime per ottenere denaro. Al fine di incutere ancor maggior timore, uno degli indagati avrebbe anche estratto un coltello.
In un’altra occasione, è stato richiesto l’intervento della volante per una rapina, consumata sempre ai danni di due minorenni. Anche in questo gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti ad individuare uno degli autori del reato, anch’egli minorenne. Le giovani vittime, mentre viaggiavano a bordo di un motociclo, sono state bloccate da tre soggetti: una volta fermi, il conducente è stato colpito al viso e minacciato affinché gli consegnasse il veicolo, dopodiché i rei si sono allontanati facendo perdere le proprie tracce.
La perquisizione eseguita nell’abitazione di uno degli autori ha consentito di rinvenire diverse dosi di hashish e tutto l’occorrente per confezionarlo, una pistola priva del tappo rosso e, in un garage in uso all’indagato, erano parcheggiati tre motocicli di cui due provento di furto ed uno di rapina.
Ed ancora. Un giovane ragazzo, mentre rincasava di notte a casa, veniva prima urtato dagli indagati, poi aggredito anche quando si trovava inerme a terra, per poi essere derubato di cellulare, zaino e giubbotto. La stessa vittima era già stata in precedenza vittima di un altro grave episodio commesso da uno degli indagati. Infatti, il 26 febbraio mentre camminava con un amico, uno degli indagati avrebbe puntato un coltello a serramanico alla gola al fine di farsi procurare dello stupefacente.
Gli indagati a vario titolo dovranno rispondere anche dell’utilizzo di una pistola tipo scacciacani utilizzata in una delle rapine, 10 dosi di hashish, la ricettazione di tre moto provento di furto trovate nel garage in uso ad una delle persone indagate.
I due minori sono stati anche destinatari di due DASPO da parte del questore della provincia di Novara, ossia un divieto di accesso ai pubblici esercizi, il cosiddetto “Daspo Willy” per i fatti commessi, tra cui quelli occorsi lo scorso 25 marzo, ovvero una rapina commessa nei confronti di alcuni coetanei nel parco cittadino dell’Allea.