Aveva commesso diversi furti anche in provincia di Novara, in particolare nel capoluogo e a Romentino, la banda di nazionalità romena arrestata dai carabinieri di Corsico e della stazione di Cornaredo, in Lombardia: il gip di Milano ha emesso sette misure cautelari a carico di altrettante persone accusate di associazione per delinquere finalizzata dalla commissione di furti aggravati, riciclaggio e ricettazione nei territori di Milano, Novara, Verbania, Bergamo e Monza-Brianza. Due sono state arrestate, altre cinque risultano al momento irreperibili, pare siano rientrati nel loro paese la scorsa estate.
Quasi sempre con lo stesso modus operandi, ovvero azioni rapide e ben pianificate, il gruppo avrebbe messo a segno almeno 39 colpi in pochi mesi, 14 in bar tabaccherie e sale slot, 16 furti di targhe applicate alle auto usate per commettere illeciti, 9 furti di veicoli, auto e furgoni.
Le indagini sono partite a febbraio, dopo cinque «spaccate» in meno di due mesi a Cornaredo avvenute nel periodo precedente, sempre a bar-tabaccherie e con le stesse modalità: con furgoni a ci applicavano targhe rubate poco prima, si avvicinavano alle saracinesche delle attività individuate con sopralluoghi e appostamenti e a quel punto sfondavano le saracinesche, entravano nei negozi e portavano via soldi, gratta e vinci e persino le slot machine con le gettoniere. La banda aveva sconfinato anche fuori dalla Lombardia arrivando a colpire anche nelle province vicine in Piemonte. La refurtiva, il cui valore si aggira intorno al mezzo milione di euro, veniva piazzata sul mercato nero attraverso contatti fiduciari in parte sul territorio milanese e parte recapitata in Romania. Gli arrestati sono stati portati nel carcere di San Vittore.