Ci sono anche Fabrizio Lisi, ex generale della Guardia di Finanza, e Umberto Inverso, imprenditore ed esperto di banche ed economia, tra le cinque persone arrestate dal Ros di Napoli nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura partenopea. Lisi e Inverso, nel mese di giugno dello scorso anno, erano stati presentati dall’allora neo proprietario del Novara Calcio, Leonardo Pavanati, come i nuovi presidente e vice presidente del club azzurro (la società esclusa dal campionato professionistico di serie C) senza però mai essere stati nominati; alla prima seduta del Cda, infatti, lo stesso Pavanti aveva assunto la carica di presidente commentando la decisione come una scelta temporanea.
L’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa oggi riguarda anche il pm salernitano Roberto Penna, all’epoca dei fatti sostituto procuratore presso il Tribunale di Salerno, l’avvocato Maria Gabriella Gallevi, compagna del magistrato, e l’imprenditore Francesco Vorro.
Tutti gli indiziati sono accusati, a vario titolo, dei reati di corruzione per l’esercizio delle funzioni, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione in atti giudiziari e induzione indebita a dare o promettere utilità.
Dalle indagini, coordinate dai pm Antonello Ardituro e Antonella Fratello, sarebbe emerso lo svolgimento di incontri tra Penna e gli imprenditori coinvolti nel suo ufficio della cittadella giudiziaria di Salerno, nel corso dei quali, sempre secondo l’accusa, Penna avrebbe rivelato l’esistenza di alcuni procedimenti penali ai diretti interessati, in cambio dell’ottenimento di incarichi professionali per la Gallevi.
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