Le vessazione fra le mura domestiche andavano avanti almeno da due anni. L’altro pomeriggio, quando il marito l’ha bloccata e ha cercato di stringerle le mani attorno al collo e alla bocca, schiacciandole il viso contro il muro, lei ha detto «basta», e ha chiamato le forze dell’ordine. Dal suo racconto è emerso che aggressioni fisiche e verbali avvenivano anche in presenza del loro bambino, nato solo otto mesi fa.
La polizia ha quindi arrestati G.Z., trentanovenne residente a Novara che all’interrogatorio di garanzia ha negato gli addebiti parlando di normali litigi di coppia. Il gip di Novara, vista la gravità della situazione, ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Secondo quanto denunciato dalla vittima nella sua testimonianza in questura, gran parte delle discussioni fra le mura di casa erano legate al fatto che il marito spendeva tutti i soldi nell’acquisto di sostanze stupefacenti. Già nelle scorse settimane le forze dell’ordine erano dovute intervenire nella loro abitazione, per minacce, insulti. In una occasione lui le aveva lanciato dietro un cacciavite che per poco non colpiva il neonato. Lei ha detto di non aver mai voluto denunciare formalmente l’uomo perché aveva paura di ritorsioni.