Arriva in Comune l’albo dei beni confiscati. Rossi (Pd): «Un segnale importante dalle istituzioni»

Il commento del consigliere regionale dopo l'approvazione all'unanimità da parte del consiglio comunale della mozione presentata dal Pd che invita l'amministrazione a rendere pubblico le proprietà sottratta alla criminalità organizzata

«Sono contento che il gruppo consiliare del Partito democratico abbia proposto la mozione per l’istituzione di un albo dei beni confiscati nel Comune di Novara, ma soprattutto che sia arrivato un voto unanime per il documento». E’ stato questo il commento del consigliere regionale dem Domenico Rossi dopo che l’assemblea di Palazzo Cabrino ha approvato all’unanimità la proposta avanzata dai suoi colleghi di partito nel corso della sua ultima riunione: «Si tratta di un segnale importante che arriva dalle istituzioni – continua Rossi -. Ora si tratta di accelerare il più possibile il riutilizzo sociale effettivo dei beni presenti sul territorio novarese, perché sono simboli di uno Stato che non si arrende alle mafie e, nello stesso tempo, opportunità per creare valore sociale ed economico nella nostra comunità».

La mozione, prima firmataria la consigliera Cinzia Spilinga, ricordando in premessa che l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata aveva comunicato fin dal 2007 al Comune di Novara che con un provvedimento emesso dal Tribunale di Siracusa è stata disposta la confisca di un appartemento, di un box e di un immobile ad uso commerciale, tutti situati in città in corso XXIII Marzo, che la l’amministrazione novarese aveva successivamente manifestato a propria volontà di acquisire gli immobili e che le attuali normative obbligano i Comuni a pubblicare sui loro siti istituzionali l’elenco dei beni confiscati (indicando consistenza, destinazione e utilizzo), nel suo dispositivo impegna “il sindaco e la giunta a pubblicare tempestivamente il citato elenco in modo che sia facilmente reperibile alla cittadinanza”. Inoltre si è chiesta la partecipazione al progetto “Beni confiscati in rete”, promosso dall’associazione Libera in partnenship con l’Università degli studi di Torino e patrocinato da Anci.

«Ho avuto modo di partecipare – ha piegato in consiglio Spilinga motivando la mozione – a uno dei tre incontri, al termine dei quali si chiedeva ai Comuni l’adesione al progetto». Richiesta prontamente accolta dalle forze di maggioranza, che hanno manifestato il loro appoggio attraverso gli interventi del capogruppo della Lega Gaetano Picozzi, nello scorso mandato referente di Avviso pubblico, e di quello di Forza Novara Andrea Crivelli: «Non posso che unirmi a questa proposta – ha aggiunto Crivelli – Questa mozione ha un approccio concreto e non ideologico, quindi può trovare l’unità di tutte le forze politiche».

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Arriva in Comune l’albo dei beni confiscati. Rossi (Pd): «Un segnale importante dalle istituzioni»

Il commento del consigliere regionale dopo l’approvazione all’unanimità da parte del consiglio comunale della mozione presentata dal Pd che invita l’amministrazione a rendere pubblico le proprietà sottratta alla criminalità organizzata

«Sono contento che il gruppo consiliare del Partito democratico abbia proposto la mozione per l’istituzione di un albo dei beni confiscati nel Comune di Novara, ma soprattutto che sia arrivato un voto unanime per il documento». E’ stato questo il commento del consigliere regionale dem Domenico Rossi dopo che l’assemblea di Palazzo Cabrino ha approvato all’unanimità la proposta avanzata dai suoi colleghi di partito nel corso della sua ultima riunione: «Si tratta di un segnale importante che arriva dalle istituzioni – continua Rossi -. Ora si tratta di accelerare il più possibile il riutilizzo sociale effettivo dei beni presenti sul territorio novarese, perché sono simboli di uno Stato che non si arrende alle mafie e, nello stesso tempo, opportunità per creare valore sociale ed economico nella nostra comunità».

La mozione, prima firmataria la consigliera Cinzia Spilinga, ricordando in premessa che l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata aveva comunicato fin dal 2007 al Comune di Novara che con un provvedimento emesso dal Tribunale di Siracusa è stata disposta la confisca di un appartemento, di un box e di un immobile ad uso commerciale, tutti situati in città in corso XXIII Marzo, che la l’amministrazione novarese aveva successivamente manifestato a propria volontà di acquisire gli immobili e che le attuali normative obbligano i Comuni a pubblicare sui loro siti istituzionali l’elenco dei beni confiscati (indicando consistenza, destinazione e utilizzo), nel suo dispositivo impegna “il sindaco e la giunta a pubblicare tempestivamente il citato elenco in modo che sia facilmente reperibile alla cittadinanza”. Inoltre si è chiesta la partecipazione al progetto “Beni confiscati in rete”, promosso dall’associazione Libera in partnenship con l’Università degli studi di Torino e patrocinato da Anci.

«Ho avuto modo di partecipare – ha piegato in consiglio Spilinga motivando la mozione – a uno dei tre incontri, al termine dei quali si chiedeva ai Comuni l’adesione al progetto». Richiesta prontamente accolta dalle forze di maggioranza, che hanno manifestato il loro appoggio attraverso gli interventi del capogruppo della Lega Gaetano Picozzi, nello scorso mandato referente di Avviso pubblico, e di quello di Forza Novara Andrea Crivelli: «Non posso che unirmi a questa proposta – ha aggiunto Crivelli – Questa mozione ha un approccio concreto e non ideologico, quindi può trovare l’unità di tutte le forze politiche».

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