ArtLab, due giorni per parlare di rigenerazione urbana attraverso la cultura

Da questa mattina all'Arengo del Broletto. Promossa da Fondazione Fitzcarraldo di Torino. Attese trecento persone da tutta Italia e da alcuni Paesi europei

Si apre questa mattina, 26 settembre, a Novara l’evento dedicato alla rigenerazione. Una due giorni promossa da ArtLab per Fondazione Fitzcarraldo di Torino che rappresenta un momento di approfondimento, ma soprattutto di confronto sugli strumenti innovativi che consentono di utilizzare la cultura come motore di sviluppo del territorio, puntando anche sulla transizione digitale e sull’innovazione tecnologica.

Lo scorso anno, la sessione di ArtLab si era svolta a Bergamo Brescia Capitale della Cultura, quest’anno a Novara. «Proprio a Bergamo e prima ancora a Bari – ha affermato il sindaco, Alessandro Canelli – abbiamo raccontato le nostre esperienze che hanno come base solida, diverse forme di partenariato pubblico e privato. Da quello di Casa Bossi, oggetto di rigenerazione, alla Cupola di San Gaudenzio, gestita da Kalatà, fino ai progetto con Spazio nòva e con il Teatro Faraggiana. L’obiettivo è quello di far emergere quanto la trasformazione di luoghi e immobili pubblici – spesso in condizioni di abbandono o sottoutilizzo – possa diventare un driver per lo sviluppo locale, ma anche uno strumento di partecipazione, di crescita e sviluppo per le comunità. Una due giorni di incontri con la partecipazione di operatori privati e istituzioni, con idea di studiare insieme nuove strade per lo sviluppo dell’offerta culturale».

La sessione inizierà alle 10 all’Arengo. Gli altri appuntamenti, consultabili a questo link, sono in programma tra il Broletto, il castello, nòva, la Galleria Giannoni e il Piccolo Coccia. Tutte le associazioni del territorio sono state invitate a partecipare. Sono attese trecento persone tra amministratori locali e dirigenti tecnici da tutta Italia oltre che ospiti da alcuni Paesi europei: Inghilterra, Repubblica Ceca, Francia, Germania e Belgio.

L’iniziativa è sostenuta da Fondazione Cariplo. «Anche nei periodo più critici come la pandemia Cariplo non ha tolto risorse alla cultura e ora è a fianco del progetto – ha detto il consigliere Davide Maggi -. Dobbiamo farci una domanda: qual è il ruolo della cultura? Ricreare un senso che vuol dire ricercare sensibilità che si sono perse, dare direzione ai processi culturali e riempirli di significato. Per fare questo abbiamo bisogno di luoghi: un ambiente nel quale c’è un senso, diversamente sarebbe solo uno spazio. I luoghi sono abitati da relazioni identitarie, diversamente diventano non luoghi. Tutto questo può essere affiancato dalle nuove tecnologie che, però, devono rimanere dei mezzi e non dei fini».

«Art lab è nato in Piemonte nel 2006, è itinerante e ogni anno si sviluppa in diverse tappe – ha aggiunto al presidente della Fondazione, Alessandra Gariboldi -. Lo scopo è ragionare insieme alle istituzioni e ad altri quaranta partner da tutta Italia, pubblici e privati che credono nella necessità di avere un luogo per fare incontrare persone, sviluppando una promozione della rigenerazione urbana su base culturale. Novara è nel pieno di trasformazioni e non è sola in questo».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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ArtLab, due giorni per parlare di rigenerazione urbana attraverso la cultura

Da questa mattina all’Arengo del Broletto. Promossa da Fondazione Fitzcarraldo di Torino. Attese trecento persone da tutta Italia e da alcuni Paesi europei

Si apre questa mattina, 26 settembre, a Novara l’evento dedicato alla rigenerazione. Una due giorni promossa da ArtLab per Fondazione Fitzcarraldo di Torino che rappresenta un momento di approfondimento, ma soprattutto di confronto sugli strumenti innovativi che consentono di utilizzare la cultura come motore di sviluppo del territorio, puntando anche sulla transizione digitale e sull’innovazione tecnologica.

Lo scorso anno, la sessione di ArtLab si era svolta a Bergamo Brescia Capitale della Cultura, quest’anno a Novara. «Proprio a Bergamo e prima ancora a Bari – ha affermato il sindaco, Alessandro Canelli – abbiamo raccontato le nostre esperienze che hanno come base solida, diverse forme di partenariato pubblico e privato. Da quello di Casa Bossi, oggetto di rigenerazione, alla Cupola di San Gaudenzio, gestita da Kalatà, fino ai progetto con Spazio nòva e con il Teatro Faraggiana. L’obiettivo è quello di far emergere quanto la trasformazione di luoghi e immobili pubblici – spesso in condizioni di abbandono o sottoutilizzo – possa diventare un driver per lo sviluppo locale, ma anche uno strumento di partecipazione, di crescita e sviluppo per le comunità. Una due giorni di incontri con la partecipazione di operatori privati e istituzioni, con idea di studiare insieme nuove strade per lo sviluppo dell’offerta culturale».

La sessione inizierà alle 10 all’Arengo. Gli altri appuntamenti, consultabili a questo link, sono in programma tra il Broletto, il castello, nòva, la Galleria Giannoni e il Piccolo Coccia. Tutte le associazioni del territorio sono state invitate a partecipare. Sono attese trecento persone tra amministratori locali e dirigenti tecnici da tutta Italia oltre che ospiti da alcuni Paesi europei: Inghilterra, Repubblica Ceca, Francia, Germania e Belgio.

L’iniziativa è sostenuta da Fondazione Cariplo. «Anche nei periodo più critici come la pandemia Cariplo non ha tolto risorse alla cultura e ora è a fianco del progetto – ha detto il consigliere Davide Maggi -. Dobbiamo farci una domanda: qual è il ruolo della cultura? Ricreare un senso che vuol dire ricercare sensibilità che si sono perse, dare direzione ai processi culturali e riempirli di significato. Per fare questo abbiamo bisogno di luoghi: un ambiente nel quale c’è un senso, diversamente sarebbe solo uno spazio. I luoghi sono abitati da relazioni identitarie, diversamente diventano non luoghi. Tutto questo può essere affiancato dalle nuove tecnologie che, però, devono rimanere dei mezzi e non dei fini».

«Art lab è nato in Piemonte nel 2006, è itinerante e ogni anno si sviluppa in diverse tappe – ha aggiunto al presidente della Fondazione, Alessandra Gariboldi -. Lo scopo è ragionare insieme alle istituzioni e ad altri quaranta partner da tutta Italia, pubblici e privati che credono nella necessità di avere un luogo per fare incontrare persone, sviluppando una promozione della rigenerazione urbana su base culturale. Novara è nel pieno di trasformazioni e non è sola in questo».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore