“Atc, la Regione non paga!”. È lo slogan, ma soprattutto una denuncia con il quale gli esponenti del Movimento 5 Stelle hanno voluto portare all’attenzione una serie di crediti milionari che, a detta loro, le tre agenzie territoriali piemontesi vanterebbero ormai da diversi anni nei confronti di Palazzo Lascaris. Una realtà emersa, ha spiegato il consigliere regionale pentastellato Sean Sacco nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta oggi, giovedì 30 gennaio, a Novara dopo quella di alcuni giorni fa ad Alessandria «in seguito a una serie di incontri avuti con i tecnici delle Atc».
«Dopo un accesso agli atti – ha proseguito – abbiamo avuto modo di riscontrare una situazione pesante. La Regione sarebbe debitrice di 13 milioni nei confronti dell’Agenzia Centro (quella sostanzialmente torinese), 5 per quella Sud (con capofila l’Alessandrino) e addirittura 14 per la Nord (con Novara, Vercelli, Biella e il Vco)». Un debito enorme, che risalirebbe al 2014, in parte legate al cosiddetto fondo sociale».
[the_ad id=”62649″]
Per i grillini, insomma, una volta tanto varrebbe la pena di spezzare una lancia in favore delle Atc «decisamente impossibilitate a realizzare diversi interventi anche in conseguenza di questo vero e proprio “scompenso di cassa”.
Una situazione che, per quanto riguarda i nostri territori, è stata illustrata il consigliere comunale di Vercelli Michelangelo Catricalà e dalla sua collega novarese Paola Vigotti. Nello specifico, per quanto riguarda Novara «abbiamo seguito – ha spiegato Vigotti – la condizione di uno stabile di via Adamello, dove un anno fa il distacco di una parte del cornicione ha creato disagi e una situazione di pericolo per gli inquilini. Per non parlare delle infiltrazioni d’acqua riscontrate in un appartamento dell’ultimo piano, dove alcuni vani erano praticamente inabitabili».
Uno stato delle cose, ha rincarato ancora Sacco «che ci lascia sorpresi e allibiti. Sono debiti regionali che hanno alle spalle una lunga storia, quindi nessuna forza politica, da quella precedente a quella attuale, può dirsi estranea. Ma non solo. Oltre ai debiti e al degrado si sono aggiunte recentemente le nomine poco opportune decise dalla Giunta Cirio. È il caso di alcuni componenti dei Cda (Marchioni per la Nord e Canova per la Sud, ndr) per il quale l’esecutivo, dopo una nostra interrogazione, è stata costretta ad ammettere la possibile “non conferibilità” di questo incarico. Riteniamo sia particolarmente grave che la giunta non abbia trovato altre persone. Viene da pensare – ha concluso – che alla base di scelte di questo tipo vi siano spartizioni politiche del tutto estranee alle reali necessità di chi abita nelle “disastrate” case delle Atc piemontesi».