Atto vandalico al Caffè Santos: distrutta vetrata decorata Anni ’30

Atto vandalico al Caffè Santos di via XX Settembre a Novara: distrutta una vetrata decorata Anni ’30, raffigurante una storica pubblicità del Campari. Era lì da una cinquantina d’anni ad accogliere i clienti all’ingresso, ora piange il cuore a vederla tutta ricoperta di nastro isolante, per evitare che vada definitivamente in frantumi. «Era il simbolo del locale, nelle foto che risalgono a prima del ’39 era già collocato nella stessa posizione – commenta la titolare del locale Manola Antonelli – Diciamo che ci ha un po’ perso tutta la città e i tanti attestati di rammarico e solidarietà, ricevuti in queste ore, mi danno conferma che i novaresi ci erano davvero affezionati, anche per il fatto che il Campari è novarese». Il noto bitter, infatti, fu inventato sotto la Cupola da Gaspare Campari nel 1860, che all’epoca era il titolare del bar dell’amicizia, per poi diffondersi in tutto il mondo.

 

L’atto vandalico risale alla tarda serata di martedì 14 luglio. «Abbiamo chiuso poco dopo le 23 e a mezzanotte e mezza mi sono arrivate le foto da mio zio, che era passato di lì per caso – continua Antonelli – La vetrata era crepata e il lampioncino che la illuminava era a terra divelto (nella foto qui a fianco). Questo ci ha fatto pensare che qualcuno si sia appeso al boccione, facendolo cedere e finendo contro la vetrata. Peraltro per arrivare così in alto è probabile che si siano presi in spalla. Una bravata, forse opera di ragazzini, che hanno anche spostato le fioriere, forse nella fretta di fuggire dopo il danno… Da queste parti non è la prima volta – aggiunge – Un paio di sabati fa un gruppetto ha iniziato a dare colpi fortissimi alla saracinesca dell’ex sede Coldiretti qui di fronte, poi se l’è presa con la garitta dell’edicola. Facevano un gran fracasso e infatti poco dopo sono arrivate le forze dell’ordine».

E’ la prima volta che venite presi di mira?
«Fino a qualche anno fa lasciavamo fuori i tavoli del dehor, legandoli con dei catenacci – risponde la titolare del Caffè Santos – Una sera mi dimenticai di legarne uno e da allora abbiamo solo 9 tavoli… Altre volte ci hanno rubato le piantine aromatiche con cui decoravamo i tavoli. Niente, abbiamo capito molto bene che non si può lasciare fuori nulla di notte. Ma la vetrata non si può togliere e rimettere ogni giorno. Sono dispiaciuta che sia stata così danneggiata, soprattutto perché è frutto del gesto di qualcuno che non ha rispetto per le cose degli altri e che non considera le conseguenze di ciò che fa. Ora ci stiamo informando per capire se ci siano professionisti in grado di restaurarla», conclude.

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Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.

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3 risposte

  1. Frequento il locale da anni e mi dispiace tantissimo, è un pezzo di storia che se ne va… spero si possa restaurare, tutta la mia solidarietà alla titolare!

  2. TANTA solidarietà ai gestori del Santos
    Ma ormai è tempo di smetterla di presidiare e intervenire solo e soltanto certe zone della città e invece controllare la zona della cosiddetta movida SEMPRE e con SERIETA’ e soprattutto le aree di citta’ in cui ci si ‘prepara’ alla movida come il Parco e le vie retrostanti il Santos e in cui si ritorna alle tre del mattino dopo la movida con decine di persone in clamoroso stato di alterazione(alcoolica e non solo) con le evidenti conseguenze.Oltretutto siamo a pochisssima distanza dalla Questura: cosa costa alle volanti iniziare o terminare il giro passando anche in queste strade?Tutti hanno diritto di divertirsi ma tutti anche anche diritto di non subire danni e disturbi durante la notte.

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Atto vandalico al Caffè Santos: distrutta vetrata decorata Anni ’30

Atto vandalico al Caffè Santos di via XX Settembre a Novara: distrutta una vetrata decorata Anni ’30, raffigurante una storica pubblicità del Campari. Era lì da una cinquantina d’anni ad accogliere i clienti all’ingresso, ora piange il cuore a vederla tutta ricoperta di nastro isolante, per evitare che vada definitivamente in frantumi. «Era il simbolo del locale, nelle foto che risalgono a prima del ’39 era già collocato nella stessa posizione – commenta la titolare del locale Manola Antonelli – Diciamo che ci ha un po’ perso tutta la città e i tanti attestati di rammarico e solidarietà, ricevuti in queste ore, mi danno conferma che i novaresi ci erano davvero affezionati, anche per il fatto che il Campari è novarese». Il noto bitter, infatti, fu inventato sotto la Cupola da Gaspare Campari nel 1860, che all’epoca era il titolare del bar dell’amicizia, per poi diffondersi in tutto il mondo.

 

L’atto vandalico risale alla tarda serata di martedì 14 luglio. «Abbiamo chiuso poco dopo le 23 e a mezzanotte e mezza mi sono arrivate le foto da mio zio, che era passato di lì per caso – continua Antonelli – La vetrata era crepata e il lampioncino che la illuminava era a terra divelto (nella foto qui a fianco). Questo ci ha fatto pensare che qualcuno si sia appeso al boccione, facendolo cedere e finendo contro la vetrata. Peraltro per arrivare così in alto è probabile che si siano presi in spalla. Una bravata, forse opera di ragazzini, che hanno anche spostato le fioriere, forse nella fretta di fuggire dopo il danno… Da queste parti non è la prima volta – aggiunge – Un paio di sabati fa un gruppetto ha iniziato a dare colpi fortissimi alla saracinesca dell’ex sede Coldiretti qui di fronte, poi se l’è presa con la garitta dell’edicola. Facevano un gran fracasso e infatti poco dopo sono arrivate le forze dell’ordine».

E’ la prima volta che venite presi di mira?
«Fino a qualche anno fa lasciavamo fuori i tavoli del dehor, legandoli con dei catenacci – risponde la titolare del Caffè Santos – Una sera mi dimenticai di legarne uno e da allora abbiamo solo 9 tavoli… Altre volte ci hanno rubato le piantine aromatiche con cui decoravamo i tavoli. Niente, abbiamo capito molto bene che non si può lasciare fuori nulla di notte. Ma la vetrata non si può togliere e rimettere ogni giorno. Sono dispiaciuta che sia stata così danneggiata, soprattutto perché è frutto del gesto di qualcuno che non ha rispetto per le cose degli altri e che non considera le conseguenze di ciò che fa. Ora ci stiamo informando per capire se ci siano professionisti in grado di restaurarla», conclude.

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Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.