Avvertiti anche a Novara gli effetti dell’eruzione del vulcano a Tonga

Nella serata di sabato l'onda di pressione è stata intercettata in maniera molto netta dai barometri di tutta Italia

Intorno alle 21 di ieri, sabato 15 gennaio, anche a Novara è arrivata l’onda d’urto della grande eruzione avvenuta a Tonga provocata dal vulcano sottomarino Hunga-Tonga-Hunga-Ha’apai. Ha viaggiato circa 16 ore e ha percorso oltre 17mila km lungo la superficie terrestre, dal remoto Oceano Pacifico.

L’onda di pressione è stata intercettata in maniera molto netta dai barometri di tutta Italia.

Sembra incredibile che un qualcosa avvenuto dall’altra parte del mondo possa dare dei segnali anche qui. Chiunque possegga un barametro digitale che traccia la pressione atmosferica noterà che intorno alle 21 vi è stato un repentino aumento pressorio seguito da un altrettanto rapido crollo. Questa è l’onda d’urto dilagata in tutto il mondo che non è avvertibile dai nostri sensi ma dagli strumenti sì.

In passato eruzioni così potenti hanno avuto persino effetti sul clima terrestre. L’ultima nel 1991 quando il vulcano Pinatubo nelle Filippine raffreddó per alcuni mesi la terra di circa mezzo grado.

Gli esperti stanno raccogliendo dati per comprendere l’entità di questo grande evento globale.

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Nella serata di sabato l’onda di pressione è stata intercettata in maniera molto netta dai barometri di tutta Italia

Intorno alle 21 di ieri, sabato 15 gennaio, anche a Novara è arrivata l’onda d’urto della grande eruzione avvenuta a Tonga provocata dal vulcano sottomarino Hunga-Tonga-Hunga-Ha'apai. Ha viaggiato circa 16 ore e ha percorso oltre 17mila km lungo la superficie terrestre, dal remoto Oceano Pacifico.

L’onda di pressione è stata intercettata in maniera molto netta dai barometri di tutta Italia.

Sembra incredibile che un qualcosa avvenuto dall’altra parte del mondo possa dare dei segnali anche qui. Chiunque possegga un barametro digitale che traccia la pressione atmosferica noterà che intorno alle 21 vi è stato un repentino aumento pressorio seguito da un altrettanto rapido crollo. Questa è l’onda d’urto dilagata in tutto il mondo che non è avvertibile dai nostri sensi ma dagli strumenti sì.

In passato eruzioni così potenti hanno avuto persino effetti sul clima terrestre. L’ultima nel 1991 quando il vulcano Pinatubo nelle Filippine raffreddó per alcuni mesi la terra di circa mezzo grado.

Gli esperti stanno raccogliendo dati per comprendere l’entità di questo grande evento globale.

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