Erano specializzati in furti di rame, che veniva rubato in centraline o in ditte dismesse per poi essere reimmesso nel mercato con rilevanti profitti, tanto da consentire ai ladri un tenore di vita particolarmente elevato, non compatibile con le loro attività lavorative.
Una vera e propria associazione, con un capo e collaboratori che avevano compiti diversi, quella passata in tribunale davanti al gup di Novara: l’udienza preliminare si è conclusa con due patteggiamenti, tre condanne in abbreviato e due rinvii a giudizio. B.H. e la compagna L.B., di Oleggio, sono stati condannati rispettivamente a 6 anni di reclusione e 8 mila euro di multa, lui, e 4 anni e 5 mila euro, lei (imputata solo di riciclaggio), con la confisca di 447 mila euro ritenuti provento dell’attività di «ripulitura» di rame rubato, e la restituzione alla donna di una somma di 562 mila euro sequestrati in fase di indagine, per cui non sono emersi collegamenti con i reati; M.E., novarese di 29 anni, ha rimediato 4 anni, 5 mesi e 10 giorni di reclusione per aver partecipato a uno dei colpi, mentre N.C., albanese residente a Novara, e la fidanzata E.G.F., romena abitante a Bellinzago, hanno patteggiato 2 anni di reclusione e 3 mila euro di multa ciascuno in particolare per la partecipazione al furto avvenuto nel settembre 2022 alla Novanatura di Casaleggio, quando erano stati arrestati in flagranza.
Rinvio a giudizio, con processo fissato a fine marzo, per A.P., 53 anni, di San Pietro Mosezzo, e R.B., ventenne che con lui era stato arrestato in un secondo colpo, commesso in una fabbrica dimessa a Oleggio. Fra i reati contestati almeno sei furti commessi province di Novara, Milano e Pavia, autoriciclaggio e rapina.
Tutto è cominciato col sequestro di un furgone nell’aprile 2022, durante un normale controllo: all’interno erano stati trovati 1.700 chili di rame. Alcuni particolari avevano attirato l’attenzione dei poliziotti, ad esempio il fatto che il conducente aveva intestati a suo nome 21 mezzi. Da qui il via a una serie di approfondimenti. C’era stato poi anche un arresto in flagranza, perché nel settembre di quell’anno gli agenti avevano intercettato alcuni dei ladri nei pressi di una centrale termoelettrica alle porte di Novara. Da quell’episodio si è poi arrivati ad allargare il cerchio anche ai riciclatori dei guadagni. Complessivamente, nei mesi dell’indagine, sono stati recuperate circa 3 tonnellate di rame.