Bando per il nuovo ospedale: tutto da rifare entro 30 giorni

Il Ministero della salute ha concesso una proroga e ora la Regione ha tempo fino a fine ottobre per rivedere l'accordo di programma. Confermati anche i 95 milioni di budget previsti per l'opera

Bando per il nuovo ospedale: tutto da rifare entro 30 giorni. È quanto emerge dall’incontro avvenuto ieri – 23 settembre – fra i vertici della Regione Piemonte, il ministro della Salute Roberto Speranza e il direttore generale della programmazione del Ministero, dopo la mancata partecipazione delle imprese costruttrici al bando indetto dall’Azienda Ospedaliera di Novara. La Regione ora ha tempo fino a fine ottobre per rivedere l’accordo di programma e poi si potrà indire una nuova gara d’appalto. Confermati anche i 95 milioni di euro di budget previsti per l’opera.

Il presidente Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi esprimono «piena soddisfazione» nell’aver registrato «la disponibilità del Ministero della Salute a modificare l’accordo di programma, prorogando i termini del finanziamento dell’opera e incrementandolo nella misura che sarà individuata dalla Azienda ospedaliera di Novara».

«È stato un incontro fondamentale e positivo – sottolineano il presidente della Regione e l’assessore alla Sanità – innanzitutto perché abbiamo avuto un confronto diretto sia con il ministro che con il direttore del Ministero della Salute. La prima notizia importante è che ci è stata concessa una proroga al finanziamento, e questo significa che i 95 milioni già stanziati per il nuovo ospedale sono in sicurezza. Inoltre, altra cosa estremamente importante, ci è stata data la disponibilità a un aggiornamento del piano finanziario per integrare l’esigenza di coprire la comparsa di maggiori oneri e, dal momento che il fondo per il Piemonte è capiente, non sarà necessario su questo punto fare un ulteriore passaggio autorizzativo con il Ministero dell’Economia. Entro 30 giorni, quindi, proporremo la revisione dell’attuale Accordo di programma, in modo da ripartire al più presto con una nuova gara d’appalto e dare a Novara la sua Città della Salute e della Scienza».

«Da un’analisi del quadro economico del progetto elaborato dall’Azienda – proseguono i due esponenti della Regione – risulta infatti che i prezzi stimati siano oggi fuori mercato a causa del repentino aumento del valore delle materie prime rilevato in questi mesi, principale causa che ha determinato l’insuccesso della gara.
Pertanto, la stazione appaltante Azienda ospedaliera sta effettuando una revisione prezzi e un nuovo quadro economico. Non appena questo lavoro sarà concluso, si avvierà l’iter concordato oggi con il Ministero e che avrà presumibilmente una durata intorno ai tre mesi, a partire dal momento del recepimento della richiesta, per incrementare gli stanziamenti necessari a valere sulla quota già destinata al Piemonte dei fondi ex articolo 20 della legge 67 del 1988 sulla programmazione delle risorse. A conclusione del percorso, potrà essere indetta la nuova gara a condizioni quindi più aderenti al mercato, senza modificare il progetto dell’opera, ma solo intervenendo sul quadro economico».

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Bando per il nuovo ospedale: tutto da rifare entro 30 giorni

Il Ministero della salute ha concesso una proroga e ora la Regione ha tempo fino a fine ottobre per rivedere l’accordo di programma. Confermati anche i 95 milioni di budget previsti per l’opera

Bando per il nuovo ospedale: tutto da rifare entro 30 giorni. È quanto emerge dall’incontro avvenuto ieri – 23 settembre – fra i vertici della Regione Piemonte, il ministro della Salute Roberto Speranza e il direttore generale della programmazione del Ministero, dopo la mancata partecipazione delle imprese costruttrici al bando indetto dall’Azienda Ospedaliera di Novara. La Regione ora ha tempo fino a fine ottobre per rivedere l’accordo di programma e poi si potrà indire una nuova gara d’appalto. Confermati anche i 95 milioni di euro di budget previsti per l’opera.

Il presidente Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi esprimono «piena soddisfazione» nell’aver registrato «la disponibilità del Ministero della Salute a modificare l’accordo di programma, prorogando i termini del finanziamento dell’opera e incrementandolo nella misura che sarà individuata dalla Azienda ospedaliera di Novara».

«È stato un incontro fondamentale e positivo – sottolineano il presidente della Regione e l’assessore alla Sanità – innanzitutto perché abbiamo avuto un confronto diretto sia con il ministro che con il direttore del Ministero della Salute. La prima notizia importante è che ci è stata concessa una proroga al finanziamento, e questo significa che i 95 milioni già stanziati per il nuovo ospedale sono in sicurezza. Inoltre, altra cosa estremamente importante, ci è stata data la disponibilità a un aggiornamento del piano finanziario per integrare l’esigenza di coprire la comparsa di maggiori oneri e, dal momento che il fondo per il Piemonte è capiente, non sarà necessario su questo punto fare un ulteriore passaggio autorizzativo con il Ministero dell’Economia. Entro 30 giorni, quindi, proporremo la revisione dell’attuale Accordo di programma, in modo da ripartire al più presto con una nuova gara d’appalto e dare a Novara la sua Città della Salute e della Scienza».

«Da un’analisi del quadro economico del progetto elaborato dall’Azienda – proseguono i due esponenti della Regione – risulta infatti che i prezzi stimati siano oggi fuori mercato a causa del repentino aumento del valore delle materie prime rilevato in questi mesi, principale causa che ha determinato l’insuccesso della gara.
Pertanto, la stazione appaltante Azienda ospedaliera sta effettuando una revisione prezzi e un nuovo quadro economico. Non appena questo lavoro sarà concluso, si avvierà l’iter concordato oggi con il Ministero e che avrà presumibilmente una durata intorno ai tre mesi, a partire dal momento del recepimento della richiesta, per incrementare gli stanziamenti necessari a valere sulla quota già destinata al Piemonte dei fondi ex articolo 20 della legge 67 del 1988 sulla programmazione delle risorse. A conclusione del percorso, potrà essere indetta la nuova gara a condizioni quindi più aderenti al mercato, senza modificare il progetto dell’opera, ma solo intervenendo sul quadro economico».

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