Quando riaprirà il bar della stazione ormai chiuso da quattro anni? Una domanda che spesso i novaresi si fanno e che recentemente è tornata alla ribalta anche sui social dove alcuni utenti hanno scritto commenti in merito all’assenza di un servizio indispensabile e che invece non c’è.
Era, infatti, il 25 settembre 2018 quando la società francese Lagardère, che gestiva l’attività, aveva deciso di tirare giù definitivamente le serrande motivando la scelta con un caro-affitti da parte di Ferrovie dello Stato, proprietaria delle mura. A gennaio 2020 FS aveva sottoscritto un contratto di affitto con una nuova società per la gestione sia del bar che della tabaccheria, ma dopo un mese è scoppiata la pandemia e da allora non se ne è saputo più nulla.
«Gli interventi del bar vengono realizzati direttamente dal locatario negli stessi spazi in cui già esisteva – fanno ora sapere da Ferrovie -. La nostra società, invece, si sta occupando direttamente del progetto generale di restyling dell’intera stazione ferroviaria che prevede, oltre ai lavori di manutenzione straordinaria laddove necessaria, una generale riqualificazione e rifunzionalizzazione del fabbricato, sia degli spazi interni che esterni, e l’adeguamento complessivo del sistema di informazione al pubblico, con interventi sulla segnaletica fissa e variabile. La struttura verrà adeguata a una migliore accessibilità per i passeggeri a ridotta mobilità».
Inoltre, dicono ancora «all’interno del fabbricato, gli interventi miglioreranno l’atrio, la sala d’attesa e la biglietteria, mentre lo spazio “ex Despar” sarà ristrutturato e predisposto per accogliere una velostazione». Però non si sa se quest’ultima andrà a sostituire le attuali tettoie esterne oppure se si tratterà di uno spazio aggiuntivo.
E nemmeno si sa nulla, al momento, sulle tempistiche sia per quanto riguarda gli interventi di ristrutturazione che sulla riapertura del bar.