Beccati furbetti del carte prepagate. Vittime novaresi tra 20 e 60 anni. Si facevano accreditare il saldo o l’anticipo riuscendo a farsi ricaricare le carte di credito per poi far perdere le loro tracce. I casi accertati dagli agenti riguardano la vendita di svariati beni: affitti per case vacanze, un orologio, alcune litografie, per il quale il denunciate aveva sostenuto la spesa di 1500 euro, un telefono cellulare e persino un acquisto di elettrodomestici, da un sito internet creato ad hoc dal venditore che non risulta essere più presente nel web.
Sono emerse anche due truffe relative a vendite di polizze assicurative per auto on line: in questo caso l’ignara vittima effettuava una ricerca nel web di una polizza assicurativa di suo convenienza e veniva contattata da sedicenti agenti assicurativi che proponevano tariffe vantaggiose e una volta ottenuto il pagamento inviavano i certificati assicurativi che si rivelavano falsi.
Gli indagati, tutti residenti nel territorio nazionale, da Alessandria, fino in Puglia, passando per la Toscana, Lazio e Campania. Uno di loro è di nazionalità rumena, residente in Lombardia.
I metodi utilizzati erano diversi. Dopo essere stati contattati in merito a prodotti messi in vendita su siti web, ad esempio, chiedevano ai clienti un saldo o un anticipo da versare su carte prepagate, facendo poi perdere le proprie tracce. Oppure, dopo aver contattato il venditore in merito a prodotti messi in vendita su siti web, chiedevano all’ignaro venditore di recarsi presso uno sportello bancomat a loro indicato e dato istruzioni telefoniche facendo credere avrebbero ricevuto il pagamento dell’articolo messo in vendita ma invece era il venditore che ricaricava la carta prepagata.
La Polizia di Stato raccomanda ai cittadini di porre attenzione negli acquisti on line, di attuare tutte le dovute accortezze in modo da non cadere in truffe (ad esempio controllare nel web se il numero di telefono del sedicente acquirente o gli estremi dei conti correnti oppure delle carte di credito da ricaricare sono già state segnalate come possibili truffe) e invita a non recarsi presso gli sportelli bancomat per ricevere denaro, in quanto seguendo le istruzioni del sedicente acquirente si rischia di effettuare una ricarica invece di ricevere denaro.