«Ci ha rigato l’auto e bucato le gomme. E poi ci ha lasciato dei bigliettini con minacce: “Siete morti”». Questo quanto denunciato nel maggio di quattro anni fa ai carabinieri da una coppia residente nell’Aronese; indicava come possibile responsabile un conoscente che aveva avuto problemi con un loro famigliare. La loro denuncia, confermata nella testimonianza in tribunale a Novara, ha portato alla condanna di N.B., 64 anni, residente a Dormelletto, a 6 mesi di reclusione per stalking. E’ la stessa pena chiesta dal pm, mentre l’avvocato aveva chiesto l’assoluzione.
I fatti raccontati in caserma erano avvenuti poco prima, nell’arco di un paio di mesi: «Avevo messo delle telecamere che puntavano in cortile dopo i primi episodi», ha detto una delle vittime. E la moglie ha aggiunto: «E’ stato un periodo difficile: avevo paura anche a stare in casa da sola. Temevo sempre che potesse entrare. Dalle telecamere abbiamo poi visto cha passava davanti alla nostra abitazione e che ci ha bucato le gomme».
Secondo quanto ricostruito dalla coppia in base alla visione delle immagini, l’uomo era arrivato con una pila dalla campagna, da una vicina roggia, e poi aveva puntato direttamente alla macchine parcheggiate in strada. Sui motivi di tale risentimento solo qualche ipotesi: «So che ha avuto dei problemi con mio suocero – è stato riferito in tribunale – tant’è che sulle nostre auto abbiamo trovato anche delle cinture che lui aveva regalato all’imputato». Dopo la denuncia non si era verificato nessun altro episodio.