Blitz all’ex Olcese, in tre patteggiano per direttissima

Tre giovani pakistani sono stati condannati a 8 mesi di reclusione il primo, 6 mesi il secondo e 2 mesi e 10 giorni il terzo. Erano stati arrestati per spaccio di eroina e hashish

Erano stati sorpresi in una delle tante retate alla vecchia fabbrica tessile Olcese, dopo la segnalazione di un via vai e la violazione dei sigilli nel fabbricato alle spalle della stazione di Novara. Arrestati a maggio in un blitz dei carabinieri in via Visconti, tre giovani pakistani, A.N., W.S.K., e Z.G., tutti senza fissa dimora sul territorio nazionale, e dimoranti ciclicamente nell’ex stabile abbandonato, hanno patteggiato al processo per direttissima rispettivamente 8 mesi di reclusione il primo, 6 mesi il secondo e 2 mesi e 10 giorni il terzo.

Nel corso delle perquisizioni di giovedì 25 maggio erano stato sorprese tredici persone in tutto, per lo più pakistani. In base a quanto verificato dai militari, A.N., più volte trovato in via Visconti (era stato arrestato anche nel dicembre dello scorso anno e un’altra volta in precedenza nell’estate, sempre del 2022, fatti per i quali è già stato condannato) aveva 3,6 grammi di eroina e una dose di cocaina, mentre i connazionali nascondevano nei vestiti 30, 35 grammi di hashish ciascuno, e uno anche delle dosi di eroina. C’erano poi strumenti per pesare la droga e cospicue somme di denaro, che secondo gli investigatori erano da ritenere il guadagno dell’attività illecita, non avendo i tre arrestati alcuna occupazione.

I carabinieri erano tornati di nuovo nella vecchia fabbrica dopo aver monitorato i consumatori abituali di droga nei loro spostamenti in città. Erano così riusciti a capire che i fornitori di droga si rifugiavano nello stabile da anni in stato di abbandono, senza luce né acqua, col tempo diventato zona di degrado, punto di ritrovo per bivaccatori, senzatetto, tossicodipendenti, molti dei quali diventati spacciatori di droga per poter comprare a loro volta qualche dose.

Nelle operazioni antidroga all’ex Olcese è emerso che gli acquirenti pagavano dai 40 euro al grammo per la coca ai 20 per l’hashish, anche se qualche dose più piccola veniva ceduta a 10 euro, soprattutto ai clienti più affezionati.

Il giorno dei controllo altri nove immigrati senza fissa dimora, nei cui confronti la perquisizione ha avuto esito negativo, sono stati comunque identificati e fatti allontanare dallo stabile.

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Erano stati sorpresi in una delle tante retate alla vecchia fabbrica tessile Olcese, dopo la segnalazione di un via vai e la violazione dei sigilli nel fabbricato alle spalle della stazione di Novara. Arrestati a maggio in un blitz dei carabinieri in via Visconti, tre giovani pakistani, A.N., W.S.K., e Z.G., tutti senza fissa dimora sul territorio nazionale, e dimoranti ciclicamente nell’ex stabile abbandonato, hanno patteggiato al processo per direttissima rispettivamente 8 mesi di reclusione il primo, 6 mesi il secondo e 2 mesi e 10 giorni il terzo.

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I carabinieri erano tornati di nuovo nella vecchia fabbrica dopo aver monitorato i consumatori abituali di droga nei loro spostamenti in città. Erano così riusciti a capire che i fornitori di droga si rifugiavano nello stabile da anni in stato di abbandono, senza luce né acqua, col tempo diventato zona di degrado, punto di ritrovo per bivaccatori, senzatetto, tossicodipendenti, molti dei quali diventati spacciatori di droga per poter comprare a loro volta qualche dose.

Nelle operazioni antidroga all’ex Olcese è emerso che gli acquirenti pagavano dai 40 euro al grammo per la coca ai 20 per l’hashish, anche se qualche dose più piccola veniva ceduta a 10 euro, soprattutto ai clienti più affezionati.

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