Cinque arresti in flagranza e il sequestro di circa 400 grammi di sostanze stupefacenti. Questo il bilancio delle due operazioni condotte a distanza di pochi giorni dai Carabinieri della Compagnia di Arona. Le indagini, sviluppatesi attraverso mirate attività investigative, hanno permesso di arrestare cinque cittadini di origine nordafricana e di sequestrare circa 200 grammi di cocaina, 50 grammi di eroina e 130 grammi di hashish.
La prima operazione: tre arresti a Borgomanero
In seguito a numerose segnalazioni relative alla presenza di movimenti sospetti in un’area boscosa di Borgomanero, i militari hanno predisposto un servizio di appostamento. L’osservazione ha portato all’individuazione di un’autovettura con a bordo tre giovani di nazionalità marocchina, di cui due risultati irregolari sul territorio italiano.
Durante il controllo del veicolo, i Carabinieri hanno rinvenuto diversi involucri contenenti cocaina e hashish, per un totale di circa 200 grammi, oltre a materiale per il confezionamento e la pesatura, denaro contante ritenuto provento dell’attività di spaccio, nonché vestiario e tende per il bivacco nei boschi. Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro, mentre i tre sospettati sono stati arrestati e condotti nel carcere di Novara.
La seconda operazione: due arresti a Meina
Il secondo intervento è stato effettuato a Meina, nella frazione Ghevio, sulla via per Montrigiasco. Le indagini avevano evidenziato l’esistenza di un sito di spaccio con alcuni pusher attivi nella zona boschiva. L’operazione si è svolta con un’azione di accerchiamento che ha permesso di bloccare due cittadini magrebini, anch’essi irregolari sul territorio italiano.
Le perquisizioni personali hanno portato al rinvenimento di circa 100 grammi di cocaina, 50 grammi di eroina e 30 grammi di hashish, oltre a bilancini di precisione e denaro contante per diverse centinaia di euro. Sul posto, i militari hanno inoltre trovato machete, telefoni cellulari, materiale per il confezionamento della droga, utensili per il taglio, viveri e batterie per la ricarica dei dispositivi elettronici.
Dopo l’arresto, i due sono stati condotti in caserma per le formalità di rito e trattenuti presso le camere di sicurezza, in attesa del rito direttissimo disposto dall’Autorità Giudiziaria di Verbania e trattenuti nelle camere di sicurezza in attesa del rito per direttissima.