Blitz antidroga dei carabinieri: scoperto un laboratorio a Romentino, utilizzato come una sorta di fabbrica per confezionare la cocaina; all’interno del locale era infatti presente una pressa. Sono sei in tutto – tre italiani e tre albanesi, tutti trentenni – le persone finite in manette nell’ambito di un’operazione partita dall’Ovest Ticino, che ha toccato anche la Lombardia e la Sicilia.
All’alba di ieri è scattata l’operazione che ha visto impegnati oltre 40 carabinieri della Compagnia novarese, collaborati da due unità antidroga del Nucleo Cinofili di Volpiano (TO) e dai militari delle Compagnie Carabinieri di Milano Porta Magenta e di Trapani, dove sono stati rintracciati due dei destinatari della misura cautelare. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Novara, erano iniziate alla fine dell’estate dello scorso anno sulla base di elementi emersi nell’ambito di altri procedimenti penali, da cui era emersa la figura di R.E., albanese, classe 1992, quale presunto narcotrafficante. In tale quadro, i Carabinieri della Stazione di Galliate, che a settembre avevano operato un sequestro di cocaina , hashish e marjuana, raccoglievano una serie di interessanti elementi informativi che sarebbero poi stati sviluppati dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Novara, al termine della quale veniva ricostruita una assidua attività di spaccio di droga.
Uno dei tre soggetti colpiti dalla custodia cautelare in carcere si è visto notificare il provvedimento presso la casa circondariale di Novara dove si trovava ristretto a seguito dell’arresto avvenuto all’inizio di gennaio, quando i militari del Norm lo avevano tratto in arresto con 250 grammi di cocaina. I tre albanesi condotti in carcere (2 ventottenni ed un 31enne) si trovano presso il carcere di Novara mentre per due italiani (uno di origine calabrese, di Vibo Valentia ed uno di origini siciliane), di 31 e 27 anni, sono stati scattati gli arresti domiciliari nelle loro abitazioni di Milano e Novara. Un terzo italiano, 27enne, rintracciato durante le operazioni di esecuzione dai carabinieri di Trapani, è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’accusa, per tutti, è di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre uno degli indagati dovrà rispondere di aver compiuto atti diretti a procurare l’ingresso illegale in Italia di uno degli arrestati.