Blitz delle Forze dell’ordine: nuovamente sgombrata l’area dell’ex Olcese

Un'operazione coordinata questa mattina dalla Questura con la partecipazione di Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia locale ha “sorpreso” all'interno del sito di via Visconti undici cittadini extracomunitari, uno dei quali indagato perché trovato in possesso di sostanze stupefacenti. La soddisfazione dell'assessore alla Sicurezza Piantanida: «Prosegue il nostro lavoro di restituire la città ai novaresi»

Blitz nelle prime ore di stamattina, mercoledì 14 luglio, all’ex Olcese. L’area dello storico stabilimento di via Visconti, sorto sul finire del XIX secolo e da ormai oltre due decenni abbandonato dopo la sua chiusura nel 1999, è stato oggetto di un nuovo sgombero da parte delle Forze dell’ordine. L’operazione, coordinata dalla Questura cittadina, ha visto impegnati gli agenti della Polizia di Stato e i colleghi del Comando locale di Novara, oltre a uomini dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza, supportati da unità cinofile. Undici cittadini extracomunitari (cinque pakistani, altrettanti nigeriani e uno originario della Guinea Bissau) sono stati sorpresi all’interno degli stabili, fatiscenti e – a detta degli stessi operatori intervenuti – «in condizioni inaccettabili di sopravvivenza per delle persone».

Tutti sono poi stati trasferiti in Questura per gli accertamenti di rito e cinque di loro sono risultati irregolari, mentre uno è stato poi indagato a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di un quantitativo di hashish. La zona, infatti, è da tempo, oltre che un rifugio per diversi senzatetto, anche un ritrovo per la cessione di sostanze stupefacenti, oltre che “deposito” per materiale proveniente da furti e rapine di vario genere, probabilmente ai danni di utenti e frequentatori dell’adiacente stazione ferroviaria. Nel corso dei controlli sono stati infatti rinvenuti e sequestrati anche 250 grammi di hashish e marijuana confezionati in involucri di cellophane e pronti per lo “smercio”.


L’intera area (55 mila metri quadrati) è stata poi oggetto di una prima “bonifica” e messa in sicurezza, con la chiusura di tutti i possibili ingressi, mentre al suo interno i titolari hanno provveduto a iniziare un intervento di ripulitura. Negli stabili, ridotti a un vero ricettacolo di immondizie varie, alcuni giacigli di fortuna. Fra gli indumenti è stato pure rinvenuta una borsa della Igor Volley, con indumenti sportivi, effetti personali e contrassegni societari, appartenuto (come si è saputo poi) al tecnico della prima squadra Stefano Lavarini e al quale era stato sottratto al termine del campionato.


Particolarmente soddisfatto l’assessore alla Sicurezza del Comune di Novara Luca Piantanida, che ha seguito le operazioni: «Un intervento perfettamente in linea con i nostri propositi di recuperare una serie di aree, sottraendole alla legalità e restituendole ai cittadini».

Piantanida ha ricordato la «proficua collaborazione» da tempo instaurata fra Comune e Forze dell’ordine, collaborazione, ha poi detto lo stesso sindaco Alessandro Canelli, «che sta dando risultati importanti a tutela della sicurezza sul nostro territorio. Quello di stamattina è l’ennesimo intervento che, in questi mesi, la Polizia di Novara, in collaborazione con le altre Forze dell’ordine e con la Polizia locale, ha effettuato nel contrasto alle occupazioni abusive e allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’area è stata completamente sgomberata e sarà tenuta sotto controllo per evitare ulteriori insediamenti non consentiti. La forte sinergia che si è instaurata tra Questura e Comune ha già permesso, in passato, di portare a termine importanti operazioni in altre zone difficili della città come il Quinto Magazzino, l’ex caserma Passalacqua e via Ploto. Una collaborazione che intendiamo portare avanti e per la quale ringraziamo il questore, molto sensibile a queste problematiche che spesso hanno pesanti risvolti di tipo sociale, oltre che giuridico e penale. Si prosegue su questa strada per non avere zone franche di nessun genere nella nostra città».

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Un’operazione coordinata questa mattina dalla Questura con la partecipazione di Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia locale ha “sorpreso” all’interno del sito di via Visconti undici cittadini extracomunitari, uno dei quali indagato perché trovato in possesso di sostanze stupefacenti. La soddisfazione dell’assessore alla Sicurezza Piantanida: «Prosegue il nostro lavoro di restituire la città ai novaresi»

Blitz nelle prime ore di stamattina, mercoledì 14 luglio, all'ex Olcese. L'area dello storico stabilimento di via Visconti, sorto sul finire del XIX secolo e da ormai oltre due decenni abbandonato dopo la sua chiusura nel 1999, è stato oggetto di un nuovo sgombero da parte delle Forze dell'ordine. L'operazione, coordinata dalla Questura cittadina, ha visto impegnati gli agenti della Polizia di Stato e i colleghi del Comando locale di Novara, oltre a uomini dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza, supportati da unità cinofile. Undici cittadini extracomunitari (cinque pakistani, altrettanti nigeriani e uno originario della Guinea Bissau) sono stati sorpresi all'interno degli stabili, fatiscenti e – a detta degli stessi operatori intervenuti - «in condizioni inaccettabili di sopravvivenza per delle persone».

Tutti sono poi stati trasferiti in Questura per gli accertamenti di rito e cinque di loro sono risultati irregolari, mentre uno è stato poi indagato a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di un quantitativo di hashish. La zona, infatti, è da tempo, oltre che un rifugio per diversi senzatetto, anche un ritrovo per la cessione di sostanze stupefacenti, oltre che “deposito” per materiale proveniente da furti e rapine di vario genere, probabilmente ai danni di utenti e frequentatori dell'adiacente stazione ferroviaria. Nel corso dei controlli sono stati infatti rinvenuti e sequestrati anche 250 grammi di hashish e marijuana confezionati in involucri di cellophane e pronti per lo "smercio".


L'intera area (55 mila metri quadrati) è stata poi oggetto di una prima “bonifica” e messa in sicurezza, con la chiusura di tutti i possibili ingressi, mentre al suo interno i titolari hanno provveduto a iniziare un intervento di ripulitura. Negli stabili, ridotti a un vero ricettacolo di immondizie varie, alcuni giacigli di fortuna. Fra gli indumenti è stato pure rinvenuta una borsa della Igor Volley, con indumenti sportivi, effetti personali e contrassegni societari, appartenuto (come si è saputo poi) al tecnico della prima squadra Stefano Lavarini e al quale era stato sottratto al termine del campionato.


Particolarmente soddisfatto l'assessore alla Sicurezza del Comune di Novara Luca Piantanida, che ha seguito le operazioni: «Un intervento perfettamente in linea con i nostri propositi di recuperare una serie di aree, sottraendole alla legalità e restituendole ai cittadini».

Piantanida ha ricordato la «proficua collaborazione» da tempo instaurata fra Comune e Forze dell'ordine, collaborazione, ha poi detto lo stesso sindaco Alessandro Canelli, «che sta dando risultati importanti a tutela della sicurezza sul nostro territorio. Quello di stamattina è l’ennesimo intervento che, in questi mesi, la Polizia di Novara, in collaborazione con le altre Forze dell’ordine e con la Polizia locale, ha effettuato nel contrasto alle occupazioni abusive e allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’area è stata completamente sgomberata e sarà tenuta sotto controllo per evitare ulteriori insediamenti non consentiti. La forte sinergia che si è instaurata tra Questura e Comune ha già permesso, in passato, di portare a termine importanti operazioni in altre zone difficili della città come il Quinto Magazzino, l’ex caserma Passalacqua e via Ploto. Una collaborazione che intendiamo portare avanti e per la quale ringraziamo il questore, molto sensibile a queste problematiche che spesso hanno pesanti risvolti di tipo sociale, oltre che giuridico e penale. Si prosegue su questa strada per non avere zone franche di nessun genere nella nostra città».

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