Borgomanero, lo studio medico di Savio Fornara finisce nella mappa dei No Pass. «Cado dalle nuvole, sono un vaccinatore»

Alcune testate nazionali hanno pubblicato un articolo denuncia con la mappa dei dissidenti del Green pass, una lista in cui sono finiti anche gli studi medici che fanno parte della Sioot

Finisce nella mappa dei No Pass e parte una denuncia contro ignoti. Vittima della vicenda il dottor Savio Fornara, medico di base di Borgomanero e segretario provinciale Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale). Come lui anche tutti i suoi colleghi che in Italia fanno parte della Sioot, Società Scientifica Ossigeno Ozono Terapia, di cui Fornara è consigliere e l’unico rappresentante sul territorio di Novara.

I fatti. Nella giornata di ieri alcune testate nazionali, per prima Openonline, hanno pubblicato un articolo denuncia con la mappa dei “dissidenti” del Green pass: locali che dichiarano di non richiedere la certificazione all’ingresso resa invece obbligatoria a partire da ieri, 6 agosto (leggi qui). Secondo quanto riportato, sembrerebbe che questa mappa, con tanto di geolocalizzazione, sia nata da alcuni gruppi Telegram vicini alla rete Io Apro: in uno di questi, nato IoApro Milano e ora ribattezzato Aperti e Liberi – Milano, da ieri mattina circolano indicazioni sui locali che hanno scelto apertamente di non chiedere il Green pass.

Ci sono quasi mille luoghi registrati in tutta Italia. Si va dai ristoranti ai bari, dai cinema alle palestre, passando anche da centri medici e cantine per la degustazione. Il file si chiama Aperti e Liberi ed è in continuo aggiornamento. 

Dopo un veloce controllo sulla mappa, La Voce ha scoperto che sul territorio di Novara nessun locale “eretico” è segnalato; a Borgomanero, però, compare uno studio medico ed è proprio quello del dottor Fornara. Tante le domande, ma una prima di tutte: perchè sulla mappa sono segnalati gli studi medici (a una più attenta osservazione si è scoperto che sono tutti affiliati alla rete Sioot) dove non è obbligatorio il Green pass a differenza di altri luoghi?

Contattato telefonicamente, il diretto interessato è rimasto sconcertato: «Cado dalle nuvole, non so nemmeno di cosa si stia parlando. Io sono un medico vaccinatore, e da questa mappa sembra che io e tutti gli altri miei colleghi siamo no vax o quanto meno contrari al Green pass. È una follia».

Dopo un confronto con il direttivo della Sioot, di cui Fornara fa parte, nel pomeriggio di ieri sono partire le azioni legali. «Da settimane siamo alla ricerca di over60 e over70 che non vogliono vaccinarsi, a cui cerchiamo di far capire che il vaccino è l’unica via per salvarsi dalle conseguenze gravi del Covid – prosegue il medico -. Situazioni come queste, seppur false, ammazzano il nostro lavoro. Ma non finisce qui, domani procederò a una denuncia personale contro ignoti».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Borgomanero, lo studio medico di Savio Fornara finisce nella mappa dei No Pass. «Cado dalle nuvole, sono un vaccinatore»

Alcune testate nazionali hanno pubblicato un articolo denuncia con la mappa dei dissidenti del Green pass, una lista in cui sono finiti anche gli studi medici che fanno parte della Sioot

Finisce nella mappa dei No Pass e parte una denuncia contro ignoti. Vittima della vicenda il dottor Savio Fornara, medico di base di Borgomanero e segretario provinciale Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale). Come lui anche tutti i suoi colleghi che in Italia fanno parte della Sioot, Società Scientifica Ossigeno Ozono Terapia, di cui Fornara è consigliere e l’unico rappresentante sul territorio di Novara.

I fatti. Nella giornata di ieri alcune testate nazionali, per prima Openonline, hanno pubblicato un articolo denuncia con la mappa dei “dissidenti” del Green pass: locali che dichiarano di non richiedere la certificazione all’ingresso resa invece obbligatoria a partire da ieri, 6 agosto (leggi qui). Secondo quanto riportato, sembrerebbe che questa mappa, con tanto di geolocalizzazione, sia nata da alcuni gruppi Telegram vicini alla rete Io Apro: in uno di questi, nato IoApro Milano e ora ribattezzato Aperti e Liberi – Milano, da ieri mattina circolano indicazioni sui locali che hanno scelto apertamente di non chiedere il Green pass.

Ci sono quasi mille luoghi registrati in tutta Italia. Si va dai ristoranti ai bari, dai cinema alle palestre, passando anche da centri medici e cantine per la degustazione. Il file si chiama Aperti e Liberi ed è in continuo aggiornamento. 

Dopo un veloce controllo sulla mappa, La Voce ha scoperto che sul territorio di Novara nessun locale “eretico” è segnalato; a Borgomanero, però, compare uno studio medico ed è proprio quello del dottor Fornara. Tante le domande, ma una prima di tutte: perchè sulla mappa sono segnalati gli studi medici (a una più attenta osservazione si è scoperto che sono tutti affiliati alla rete Sioot) dove non è obbligatorio il Green pass a differenza di altri luoghi?

Contattato telefonicamente, il diretto interessato è rimasto sconcertato: «Cado dalle nuvole, non so nemmeno di cosa si stia parlando. Io sono un medico vaccinatore, e da questa mappa sembra che io e tutti gli altri miei colleghi siamo no vax o quanto meno contrari al Green pass. È una follia».

Dopo un confronto con il direttivo della Sioot, di cui Fornara fa parte, nel pomeriggio di ieri sono partire le azioni legali. «Da settimane siamo alla ricerca di over60 e over70 che non vogliono vaccinarsi, a cui cerchiamo di far capire che il vaccino è l’unica via per salvarsi dalle conseguenze gravi del Covid – prosegue il medico -. Situazioni come queste, seppur false, ammazzano il nostro lavoro. Ma non finisce qui, domani procederò a una denuncia personale contro ignoti».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore