Botti di Capodanno, il vademecum di Anci alle amministrazioni comunali

L'associazione nazionale dei Comuni italiani pone attenzione alle misure di contrasto alla vendita di prodotti contraffatti

Le cronache degli ultimi anni riportano, in prossimità dei festeggiamenti natalizi e di fine anno, incidenti legati all’utilizzo degli artifizi da divertimento, a causa di un uso improprio o della vendita illegale di tali prodotti. Anche quest’anno Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani, ha indirizzato alle amministrazioni comunali una lettera a firma del vicepresidente e delegato alla Sicurezza, Ciro Bonajuto, ponendo particolare attenzione alle misure di contrasto alla vendita di prodotti contraffatti e, più in generale, al contrasto al mercato illegale dei botti. Tale azione si inserisce nell’ambito di un approccio complessivo al fenomeno finalizzato alla riduzione del rischio per un uso improprio.

«I Comuni italiani hanno cercato di concentrare l’attenzione dei cittadini sul tema, ciascuno secondo la propria sensibilità, anche prevedendo correttamente la materia nei regolamenti comunali, con l’obiettivo di assicurare maggiori livelli di sicurezza nelle città ed evitare il possibile utilizzo degli articoli pirotecnici da parte di minori nonché l’utilizzo improprio da parte di coloro che non conoscono la pericolosità di alcune tipologie di prodotti la cui vendita non è libera ma richiede il possesso di specifici requisiti – dicono da Anci -. Su questa base l’Associazione intende proseguire il dialogo con gli operatori del settore e con le associazioni animaliste, per diffondere un utilizzo consapevole dei fuochi d’artificio, con prodotti legali, e rispettosi delle persone, degli animali e dell’ambiente per un divertimento sicuro».

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L’associazione nazionale dei Comuni italiani pone attenzione alle misure di contrasto alla vendita di prodotti contraffatti

Le cronache degli ultimi anni riportano, in prossimità dei festeggiamenti natalizi e di fine anno, incidenti legati all’utilizzo degli artifizi da divertimento, a causa di un uso improprio o della vendita illegale di tali prodotti. Anche quest’anno Anci, l'associazione nazionale dei Comuni italiani, ha indirizzato alle amministrazioni comunali una lettera a firma del vicepresidente e delegato alla Sicurezza, Ciro Bonajuto, ponendo particolare attenzione alle misure di contrasto alla vendita di prodotti contraffatti e, più in generale, al contrasto al mercato illegale dei botti. Tale azione si inserisce nell’ambito di un approccio complessivo al fenomeno finalizzato alla riduzione del rischio per un uso improprio.

«I Comuni italiani hanno cercato di concentrare l’attenzione dei cittadini sul tema, ciascuno secondo la propria sensibilità, anche prevedendo correttamente la materia nei regolamenti comunali, con l’obiettivo di assicurare maggiori livelli di sicurezza nelle città ed evitare il possibile utilizzo degli articoli pirotecnici da parte di minori nonché l’utilizzo improprio da parte di coloro che non conoscono la pericolosità di alcune tipologie di prodotti la cui vendita non è libera ma richiede il possesso di specifici requisiti - dicono da Anci -. Su questa base l’Associazione intende proseguire il dialogo con gli operatori del settore e con le associazioni animaliste, per diffondere un utilizzo consapevole dei fuochi d’artificio, con prodotti legali, e rispettosi delle persone, degli animali e dell’ambiente per un divertimento sicuro».

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