Cameri, il Covid ferma gli eventi per la Patronale

Nessun evento, nessuna manifestazione per la festa patronale dedicata a San Michele e Santa Gregoria, un appuntamento tradizionale che, tra momenti religiosi e laici, per una decina di giorni vivacizzava il paese.

«Una decisione sofferta, ma doverosa a fronte di una situazione sanitaria in evoluzione che non bisogna assolutamente sottovalutare – commenta il sindaco Giuliano Pacileo –  Certamente non ci eravamo illusi che tutto fosse finito: ma proprio perché l’obiettivo resta quello di contenere il rischio di nuovi contagi abbiamo deciso di sospendere gli eventi che avevamo in progetto e di non autorizzare neanche il luna park che ricordiamo essere parte integrante della patronale come previsto da regolamento comunale specifico».

 

 

Dall’apertura dello scurolo di Santa Gregoria al tradizionale Palio degli Asini, passando per i giochi in piazza, il concerto della banda Margherita, le serate musicali per le vie del centro e le cene dei quattro rioni, per concludersi con lo spettacolo pirotecnico che sanciva la chiusura ufficiale dei festeggiamenti.

Quest’anno nulla di tutto ciò, restano le celebrazioni religiose ma “salta” anche la processione. «Non bisogna abbassare la guardia – sottolinea il sindaco – soprattutto ora che ci sono i rientri dalle ferie e che ci avviciniamo ai mesi autunnali e alla riapertura delle scuole, momento, questo, molto delicato dal punto di vista sanitario per famiglie, docenti e alunni. La conferma che oggi il virus sta colpendo anche persone più giovani ci ha fatto riflettere sull’opportunità di organizzare, in questo contesto attuale, eventi comunque aggregativi. Non di meno ci ha fatto riflettere la constatazione che spesso tanti giovani, ma non solo loro, sono ancora restii a seguire le norme di prevenzione del contagio, a cominciare dall’uso della mascherina e dal distanziamento interpersonale».

«Con rammarico si è presa questa decisione – aggiunge Simone Gambaro, assessore al Commercio – Ci siamo confrontati con le varie realtà del territorio, con la parrocchia, con i rioni, la Pro loco e la neonata associazione commercianti; avevamo imbastito programmi e proposte per fare qualcosa di sobrio ma riteniamo che, vista la situazione, non sia opportuno proseguire su questa linea. Resteranno comunque dei “segni” per indicare che la patronale non è dimenticata, chiederemo ai rioni di mettere i quattro striscioni in piazza».

Il 5 settembre ci sarà l’apertura dello Scurolo, restano le Messe di domenica 13 e lunedì 14 e il 26 la chiusura dello Scurolo che dovrebbe, ma il condizionale è d’obbligo, coincidere con una Messa in piazza per ricordare tutti i cameresi colpiti dal Covid 19 e i volontari che hanno prestato la loro opere nei difficili mesi del lockdown.

«Questa proposta (la Messa in piazza, ndr) – dice Gambaro – al momento resta valida, certo dovrà essere valutata e attualizzata nelle prossime settimane».

«Il comportamento responsabile di ognuno di noi – conclude il sindaco – è fondamentale per contrastare il virus e per evitare di ripiombare in un altro lockdown che sarebbe catastrofico per il tessuto socio economico del paese».

 

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Cameri, il Covid ferma gli eventi per la Patronale

Nessun evento, nessuna manifestazione per la festa patronale dedicata a San Michele e Santa Gregoria, un appuntamento tradizionale che, tra momenti religiosi e laici, per una decina di giorni vivacizzava il paese. «Una decisione sofferta, ma doverosa a fronte di una situazione sanitaria in evoluzione che non bisogna assolutamente sottovalutare – commenta il sindaco Giuliano Pacileo -  Certamente non ci eravamo illusi che tutto fosse finito: ma proprio perché l’obiettivo resta quello di contenere il rischio di nuovi contagi abbiamo deciso di sospendere gli eventi che avevamo in progetto e di non autorizzare neanche il luna park che ricordiamo essere parte integrante della patronale come previsto da regolamento comunale specifico».     Dall’apertura dello scurolo di Santa Gregoria al tradizionale Palio degli Asini, passando per i giochi in piazza, il concerto della banda Margherita, le serate musicali per le vie del centro e le cene dei quattro rioni, per concludersi con lo spettacolo pirotecnico che sanciva la chiusura ufficiale dei festeggiamenti. Quest’anno nulla di tutto ciò, restano le celebrazioni religiose ma “salta” anche la processione. «Non bisogna abbassare la guardia – sottolinea il sindaco - soprattutto ora che ci sono i rientri dalle ferie e che ci avviciniamo ai mesi autunnali e alla riapertura delle scuole, momento, questo, molto delicato dal punto di vista sanitario per famiglie, docenti e alunni. La conferma che oggi il virus sta colpendo anche persone più giovani ci ha fatto riflettere sull’opportunità di organizzare, in questo contesto attuale, eventi comunque aggregativi. Non di meno ci ha fatto riflettere la constatazione che spesso tanti giovani, ma non solo loro, sono ancora restii a seguire le norme di prevenzione del contagio, a cominciare dall’uso della mascherina e dal distanziamento interpersonale». «Con rammarico si è presa questa decisione – aggiunge Simone Gambaro, assessore al Commercio – Ci siamo confrontati con le varie realtà del territorio, con la parrocchia, con i rioni, la Pro loco e la neonata associazione commercianti; avevamo imbastito programmi e proposte per fare qualcosa di sobrio ma riteniamo che, vista la situazione, non sia opportuno proseguire su questa linea. Resteranno comunque dei “segni” per indicare che la patronale non è dimenticata, chiederemo ai rioni di mettere i quattro striscioni in piazza». Il 5 settembre ci sarà l’apertura dello Scurolo, restano le Messe di domenica 13 e lunedì 14 e il 26 la chiusura dello Scurolo che dovrebbe, ma il condizionale è d’obbligo, coincidere con una Messa in piazza per ricordare tutti i cameresi colpiti dal Covid 19 e i volontari che hanno prestato la loro opere nei difficili mesi del lockdown. «Questa proposta (la Messa in piazza, ndr) – dice Gambaro – al momento resta valida, certo dovrà essere valutata e attualizzata nelle prossime settimane». «Il comportamento responsabile di ognuno di noi – conclude il sindaco - è fondamentale per contrastare il virus e per evitare di ripiombare in un altro lockdown che sarebbe catastrofico per il tessuto socio economico del paese».  

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