Nel periodo iniziale del lockdown per il coronavirus, quando era assolutamente proibito allontanarsi da casa se non per comprovate necessità di salute o per fare la spesa, erano usciti di notte, avevano divelto le inferriate e forzato la porta posteriore di una gastronomia del loro paese, e poi erano scappati rubando grosse quantità di formaggi. Nell’indagare sull’ammanco era emerso un altro episodio analogo commesso più o meno nello stesso periodo.
In pratica, avevano fatto la spesa a loro modo. Due furti di prodotti alimentari che, visti i loro precedenti penali, è costato caro a G.M., 41 anni, e L.P., 34 anni, entrambi residenti a Cameri: in tribunale sono stati condannati a 2 anni e 8 mesi di reclusione il primo e 2 anni e 2 mesi il secondo. Una pena comunque contenuta rispetto ai 4 anni e 5 mesi di carcere chiesti dal pubblico ministero; la difesa, invece, aveva chiesto l’assoluzione per mancanza di prove di una corretta identificazione degli imputati.
Al centro del processo fatti avvenuti nel marzo del 2020, pochi giorni dopo in cui il Governo aveva deciso il lockdown: vittima dei ladri, una panetteria-forno di via Baracca a Cameri. I due uomini, in base a quanto ricostruito dai carabinieri che li hanno identificati quali autori del colpo, avevano rubato mezza forma di Parmigiano Reggiano e mezza forma di Grana Padano.