Campioni di solidarietà: i Benemeriti premiati dalla Fondazione Comunità Novarese

Nelle parole del presidente dell'ente Davide Maggi «la vicinanza a chi si impegna», Premiate la Parrocchia di Galliate, la cooperativa sociale Gea e l'Auser di Borgomanero

Come ogni anno alla cerimonia dei Novaresi dell’Anno si affianca quella riguardante i Benemeriti della solidarietà. Un premio fortemente voluto dalla Fondazione Comunità Novarese che, come ha sottolineato il presidente dell’ente Davide Maggi, anche in questa circostanza «abbiamo voluto assegnare a tre soggetti che si sono particolarmente distinti, nei rispettivi ambiti di competenza e azione, ad altrettante aree di attività della fondazione».

Servizi alla persona, contrasto alla povertà, arte e cultura. Tante realtà presenti sul territorio e un unico fine: quello della solidarietà, rafforzando al tempo stesso il senso di appartenenza e di comunità. Così quest’anno il riconoscimento – simboleggiato da un’opera d’arte dal titolo “Cuore campestre” realizzato dall’artista novarese Veronica Carratello – è andato alla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Galliate, alla cooperativa sociale Gea di Novara e all’Auser di Borgomanero: «Tre realtà che hanno dimostrato capacità di fare, dimostrando di saper collaborare con noi in maniera costruttiva ed efficace».

La struttura religiosa galliatese, guidata dal parroco don Massimiliano Cristiano, da tempo di sta adoperando per un profondo restauro della chiesa. Servono circa 3 milioni di euro e questo compito ha innescato un’autentica mobilitazione da parte della comunità locale, con episodi anche toccanti: «Sono stato avvicinato da un bambino – ha detto don Massimiliano – che dei 5 euro ricevuti dalla nonna uno voleva donarlo a noi perché la chiesa è anche la sua casa. Il cammino è lungo, ma anche da questi gesti si comprende come da tutti possa arrivare un gesto di speranza».

La cooperativa Gea, conosciuta e apprezzata nel capoluogo, da un paio di anni ha lanciato il progetto “Bisogni e desideri”, con l’impegno rivolto a supportare persone affette da lieve disabilità intellettiva. Un lavoro, come ha spiegato la presidente Rossella Carrera, «indirizzato anche a promuovere maggiore attenzione nei confronti della disabilità, coinvolgendo realtà che condividono i nostri obiettivi».

Infine l’Auser di Borgomanero, realtà che promuove servizi rivolte alla cosiddetta “terza età” ma che ha indirizzato da tempo la sua attenzione anche nel campo della disabilità e del disagio economico. Da diversi anni a Borgomanero è stato infatti aperto un ambulatorio che assiste persone in difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari. Una realtà supportata grazie all’opera di volontariato svolta da medici in pensione. I numeri parlano chiaro: nel corso del 2023 sono state fornite 1.300 prestazioni, cifra vicina al record di duemila toccato in occasione della pandemia, che testimoniano in ogni caso, come ha detto il direttore sanitario del poliambulatorio ed ex primario di radiologia Carmelo Cavallaro, l’esistenza «di un modello di sanità che funziona, allargatosi dal 2018 al settore odontoiatrico, con otto dentisti che forniscono prestazioni gratuite a pazienti segnalati dai Servizi sociali con un un reddito Isee inferire ai 6 mila euro».

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Come ogni anno alla cerimonia dei Novaresi dell’Anno si affianca quella riguardante i Benemeriti della solidarietà. Un premio fortemente voluto dalla Fondazione Comunità Novarese che, come ha sottolineato il presidente dell’ente Davide Maggi, anche in questa circostanza «abbiamo voluto assegnare a tre soggetti che si sono particolarmente distinti, nei rispettivi ambiti di competenza e azione, ad altrettante aree di attività della fondazione».

Servizi alla persona, contrasto alla povertà, arte e cultura. Tante realtà presenti sul territorio e un unico fine: quello della solidarietà, rafforzando al tempo stesso il senso di appartenenza e di comunità. Così quest’anno il riconoscimento – simboleggiato da un’opera d’arte dal titolo “Cuore campestre” realizzato dall’artista novarese Veronica Carratello – è andato alla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Galliate, alla cooperativa sociale Gea di Novara e all’Auser di Borgomanero: «Tre realtà che hanno dimostrato capacità di fare, dimostrando di saper collaborare con noi in maniera costruttiva ed efficace».

La struttura religiosa galliatese, guidata dal parroco don Massimiliano Cristiano, da tempo di sta adoperando per un profondo restauro della chiesa. Servono circa 3 milioni di euro e questo compito ha innescato un’autentica mobilitazione da parte della comunità locale, con episodi anche toccanti: «Sono stato avvicinato da un bambino – ha detto don Massimiliano – che dei 5 euro ricevuti dalla nonna uno voleva donarlo a noi perché la chiesa è anche la sua casa. Il cammino è lungo, ma anche da questi gesti si comprende come da tutti possa arrivare un gesto di speranza».

La cooperativa Gea, conosciuta e apprezzata nel capoluogo, da un paio di anni ha lanciato il progetto “Bisogni e desideri”, con l’impegno rivolto a supportare persone affette da lieve disabilità intellettiva. Un lavoro, come ha spiegato la presidente Rossella Carrera, «indirizzato anche a promuovere maggiore attenzione nei confronti della disabilità, coinvolgendo realtà che condividono i nostri obiettivi».

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