Canelli all’assemblea Anci Piemonte: «La situazione è complessa, ci attendono mesi impegnativi»

Il sindaco di Novara ha partecipato ieri a Vercelli in qualità di presidente di IFEL

Canelli all’assemblea Anci: «La situazione è complessa, ci attendono mesi impegnativi». Il sindaco di Novara Alessandro Canelli, in qualità di presidente di IFEL (la fondazione di Anci per la finanza locale), ha partecipato ieri, 23 ottobre, all’assemblea di Anci Piemonte che si è tenuta al Teatro Civico di Vercelli.

«I Comuni devono fare i conti con una situazione complessa: da una parte i problemi di finanza pubblica pre-pandemia, dall’altra il tema dei fondi che verranno stanziati dal PNRR – ha detto Canelli affrontando il tema delle risorse -. I prossimi mesi saranno particolarmente impegnativi. Anci ha avviato da tempo un confronto, sia a livello nazionale sia a livello regionale, con l’obiettivo di rafforzare le misure rivolte agli enti più piccoli e per consentire loro di affrontare con più serenità le spese correnti che caratterizzeranno l’azione amministrativa dei prossimi anni».

Oltre duecento i sindaci piemontesi provenienti dalle otto province che hanno partecipato all’evento. Presenti i deputati Roberto Pella (vicepresidente vicario di ANCI nazionale) e Riccardo Molinari, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio , il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi.

L’assemblea è stata introdotta dal presidente di Anci Piemonte e sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro: «Rivolgo un appello al Governo e alla Regione Piemonte, che oggi ci onora della sua presenza ai massimi vertici: occorre guardare ai Sindaci con fiducia e soprattutto con il riconoscimento – in ogni atto politico, legislativo e amministrativo – del sacrosanto diritto dei Comuni di esercitare la propria autonomia. Il lavoro che ci attende sarà lungo, difficile e pieno di novità. Ogni giorno abbiamo il compito di occuparci di tematiche diverse, dal welfare all’emergenza abitativa, dalla banda larga all’ambiente, dal trasporto scolastico alla semplificazione amministrativa. Facciamo tutto questo con passione ed abnegazione e lo facciamo per ottenere risultati concreti per le nostre Comunità».

«Nel periodo della pandemia – ha ricordato Corsaro – i sindaci piemontesi sono stati formidabili. Il ricordo e la memoria vanno ai colleghi Carlo Cabrio (sindaco di Salussola), Giuseppe Panaro (sindaco di Castelletto d’Erro) e Luciano Abate (sindaco di Vigone) che hanno perso la vita sul campo, a causa del Covid. Oggi la sfida si presenta difficile per via delle carenze e delle difficoltà che si sono accumulate in almeno due decenni, sia per la burocrazia sia per la carenza di personale, di segretari comunali e di professionalità specialistiche in grado di ‘reggere il colpo’. L’invito che rivolgo, pertanto, agli amministratori piemontesi è quello di non smettere mai di rimboccarsi le maniche».

A rimarcare l’impegno degli amministratori piemontesi nella gestione dell’emergenza, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: «Sono qui per dirvi grazie per non avermi mai lasciato solo. Io ci ho provato a non lasciarvi soli. Tutti insieme abbiamo compiuto una grande impresa, gestendo con capacità una situazione imprevedibile che ci ha permesso di superare le differenze politiche. Oggi siamo qui grazie ai vaccini, per merito di una campagna d’informazione straordinaria che ha coinvolto i sindaci, prediligendo la strada del convincere a quella del costringere”. E poi, sui fondi del PNRR che arriveranno anche in Piemonte: “La nostra intenzione è quella di privilegiare il rapporto diretto con i Comuni: verremo sui territori per studiare i progetti direttamente con i sindaci, ragioneremo su aree omogenee per capire quali sono le priorità su cui lavorare. Solo facendo squadra riusciremo a realizzare grandi obiettivi».

Sull’importanza strategica degli Enti locali per lo sviluppo dei progetti del PNRR è intervenuto il vicepresidente vicario di Anci nazionale e sindaco di Valdengo (BI), Roberto Pella: «Il compito di realizzare le iniziative del piano resilienza spetterà ai Comuni non ai dicasteri. Grazie alla presenza dell’ANCI nella cabina di regia del governo, riusciremo ad affiancare i sindaci nella realizzazione dei progetti del Piano Resilienza. Si tratta di una misura che ho voluto personalmente promuovendo un emendamento al decreto Governance PNRR lo scorso mese di luglio. L’obiettivo è quello di dare una mano ai Comuni, soprattutto a quelli più piccoli, soffocati dalla burocrazia e dalla carenza di personale».

A rimarcare l’attenzione ai piccoli Comuni, la segretaria generale dell’Anci, Veronica Nicotra, intervenuta in videoconferenza dalla sede nazionale dell’associazione a Roma, insieme al capo area Finanza locale, Andrea Ferri, e al capo area Studi e Ricerche, Paolo Testa.

«Stiamo lavorando con il Governo per illustrare ai Comuni come funzionerà il PNRR – ha detto Nicotra – vogliamo fornire ai sindaci tutti gli strumenti utili a realizzare i progetti del piano resilienza. Al governo continuiamo a rappresentare le criticità che ci vengono segnalate dai territori, soprattutto in materia di semplificazione e sburocratizzazione. Abbiamo chiesto, per esempio, il mantenimento delle deroghe previste per il 2020 in tema di contratti e appalti. Abbiamo poi ottenuto la possibilità per i Comuni di utilizzare come stazioni appaltanti unioni, consorzi e Comuni capoluogo di Provincia, così come indicato peraltro dallo stesso PNRR. In questo momento, Anci è impegnata su vari fronti: la prossima settimana si chiuderà il bando sulla rigenerazione urbana che stanzia oltre 3 miliardi di euro per i Comuni sopra i 15.000 abitanti, ma abbiamo già chiesto al governo di prevedere una norma in legge di bilancio che preveda risorse specifiche per i Comuni sotto i 15.000 abitanti, attualmente esclusi dal bando, che decideranno di associarsi tra loro per realizzare iniziative ad hoc. C’è poi l’impegno sul fronte istruzione: presto arriveranno bandi per 5 miliardi di euro, tre miliardi dei quali destinati ad asili nido scuole dell’infanzia. Sono temi sui quali è in corso da tempo un’interlocuzione positiva con il governo che porterà risultati a breve. Ci attende una sfida che io ritengo oggettivamente impossibile e che stiamo cercando di rendere un po’ più possibile».


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Canelli all’assemblea Anci Piemonte: «La situazione è complessa, ci attendono mesi impegnativi»

Il sindaco di Novara ha partecipato ieri a Vercelli in qualità di presidente di IFEL

Canelli all’assemblea Anci: «La situazione è complessa, ci attendono mesi impegnativi». Il sindaco di Novara Alessandro Canelli, in qualità di presidente di IFEL (la fondazione di Anci per la finanza locale), ha partecipato ieri, 23 ottobre, all’assemblea di Anci Piemonte che si è tenuta al Teatro Civico di Vercelli.

«I Comuni devono fare i conti con una situazione complessa: da una parte i problemi di finanza pubblica pre-pandemia, dall’altra il tema dei fondi che verranno stanziati dal PNRR – ha detto Canelli affrontando il tema delle risorse -. I prossimi mesi saranno particolarmente impegnativi. Anci ha avviato da tempo un confronto, sia a livello nazionale sia a livello regionale, con l’obiettivo di rafforzare le misure rivolte agli enti più piccoli e per consentire loro di affrontare con più serenità le spese correnti che caratterizzeranno l’azione amministrativa dei prossimi anni».

Oltre duecento i sindaci piemontesi provenienti dalle otto province che hanno partecipato all’evento. Presenti i deputati Roberto Pella (vicepresidente vicario di ANCI nazionale) e Riccardo Molinari, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio , il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi.

L’assemblea è stata introdotta dal presidente di Anci Piemonte e sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro: «Rivolgo un appello al Governo e alla Regione Piemonte, che oggi ci onora della sua presenza ai massimi vertici: occorre guardare ai Sindaci con fiducia e soprattutto con il riconoscimento – in ogni atto politico, legislativo e amministrativo – del sacrosanto diritto dei Comuni di esercitare la propria autonomia. Il lavoro che ci attende sarà lungo, difficile e pieno di novità. Ogni giorno abbiamo il compito di occuparci di tematiche diverse, dal welfare all’emergenza abitativa, dalla banda larga all’ambiente, dal trasporto scolastico alla semplificazione amministrativa. Facciamo tutto questo con passione ed abnegazione e lo facciamo per ottenere risultati concreti per le nostre Comunità».

«Nel periodo della pandemia – ha ricordato Corsaro – i sindaci piemontesi sono stati formidabili. Il ricordo e la memoria vanno ai colleghi Carlo Cabrio (sindaco di Salussola), Giuseppe Panaro (sindaco di Castelletto d’Erro) e Luciano Abate (sindaco di Vigone) che hanno perso la vita sul campo, a causa del Covid. Oggi la sfida si presenta difficile per via delle carenze e delle difficoltà che si sono accumulate in almeno due decenni, sia per la burocrazia sia per la carenza di personale, di segretari comunali e di professionalità specialistiche in grado di ‘reggere il colpo’. L’invito che rivolgo, pertanto, agli amministratori piemontesi è quello di non smettere mai di rimboccarsi le maniche».

A rimarcare l’impegno degli amministratori piemontesi nella gestione dell’emergenza, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: «Sono qui per dirvi grazie per non avermi mai lasciato solo. Io ci ho provato a non lasciarvi soli. Tutti insieme abbiamo compiuto una grande impresa, gestendo con capacità una situazione imprevedibile che ci ha permesso di superare le differenze politiche. Oggi siamo qui grazie ai vaccini, per merito di una campagna d’informazione straordinaria che ha coinvolto i sindaci, prediligendo la strada del convincere a quella del costringere”. E poi, sui fondi del PNRR che arriveranno anche in Piemonte: “La nostra intenzione è quella di privilegiare il rapporto diretto con i Comuni: verremo sui territori per studiare i progetti direttamente con i sindaci, ragioneremo su aree omogenee per capire quali sono le priorità su cui lavorare. Solo facendo squadra riusciremo a realizzare grandi obiettivi».

Sull’importanza strategica degli Enti locali per lo sviluppo dei progetti del PNRR è intervenuto il vicepresidente vicario di Anci nazionale e sindaco di Valdengo (BI), Roberto Pella: «Il compito di realizzare le iniziative del piano resilienza spetterà ai Comuni non ai dicasteri. Grazie alla presenza dell’ANCI nella cabina di regia del governo, riusciremo ad affiancare i sindaci nella realizzazione dei progetti del Piano Resilienza. Si tratta di una misura che ho voluto personalmente promuovendo un emendamento al decreto Governance PNRR lo scorso mese di luglio. L’obiettivo è quello di dare una mano ai Comuni, soprattutto a quelli più piccoli, soffocati dalla burocrazia e dalla carenza di personale».

A rimarcare l’attenzione ai piccoli Comuni, la segretaria generale dell’Anci, Veronica Nicotra, intervenuta in videoconferenza dalla sede nazionale dell’associazione a Roma, insieme al capo area Finanza locale, Andrea Ferri, e al capo area Studi e Ricerche, Paolo Testa.

«Stiamo lavorando con il Governo per illustrare ai Comuni come funzionerà il PNRR – ha detto Nicotra – vogliamo fornire ai sindaci tutti gli strumenti utili a realizzare i progetti del piano resilienza. Al governo continuiamo a rappresentare le criticità che ci vengono segnalate dai territori, soprattutto in materia di semplificazione e sburocratizzazione. Abbiamo chiesto, per esempio, il mantenimento delle deroghe previste per il 2020 in tema di contratti e appalti. Abbiamo poi ottenuto la possibilità per i Comuni di utilizzare come stazioni appaltanti unioni, consorzi e Comuni capoluogo di Provincia, così come indicato peraltro dallo stesso PNRR. In questo momento, Anci è impegnata su vari fronti: la prossima settimana si chiuderà il bando sulla rigenerazione urbana che stanzia oltre 3 miliardi di euro per i Comuni sopra i 15.000 abitanti, ma abbiamo già chiesto al governo di prevedere una norma in legge di bilancio che preveda risorse specifiche per i Comuni sotto i 15.000 abitanti, attualmente esclusi dal bando, che decideranno di associarsi tra loro per realizzare iniziative ad hoc. C’è poi l’impegno sul fronte istruzione: presto arriveranno bandi per 5 miliardi di euro, tre miliardi dei quali destinati ad asili nido scuole dell’infanzia. Sono temi sui quali è in corso da tempo un’interlocuzione positiva con il governo che porterà risultati a breve. Ci attende una sfida che io ritengo oggettivamente impossibile e che stiamo cercando di rendere un po’ più possibile».


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