Canelli: «Con la nuova superstrada Novara e Vercelli diventano due quartieri di una grande città»

Regione Piemonte, province e comuni di Novara e Vercelli hanno presentato al Broletto il cronoprogramma dell'opera. Cirio assicura: «Ascoltiamo i suggerimenti del territorio, ma la nuova Novara-Vercelli si farà»

«Con la superstrada Novara e Vercelli diventano due quartieri di una grande città». L’ha dichiarato ieri il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, durante l’incontro di ieri al Broletto alla presenza del suo omologo di Vercelli, Andrea Corsaro, del presidente della Regione, Alberto Cirio, dell’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, e all’Ambiente, Matteo Marnati, ai presidenti della Provincia di Novara, Federico Binatti, e di Vercelli, Eraldo Botta. A moderare consigliere regionale della Lega, Riccardo Lanzo.

«Perchè è importante avere un collegamento veloce tra le due città? – ha proseguito Canelli -. Abbiamo la stessa vocazione e l’ambizione di rafforzarci: avere due città così vicine, ma così lontane dal punto di vista viabilistico è assurdo. Con la super strada è stato stimato un tempo di percorrenza di 8-10 minuti: sarà come andare da un quartiere all’altro di una stessa grande città. Le infrastrutture sono il sistema nervoso di un territorio: la nuova Novara-Vercelli non sarà l’unica opera, ma stiamo lavorando anche in vista del continuo sviluppo dell’Università del Piemonte Orientale e del nuovo ospedale che sarà punto un di riferimento per il territorio».

Il sindaco ha poi dichiarato che «devono essere fatte interlocuzioni con le associazioni di categoria e con gli agricoltori: questa è un’opera fondamentale, sul tema di uno sviluppo territoriale integrato Novara e Vercelli svolgono un ruolo basilare».

Quello che si sa finora è che l’opera ha ricevuto un finanziamento di 50 milioni di euro dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile ) sufficienti per il primo lotto; la provincia di Vercelli si è accollata lo studio di fattibilità mentre la Regione ha pagato 400 mila per la progettazione.

Dettagli in più sull’opera non ne sono stati dati, men che meno sul progetto e Cirio ha spiegato il motivo: «Presentiamo il crono programma che impegna a a individuare tappe e obiettivi: nel 2023 sarà pubblicato il bando per la progettazione e nel 2024 saranno assegnati i lavori. Il Piemonte è un territorio votato alla logistica e noi abbiamo le idee chiare su quello che vogliamo fare: la nostra regione si trova all’incrocio tra le due direttrici principali, la Genova-Rotterdam e la Lisbona-Kiev: in quest’ottica i collegamenti con tutti i nostri capoluoghi sono fondamentali».

Poi aggiunto: «Non è detto che la nuova super strada venga costruita lungo il percorso della ferrovia, questa è una delle ipotesi; e non è nemmeno sicuro che sarò tutta a quattro corsie, potrebbe essere così solo in alcuni tratti. Abbiamo, però, costituito un tavolo di lavoro con l’ufficio tecnico della provincia di Vercelli e gli agricoltori che si riunirà ogni tre mesi per ogni tipo di suggerimento. Ascoltiamo il territorio, ma posso garantire che la nuova Novara-Vercelli si farà».

E a un agricoltore novarese che ha mostrato i suoi dubbi sull’utilità dell’opera «Bastano sette minuti per andare da Novara a Vercelli, a cosa serve una nuova strada?» Canelli ha replicato: «Sette minuti forse di notte e se non c’è nessuno. Lo scopo è avvicinare le due città e renderle parte di un unico territorio».

«C’è un gruppo di persone che pensa che per fare il bene dell’ambiente non bisogna fare le opere – ha commentato Marnati -. La nostra visione invece è che se le opere sono fatte in modo intelligente, sono utili e guardano all’aspetto della sostenibilità ambientale, possono contribuire al bene dell’ambiente in termini di abbattimenti di inquinanti, di gas serra. Quanti sono i camion che passano da Novara, che escono dall’autostrada per andare a Vercelli? Qual è l’impatto ambientale? Noi pensiamo che avere un’opera infrastrutturale importante come questa possa essere anche un beneficio ambientale. Ritengo dunque che questa sia un’opera fondamentale. Dal punto di vista ambientale noi diamo il via a questa opera, ovviamente il mandato è che venga realizzata con equilibrio e attenzione all’ambiente».

Critico il consigliere regionale del Pd, Domenico Rossi, che a margine ha commentato: «Più che una super strada quest’opera è un super annuncio. È l’ennesima volta che il centro destra presenta l’infrastruttura, ma senza fornire risposte alle tante domande che arrivano dal territorio. Anche in questa occasione, in oltre un’ora di conferenza, nessun dettaglio aggiuntivo. Si continua ad annunciare l’opera senza fornire le informazioni di base: non è chiaro dove verrà collocata, quale sarà il tracciato e nemmeno quanti soldi costerà complessivamente. Solo una bozza di cronoprogramma in cui non si capisce nemmeno se ci sarà una VIA oppure no. L’unico documento disponibile è lo studio di fattibilità predisposto dalla provincia di Vercelli sulla base del quale verrà emendato un bando per la relazione di d’attività tecnico-economia. Forse sarebbe stato più utile fare la conferenza stampa a fronte di maggiori informazioni. Aspetto la risposta all’interrogazione che io presentato in Regione sperando di ricevere qualche dettaglio in più e mi farò carico di portare nelle sedi istituzionali le istanze del territorio e delle associazioni ambientaliste ed agricole. Mi ha fatto piacere il riferimento alle altre infrastrutture, come ad esempio il ponte di Oleggio sul Ticino, che mi auguro trovi presto un posto tra le priorità della regione e della provincia insieme a un collegamento ferroviario diretto con Malpensa».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Una risposta

  1. Complimenti:logistica,cemento e strade per il futuro del Piemonte!
    Ma il consigliere Rossi è favorevole o contrario al progetto di superstrada?

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«Con la superstrada Novara e Vercelli diventano due quartieri di una grande città». L’ha dichiarato ieri il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, durante l’incontro di ieri al Broletto alla presenza del suo omologo di Vercelli, Andrea Corsaro, del presidente della Regione, Alberto Cirio, dell’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, e all’Ambiente, Matteo Marnati, ai presidenti della Provincia di Novara, Federico Binatti, e di Vercelli, Eraldo Botta. A moderare consigliere regionale della Lega, Riccardo Lanzo.

«Perchè è importante avere un collegamento veloce tra le due città? – ha proseguito Canelli -. Abbiamo la stessa vocazione e l’ambizione di rafforzarci: avere due città così vicine, ma così lontane dal punto di vista viabilistico è assurdo. Con la super strada è stato stimato un tempo di percorrenza di 8-10 minuti: sarà come andare da un quartiere all’altro di una stessa grande città. Le infrastrutture sono il sistema nervoso di un territorio: la nuova Novara-Vercelli non sarà l’unica opera, ma stiamo lavorando anche in vista del continuo sviluppo dell’Università del Piemonte Orientale e del nuovo ospedale che sarà punto un di riferimento per il territorio».

Il sindaco ha poi dichiarato che «devono essere fatte interlocuzioni con le associazioni di categoria e con gli agricoltori: questa è un’opera fondamentale, sul tema di uno sviluppo territoriale integrato Novara e Vercelli svolgono un ruolo basilare».

Quello che si sa finora è che l’opera ha ricevuto un finanziamento di 50 milioni di euro dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile ) sufficienti per il primo lotto; la provincia di Vercelli si è accollata lo studio di fattibilità mentre la Regione ha pagato 400 mila per la progettazione.

Dettagli in più sull’opera non ne sono stati dati, men che meno sul progetto e Cirio ha spiegato il motivo: «Presentiamo il crono programma che impegna a a individuare tappe e obiettivi: nel 2023 sarà pubblicato il bando per la progettazione e nel 2024 saranno assegnati i lavori. Il Piemonte è un territorio votato alla logistica e noi abbiamo le idee chiare su quello che vogliamo fare: la nostra regione si trova all’incrocio tra le due direttrici principali, la Genova-Rotterdam e la Lisbona-Kiev: in quest’ottica i collegamenti con tutti i nostri capoluoghi sono fondamentali».

Poi aggiunto: «Non è detto che la nuova super strada venga costruita lungo il percorso della ferrovia, questa è una delle ipotesi; e non è nemmeno sicuro che sarò tutta a quattro corsie, potrebbe essere così solo in alcuni tratti. Abbiamo, però, costituito un tavolo di lavoro con l’ufficio tecnico della provincia di Vercelli e gli agricoltori che si riunirà ogni tre mesi per ogni tipo di suggerimento. Ascoltiamo il territorio, ma posso garantire che la nuova Novara-Vercelli si farà».

E a un agricoltore novarese che ha mostrato i suoi dubbi sull’utilità dell’opera «Bastano sette minuti per andare da Novara a Vercelli, a cosa serve una nuova strada?» Canelli ha replicato: «Sette minuti forse di notte e se non c’è nessuno. Lo scopo è avvicinare le due città e renderle parte di un unico territorio».

«C’è un gruppo di persone che pensa che per fare il bene dell’ambiente non bisogna fare le opere – ha commentato Marnati -. La nostra visione invece è che se le opere sono fatte in modo intelligente, sono utili e guardano all’aspetto della sostenibilità ambientale, possono contribuire al bene dell’ambiente in termini di abbattimenti di inquinanti, di gas serra. Quanti sono i camion che passano da Novara, che escono dall’autostrada per andare a Vercelli? Qual è l’impatto ambientale? Noi pensiamo che avere un’opera infrastrutturale importante come questa possa essere anche un beneficio ambientale. Ritengo dunque che questa sia un’opera fondamentale. Dal punto di vista ambientale noi diamo il via a questa opera, ovviamente il mandato è che venga realizzata con equilibrio e attenzione all’ambiente».

Critico il consigliere regionale del Pd, Domenico Rossi, che a margine ha commentato: «Più che una super strada quest’opera è un super annuncio. È l’ennesima volta che il centro destra presenta l’infrastruttura, ma senza fornire risposte alle tante domande che arrivano dal territorio. Anche in questa occasione, in oltre un’ora di conferenza, nessun dettaglio aggiuntivo. Si continua ad annunciare l’opera senza fornire le informazioni di base: non è chiaro dove verrà collocata, quale sarà il tracciato e nemmeno quanti soldi costerà complessivamente. Solo una bozza di cronoprogramma in cui non si capisce nemmeno se ci sarà una VIA oppure no. L’unico documento disponibile è lo studio di fattibilità predisposto dalla provincia di Vercelli sulla base del quale verrà emendato un bando per la relazione di d’attività tecnico-economia. Forse sarebbe stato più utile fare la conferenza stampa a fronte di maggiori informazioni. Aspetto la risposta all’interrogazione che io presentato in Regione sperando di ricevere qualche dettaglio in più e mi farò carico di portare nelle sedi istituzionali le istanze del territorio e delle associazioni ambientaliste ed agricole. Mi ha fatto piacere il riferimento alle altre infrastrutture, come ad esempio il ponte di Oleggio sul Ticino, che mi auguro trovi presto un posto tra le priorità della regione e della provincia insieme a un collegamento ferroviario diretto con Malpensa».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore