Entro l’anno la Saletta Albertina sarà restituita ai novaresi in condizioni accettabili. Come si sa, uno dei due edifici in stile Neoclassico situati in largo Costituente e che un tempo erano destinati agli uffici del Dazio per chi voleva entrare in città arrivando dall’attuale via XX Settembre, quello più a sud rispetto al “gemello” che ospita la Fondazione comunità novarese, da decenni costituisce uno dei pochi spazi pubblici cittadini destinati all’allestimento di mostre, a ospitare incontri ed eventi culturali e non.
Una cattiva e non certo regolare e continuativa manutenzione, alla quale si è aggiunta la forzata chiusura all’epoca del primo lockdown, ha in parte accentuato un certo degrado nello spazio espositivo interno, con il deterioramento di alcune parti della pavimentazione e la comparsa di vistose chiazze di umidità lungo le pareti.
Al momento della riapertura regolare dello spazio, una volta terminata la fase più critica della pandemia, la situazione è apparsa sotto gli occhi di tutti, facendo registrare non poche lamentele per chi, dovendo in ogni caso corrispondere una quota giornaliera al Comune per l’affitto della Saletta, non poteva a volte far altro che cercare di “occultare” le zone più degradate dei muri con qualche quadro posizionato volutamente.
«Abbiamo preso atto della situazione – ha dichiarato nei giorni scorsi il sindaco Alessandro Canelli – In sede di bilancio consuntivo ho chiesto di accantonare una somma, circa 50 mila euro, con la quale provvederemo al rifacimento della pavimentazione, alla tinteggiatura delle pareti, ma soprattutto a risolvere un problema di infiltrazione che sarebbe la causa principale di tutto. Se tutto andrà bene l’interno della Saletta sarà sistemata e restituita ai novaresi in buone condizioni entro la fine dell’anno».