Caos passaporti in tutta Italia. La questura di Novara: «Valutiamo ogni esigenza, nessuno resta senza»

No agli open day. Garantite le urgenze per lavoro, studio e salute. Attivato lo sportello turistico

In tutta Italia è il caos legato al rilascio dei passaporti. Casi limite si sono visti anche in Piemonte nelle questure di Torino e Cuneo. A Novara, invece, è stata trovata la soluzione. Lunedì 30 gennaio La Voce ha pubblicato un articolo nel quale raccontava le segnalazioni fatte da alcuni lettori impossibilitati a prenotare un appuntamento on line (leggi qui).

«Nel 2019 abbiamo rilasciato undici mila passaporti, nel 2020 e nel 2021, causa Covid, cinque mila all’anno, nel 2022 c’è stata la ripresa con dieci mila documenti – spiega il vice questore aggiunto, Dionisio Peluso -. In questi due anni sono mancati all’appello diecimila passaporti, molti sono scaduti, la Brexit ha fatto salire le richieste così come altri Paesi hanno ridotto la validità residuale da tre a sei mesi. A dicembre, con l’avvicinarsi delle festività natalizie, c’è stata un’impennata di istanze, nonostante avessimo ampliato da tre a sei mesi il periodo di prenotabilità on line».

E qui la soluzione calibrata sulle esigenze del territorio: «Agli open day organizzati in altre città, abbiamo preferito diversificare gli sportelli – prosegue il vice questore -. Le urgenze di lavoro, studio e salute vengono trattate dalle 8.30 alle 9 lunedì, mercoledì e venerdì senza alcuna prenotazione. Ovviamente deve trattarsi di urgenze vere: viaggi imminenti per motivazioni comprovate non solo dal biglietto, ma anche da una documentazione e da esigenze non rimandabili. Inoltre è stato attivato lo sportello turistico aperto il lunedì pomeriggio dalle 14.30: possono accedere tutte le persone che devono intraprendere un viaggio senza un’urgenza imminente. Noi consigliamo di presentarsi non più di trenta/quaranta giorni prima, ovviamente con biglietto alla mano. Per questo motivo chiediamo la collaborazione dei cittadini: non è necessario presentarsi nel mese di febbraio se il viaggio è programmato per giugno. In questo caso è preferibile prenotarsi on line, ma comunque non indispensabile: ci si può anche presentare direttamente nei nostri uffici di piazza del Popolo. È, invece, fortemente consigliato inviare un’email preventiva all’indirizzo dipps152.00n0@pecps.poliziadistato.it in modo che gli operatori possano prendere in carico ogni singola richiesta. Per il rilascio del passaporto, infatti, sono necessari alcuni requisiti che sarebbe meglio poter verificare prima che l’utente si presenti allo sportello, risparmiando tempo da entrambe le parti. Finora, con questa organizzazione, non abbiamo mai avuto code di persone: dai sessanta/ottanta documenti al giorno, abbiamo avuto picchi di non più di novanta/cento. Dunque una situazione assolutamente sotto controllo: nessuno resta senza passaporto».

«Abbiamo infine organizzato un canale diretto con i dirigenti scolastici – conclude il vice questore – diluendo gli studenti in giorni diversi così da non avere code di venticinque/trenta persone alla volta, oltre che attivata una interlocuzione con la Camera di Commercio che sta facendo da tramite con le agenzie di viaggio per aiutarci a trasmettere tutte le informazioni».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Una risposta

  1. Il problema rimane. Zero appuntamenti disponibili.
    Il mio passaporto scade a ottobre ma se i tempi sono epocali già adesso ne chiedo il rinnovo. Hanno pensato quelli della questura che così chi si deve recare in paesi dove serve la validità residua di 6 mesi non può partire?
    Siamo in italia. A luglio saremo ancora in alto mare e mi sto collegando sul sito del passaporto più volte al giorno.

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Caos passaporti in tutta Italia. La questura di Novara: «Valutiamo ogni esigenza, nessuno resta senza»

No agli open day. Garantite le urgenze per lavoro, studio e salute. Attivato lo sportello turistico

In tutta Italia è il caos legato al rilascio dei passaporti. Casi limite si sono visti anche in Piemonte nelle questure di Torino e Cuneo. A Novara, invece, è stata trovata la soluzione. Lunedì 30 gennaio La Voce ha pubblicato un articolo nel quale raccontava le segnalazioni fatte da alcuni lettori impossibilitati a prenotare un appuntamento on line (leggi qui).

«Nel 2019 abbiamo rilasciato undici mila passaporti, nel 2020 e nel 2021, causa Covid, cinque mila all’anno, nel 2022 c’è stata la ripresa con dieci mila documenti – spiega il vice questore aggiunto, Dionisio Peluso -. In questi due anni sono mancati all’appello diecimila passaporti, molti sono scaduti, la Brexit ha fatto salire le richieste così come altri Paesi hanno ridotto la validità residuale da tre a sei mesi. A dicembre, con l’avvicinarsi delle festività natalizie, c’è stata un’impennata di istanze, nonostante avessimo ampliato da tre a sei mesi il periodo di prenotabilità on line».

E qui la soluzione calibrata sulle esigenze del territorio: «Agli open day organizzati in altre città, abbiamo preferito diversificare gli sportelli – prosegue il vice questore -. Le urgenze di lavoro, studio e salute vengono trattate dalle 8.30 alle 9 lunedì, mercoledì e venerdì senza alcuna prenotazione. Ovviamente deve trattarsi di urgenze vere: viaggi imminenti per motivazioni comprovate non solo dal biglietto, ma anche da una documentazione e da esigenze non rimandabili. Inoltre è stato attivato lo sportello turistico aperto il lunedì pomeriggio dalle 14.30: possono accedere tutte le persone che devono intraprendere un viaggio senza un’urgenza imminente. Noi consigliamo di presentarsi non più di trenta/quaranta giorni prima, ovviamente con biglietto alla mano. Per questo motivo chiediamo la collaborazione dei cittadini: non è necessario presentarsi nel mese di febbraio se il viaggio è programmato per giugno. In questo caso è preferibile prenotarsi on line, ma comunque non indispensabile: ci si può anche presentare direttamente nei nostri uffici di piazza del Popolo. È, invece, fortemente consigliato inviare un’email preventiva all’indirizzo dipps152.00n0@pecps.poliziadistato.it in modo che gli operatori possano prendere in carico ogni singola richiesta. Per il rilascio del passaporto, infatti, sono necessari alcuni requisiti che sarebbe meglio poter verificare prima che l’utente si presenti allo sportello, risparmiando tempo da entrambe le parti. Finora, con questa organizzazione, non abbiamo mai avuto code di persone: dai sessanta/ottanta documenti al giorno, abbiamo avuto picchi di non più di novanta/cento. Dunque una situazione assolutamente sotto controllo: nessuno resta senza passaporto».

«Abbiamo infine organizzato un canale diretto con i dirigenti scolastici – conclude il vice questore – diluendo gli studenti in giorni diversi così da non avere code di venticinque/trenta persone alla volta, oltre che attivata una interlocuzione con la Camera di Commercio che sta facendo da tramite con le agenzie di viaggio per aiutarci a trasmettere tutte le informazioni».

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