«Ampliamento del Boschetto, un progetto che cambierà la viabilità nell’area Nord di Novara»

Prevista la creazione di una nuova strada di collegamento fra Vignale e Veveri e la scomparsa di 5 passaggi a livello lungo via delle Rosette

«Ampliamento del Boschetto, un progetto che cambierà la viabilità nell’area Nord di Novara». Così l’assessore a Sviluppo del territorio e urbanistica Valter Mattiuz commenta il maxi progetto da più di 109 milioni di euro, ideato da Rfi e inserito nel Pnrr. L’obiettivo è l’aumento del traffico merci sul corridoio Reno-Alpi, ovvero dei treni su cui vengono caricati i tir, per il trasporto di beni da e verso il Nord Europa.

Ma nel concreto cosa comporterà per i novaresi?

«La creazione di una nuova strada di collegamento fra Vignale e Veveri – risponde l’assessore – e la scomparsa di 5 passaggi a livello lungo via delle Rosette, fino a Vignale, al posto dei quali sorgeranno dei sottopassi».

Un’altra novità è la costruzione di una strada per i tir di collegamento fra il Boschetto e via Mario Pavesi: «Rispetto al progetto presentato da Rfi ne abbiamo invertito la viabilità per far sì che venga costruita ad almeno 250 metri di distanza dalle abitazioni di San Rocco – sottolinea Mattiuz – Nelle osservazioni inviate alla Regione abbiamo condiviso i timori dei residenti per evitare che un considerevole aumento del traffico pesante potesse impattare negativamente sulla zona».

La realizzazione dell’opera è prevista tra il 2024 e il primo trimestre 2029: cinque anni di cantieri. Quale sarà l’impatto dei lavori sulla città?

«Nelle osservazioni abbiamo anche chiesto che l’impatto sulla viabilità venga ridotto al minimo, ma vista la tipologia di intervento non sarà semplicissimo – ammette l’assessore all’Urbanistica – anche solo considerando il fatto che verranno realizzati cinque sottopassi».

Il maxi progetto prevede la realizzazione di un nuovo collegamento ferroviario fra la linea Novara-Vignale e il Boschetto, che devierà e ridurrà i passaggi dei treni merci nella zona di corso Risorgimento. Lo stesso Boschetto cambierà completamente volto «con una serie di nuove costruzioni, fra cui delle palazzine adibite ad “area servizi” con bagni e un punto ristoro per gli autotrasportatori».

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Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.

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Prevista la creazione di una nuova strada di collegamento fra Vignale e Veveri e la scomparsa di 5 passaggi a livello lungo via delle Rosette

«Ampliamento del Boschetto, un progetto che cambierà la viabilità nell'area Nord di Novara». Così l'assessore a Sviluppo del territorio e urbanistica Valter Mattiuz commenta il maxi progetto da più di 109 milioni di euro, ideato da Rfi e inserito nel Pnrr. L'obiettivo è l'aumento del traffico merci sul corridoio Reno-Alpi, ovvero dei treni su cui vengono caricati i tir, per il trasporto di beni da e verso il Nord Europa.

Ma nel concreto cosa comporterà per i novaresi?

«La creazione di una nuova strada di collegamento fra Vignale e Veveri – risponde l'assessore – e la scomparsa di 5 passaggi a livello lungo via delle Rosette, fino a Vignale, al posto dei quali sorgeranno dei sottopassi».

Un'altra novità è la costruzione di una strada per i tir di collegamento fra il Boschetto e via Mario Pavesi: «Rispetto al progetto presentato da Rfi ne abbiamo invertito la viabilità per far sì che venga costruita ad almeno 250 metri di distanza dalle abitazioni di San Rocco – sottolinea Mattiuz – Nelle osservazioni inviate alla Regione abbiamo condiviso i timori dei residenti per evitare che un considerevole aumento del traffico pesante potesse impattare negativamente sulla zona».

La realizzazione dell'opera è prevista tra il 2024 e il primo trimestre 2029: cinque anni di cantieri. Quale sarà l'impatto dei lavori sulla città?

«Nelle osservazioni abbiamo anche chiesto che l'impatto sulla viabilità venga ridotto al minimo, ma vista la tipologia di intervento non sarà semplicissimo – ammette l'assessore all'Urbanistica – anche solo considerando il fatto che verranno realizzati cinque sottopassi».

Il maxi progetto prevede la realizzazione di un nuovo collegamento ferroviario fra la linea Novara-Vignale e il Boschetto, che devierà e ridurrà i passaggi dei treni merci nella zona di corso Risorgimento. Lo stesso Boschetto cambierà completamente volto «con una serie di nuove costruzioni, fra cui delle palazzine adibite ad “area servizi” con bagni e un punto ristoro per gli autotrasportatori».

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Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.