Piomba in casa dell’anziana e la minaccia: «Vieni dentro, dammi i soldi se no ti uccido». Lei, che inizialmente pensa a uno scherzo, viene buttata a terra e derubata, ma riconosce il suo aggressore: si tratta del vicino di casa, fuggito poi dal balcone. Processato per l’episodio avvenuto il 26 giugno dello scorso anno a Casalvolone, A.B., muratore di 56 anni oggi irreperibile, è stato condannato in tribunale a 3 anni e mezzo di carcere per rapina, oltre all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Per lui il pm aveva chiesto 4 anni e 8 mesi, mentre la difesa l’assoluzione, sulla base di un riconoscimento ritenuto non certo.
E invece, secondo quanto verificato dai carabinieri, l’imputato era residente a poche decine di metri da casa della vittima, che fra l’altro l’aveva riconosciuto con certezza nonostante si fosse travisato indossando una felpa con cappuccio. Il volto si poteva comunque vedere. La vittima, una donna di 80 anni, ascoltata in aula ha detto di non riuscire a capire il perché di quell’aggressione, dal momento che il vicino, in precedenza, spesso l’aveva aiutata nelle faccende domestiche. Probabilmente l’uomo, si cui pende un ordine di cattura mai eseguito perché non più rintracciato, aveva bisogno di soldi. Pare fosse anche dedito all’uso di droghe. Quel 26 giugno aveva sorpreso l’anziana in cortile. Le aveva detto di rientrare in casa, minacciandola. Lei all’inizio aveva sorriso, pensando che il vicino volesse prenderla in giro, e invece poco dopo l’uomo l’aveva afferrata e l’aveva spintonata fino a farla entrare. Lì l’aveva spintonata e scaraventata per terra, per poi aprire i mobile e trovare un portafogli contenente poche decine di euro. Visto che la pensionata si era messa a urlare, richiamando l’attenzione di altri vicini, il rapinatore era scappato facendo perdere le proprie tracce.