Caso Atc, la Regione chiede a Songa la rimozione dei simboli fascisti

Caso Atc, la Regione chiede a Songa la rimozione dei simboli fascisti. Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, e il presidente del consiglio regionale, Stefano Allasia, hanno inviato una comunicazione al presidente dell’Agenzia territoriale della casa chiedendo l’immediata rimozione dagli uffici dell’ente di qualunque oggetto, documento o simbolo riconducibile al Partito nazionale fascista e non attinente in alcun modo alla attività istituzionale dell’Atc.

 

 

In un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa la scorsa settimana, infatti, Luigi Songa aveva dichiarato: «Non ho mai nascosto di essere un uomo molto di destra. E continuo a ritenere di non doverlo nascondere. Tutta la mia storia è lì. Se mi danno del fascista non mi offendo».

Un episodio che aveva suscitato clamore oltre alla reazione del consigliere regionale del Pd, Domenico Rossi, il quale aveva chiesto ai vertici regionali che Songa venisse sollevato dal suo incarico.

Alla luce di quanto accaduto, dunque, sia Cirio che Allasia ritengono doveroso che il presidente Atc valuti seriamente l’opportunità di rimettere il mandato che ricopre, in quanto le dichiarazioni rese e i comportamenti tenuti risultano incompatibili con i valori fondanti della Regione Piemonte.

L’argomento sarà approfondito domani durante la seduta di consiglio regionale.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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In un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa la scorsa settimana, infatti, Luigi Songa aveva dichiarato: «Non ho mai nascosto di essere un uomo molto di destra. E continuo a ritenere di non doverlo nascondere. Tutta la mia storia è lì. Se mi danno del fascista non mi offendo».

Un episodio che aveva suscitato clamore oltre alla reazione del consigliere regionale del Pd, Domenico Rossi, il quale aveva chiesto ai vertici regionali che Songa venisse sollevato dal suo incarico.

Alla luce di quanto accaduto, dunque, sia Cirio che Allasia ritengono doveroso che il presidente Atc valuti seriamente l’opportunità di rimettere il mandato che ricopre, in quanto le dichiarazioni rese e i comportamenti tenuti risultano incompatibili con i valori fondanti della Regione Piemonte.

L’argomento sarà approfondito domani durante la seduta di consiglio regionale.

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