“Caso” Sporting, Comunità giovanile lavoro: «Dichiarazioni dell’assessore non veritiere»

“Caso” Sporting, Comunità giovanile lavoro: «Dichiarazioni dell’assessore non veritiere». Tutto è nato (pubblicamente) un paio di settimane fa quando cinque dipendenti della cooperativa Cls, che si occupa delle pulizie allo Sporting per conto di Sport Management, società che gestisce i servizi dell’impianto comunale, avevano messo in atto una protesta simbolica perchè non avevano ricevuto lo stipendio.

A quel punto Comunità giovanile lavoro, società che aveva svolto le pulizie allo Sporting fino a metà settembre, aveva alzato la testa facendo uscire allo scoperto un credito da 60 mila euro vantato proprio nei confronti di Sport Management.

Una situazione in cui è stato coinvolto anche il Comune, proprietario del palazzetto. Così la scorsa settimana l’assessore allo Sport Marina Chiarelli dichiarava a La Voce: «Ci siamo interessati della questine proponendo di pagare direttamente il debito ma l’avvocatura ha dato parere negativo; sugli accordi commerciali che intercorrono tra privati, infatti, il Comune non ha voce in capitolo; Cls che ha anche assorbito i dipendenti di Comunità Giovanile Lavoro. Non capisco come si possa imputare a me o agli uffici la responsabilità di questa situazione; non è stato aperto un contenzioso per recuperare il credito». (leggi qui l’intervista completa)

 

 

A qualche giorno di distanza è arrivata la replica del presidente di Comunità Giovanile Lavoro, Michele La Grotteria: «L’assessore dice che il Comune non avrebbe alcuna voce in capitolo per quanto concerne i rapporti tra la nostra cooperativa e Sport Management in quanto si tratterebbe di “accordi commerciali che intercorrono tra privati”. Questa ricostruzione, però, non è veritiera, in quanto il rapporto contrattuale era un subappalto eseguito nell’ambito di un appalto pubblico, come tale anch’esso assoggettato al controllo dell’amministrazione comunale. Non a caso, sia ad aprile che a maggio, ho espressamente richiesto un intervento del Comune affinchè intervenisse con tutte le azioni previste dalla normativa a nostra tutela. Per così non è stato: le richieste di aprile e maggio non sono neppure mai state riscontrate, così come quella di settembre».

«Il Comune – prosegue La Grotteria – è intervenuto solo dopo che ho direttamente informato il direttore denerale, a cui va riconosciuto il merito di essersi personalmente fatto carico della questione, quando tuttavia era ormai troppo tardi, dal momento che Sport Management aveva nel frattempo depositato domanda di concordato. Da precisare anche che la nuova subappaltatrice del servizio di pulizia dell’impianto non ha assorbito tutti i dipendenti di Comunità Giovanile Lavoro, ma solo due».


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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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“Caso” Sporting, Comunità giovanile lavoro: «Dichiarazioni dell’assessore non veritiere»

“Caso” Sporting, Comunità giovanile lavoro: «Dichiarazioni dell’assessore non veritiere». Tutto è nato (pubblicamente) un paio di settimane fa quando cinque dipendenti della cooperativa Cls, che si occupa delle pulizie allo Sporting per conto di Sport Management, società che gestisce i servizi dell’impianto comunale, avevano messo in atto una protesta simbolica perchè non avevano ricevuto lo stipendio.

A quel punto Comunità giovanile lavoro, società che aveva svolto le pulizie allo Sporting fino a metà settembre, aveva alzato la testa facendo uscire allo scoperto un credito da 60 mila euro vantato proprio nei confronti di Sport Management.

Una situazione in cui è stato coinvolto anche il Comune, proprietario del palazzetto. Così la scorsa settimana l’assessore allo Sport Marina Chiarelli dichiarava a La Voce: «Ci siamo interessati della questine proponendo di pagare direttamente il debito ma l’avvocatura ha dato parere negativo; sugli accordi commerciali che intercorrono tra privati, infatti, il Comune non ha voce in capitolo; Cls che ha anche assorbito i dipendenti di Comunità Giovanile Lavoro. Non capisco come si possa imputare a me o agli uffici la responsabilità di questa situazione; non è stato aperto un contenzioso per recuperare il credito». (leggi qui l’intervista completa)

 

 

A qualche giorno di distanza è arrivata la replica del presidente di Comunità Giovanile Lavoro, Michele La Grotteria: «L’assessore dice che il Comune non avrebbe alcuna voce in capitolo per quanto concerne i rapporti tra la nostra cooperativa e Sport Management in quanto si tratterebbe di “accordi commerciali che intercorrono tra privati”. Questa ricostruzione, però, non è veritiera, in quanto il rapporto contrattuale era un subappalto eseguito nell’ambito di un appalto pubblico, come tale anch’esso assoggettato al controllo dell’amministrazione comunale. Non a caso, sia ad aprile che a maggio, ho espressamente richiesto un intervento del Comune affinchè intervenisse con tutte le azioni previste dalla normativa a nostra tutela. Per così non è stato: le richieste di aprile e maggio non sono neppure mai state riscontrate, così come quella di settembre».

«Il Comune – prosegue La Grotteria – è intervenuto solo dopo che ho direttamente informato il direttore denerale, a cui va riconosciuto il merito di essersi personalmente fatto carico della questione, quando tuttavia era ormai troppo tardi, dal momento che Sport Management aveva nel frattempo depositato domanda di concordato. Da precisare anche che la nuova subappaltatrice del servizio di pulizia dell’impianto non ha assorbito tutti i dipendenti di Comunità Giovanile Lavoro, ma solo due».


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