Cavalcavia 25 Aprile chiuso, lunghe code nella zona Est di Novara. Lavori in tangenziale accelerati

Situazione confermata dal comandante della Polizia locale. Procura apre un fascicolo, Codacons fa un esposto. L'attacco politico. I percorsi alternativi della Sun

Come era prevedibile, con la chiusura del cavalcavia 25 Aprile a seguito del crollo di un terrapieno, da ieri mattina, 10 ottobre, l’entrata e l’uscita nella zona Est della città è un vero e proprio incubo, specie nelle ore di punta. Al mattino la coda inizia ben prima della rotonda all’ingresso di corso Milano con i veicoli provenienti da Trecate costretti a percorrere il centro di Sant’Agabio per poi imboccare il cavalcavia Porta Milano. Non va meglio su corso Trieste dove confluisce il traffico in arrivo da Galliate, Romentino e Pernate e dove il ponte sul Terdoppio è a senso unico alternato: anche lì le code in ora di punta sono almeno di un quarto d’ora e, anche in questo caso, si dirigono poi sul cavalcavia vecchio.

La situazione è confermata dal comandante della Polizia locale, Paolo Cortese: «I disagi ci sono, lo sapevamo, e continueranno a esserci fino a che le condizioni resteranno tali. Per questo motivo abbiamo intensificato i servizi di controllo con le pattuglie, anche per dare indicazioni su percorsi alternativi intorno alla città».

La coda sul cavalcavia Porta Milano

Lavori in tangenziale accelerati

A peggiorare ulteriormente la situazione viabilistica, ci sono i lavori di asfaltatura del tratto di tangenziale all’altezza dell’uscita di corso Milano in direzione Vercelli iniziati i primi di settembre. «Si tratta del ripristino profondo della pavimentazione – dicono da Anas che si occupa della manutenzione della tangenziale – per questo motivo abbiamo dovuto chiudere, in modalità alternata, due corsie. Il completamento era stato previsto per il 29 ottobre, ma a seguito del crollo sul 25 Aprile, stiamo cercando di velocizzare il più possibile ipotizzando una riapertura delle quattro corsie tra il 20 e il 21 ottobre. Al momento non sono previsti ulteriori lavori in altri tratti».

Il traffico in entrata su corso Milano

Procura e Codacons

Come già annunciato, la Procura di Novara ha aperto un fascicolo sulla vicenda per “atti relativi” al crollo senza ipotesi di reato e senza indagati. A questo si aggiunge l’esposto presentato dal Codacons: «Fa scalpore come solo per miracolo non si sia verificata una tragedia. Resta l’incredulità per i rischi corsi dalla comunità e il legittimo dubbio sulla sicurezza delle infrastrutture, l’efficienza dei controlli e il corretto monitoraggio da parte della pubblica amministrazione. Il Codacons pertanto fa esposto in Procura e si costituisce persona offesa per il grave rischio corso dall’incolumità pubblica e perchè si evidenzino le responsabilità civili e penali delle parti coinvolte nella vicenda».

Percorsi alternativi corse scolastiche

Già nella serata di domenica la Sun aveva pubblicato sul proprio sito i percorsi alternativi delle linee scolastiche. (qui in link) I bus di grandi dimensioni non vengono utilizzati; al loro posto sono impiegati quelli più piccoli per consentire il passaggio dei mezzi sul cavalcavia Porta Milano.

L’attacco politico

Alle voci dei gruppi consiliari di minoranza, si è aggiunto l’attacco politico del segretario cittadino di Azione, Gabriele Cerfeda: «Entrare ed uscire dalla città è un’ impresa da qualsiasi direzione ci si provi: cavalcavia 25 Aprile franato, ponte del Terdoppio a senso alternato. La tangenziale, che l’amministrazione consiglia di utilizzare, è in fase di asfaltatura con traffico ristretto ad una sola carreggiata nel tratto tra le uscite di Corso Milano e Corso XXIII Marzo. A Nord, unica zona percorribile, le code arrivano fino al diramatore Q. Sella. Come se non bastasse per la prossima settimana è prevista l’ennesima chiusura dell’ormai famigerato cavalcavia di Sant’Agabio che l’amministrazione cerca invano di ristrutturare da anni senza successo. E la responsabilità secondo Sindaco e Giunta di chi è? Come sempre di qualcun altro. Questa amministrazione, ormai lo sappiamo, investe più sulle apparenze e meno sulla sostanza” e conclude “a Novara abbiamo le giornate della gentilezza ma chi ha le responsabilità non ha nemmeno quella di chiedere scusa».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Come era prevedibile, con la chiusura del cavalcavia 25 Aprile a seguito del crollo di un terrapieno, da ieri mattina, 10 ottobre, l'entrata e l'uscita nella zona Est della città è un vero e proprio incubo, specie nelle ore di punta. Al mattino la coda inizia ben prima della rotonda all'ingresso di corso Milano con i veicoli provenienti da Trecate costretti a percorrere il centro di Sant'Agabio per poi imboccare il cavalcavia Porta Milano. Non va meglio su corso Trieste dove confluisce il traffico in arrivo da Galliate, Romentino e Pernate e dove il ponte sul Terdoppio è a senso unico alternato: anche lì le code in ora di punta sono almeno di un quarto d'ora e, anche in questo caso, si dirigono poi sul cavalcavia vecchio.

La situazione è confermata dal comandante della Polizia locale, Paolo Cortese: «I disagi ci sono, lo sapevamo, e continueranno a esserci fino a che le condizioni resteranno tali. Per questo motivo abbiamo intensificato i servizi di controllo con le pattuglie, anche per dare indicazioni su percorsi alternativi intorno alla città».

La coda sul cavalcavia Porta Milano

Lavori in tangenziale accelerati

A peggiorare ulteriormente la situazione viabilistica, ci sono i lavori di asfaltatura del tratto di tangenziale all'altezza dell'uscita di corso Milano in direzione Vercelli iniziati i primi di settembre. «Si tratta del ripristino profondo della pavimentazione - dicono da Anas che si occupa della manutenzione della tangenziale - per questo motivo abbiamo dovuto chiudere, in modalità alternata, due corsie. Il completamento era stato previsto per il 29 ottobre, ma a seguito del crollo sul 25 Aprile, stiamo cercando di velocizzare il più possibile ipotizzando una riapertura delle quattro corsie tra il 20 e il 21 ottobre. Al momento non sono previsti ulteriori lavori in altri tratti».

Il traffico in entrata su corso Milano

Procura e Codacons

Come già annunciato, la Procura di Novara ha aperto un fascicolo sulla vicenda per “atti relativi” al crollo senza ipotesi di reato e senza indagati. A questo si aggiunge l'esposto presentato dal Codacons: «Fa scalpore come solo per miracolo non si sia verificata una tragedia. Resta l'incredulità per i rischi corsi dalla comunità e il legittimo dubbio sulla sicurezza delle infrastrutture, l'efficienza dei controlli e il corretto monitoraggio da parte della pubblica amministrazione. Il Codacons pertanto fa esposto in Procura e si costituisce persona offesa per il grave rischio corso dall'incolumità pubblica e perchè si evidenzino le responsabilità civili e penali delle parti coinvolte nella vicenda».

Percorsi alternativi corse scolastiche

Già nella serata di domenica la Sun aveva pubblicato sul proprio sito i percorsi alternativi delle linee scolastiche. (qui in link) I bus di grandi dimensioni non vengono utilizzati; al loro posto sono impiegati quelli più piccoli per consentire il passaggio dei mezzi sul cavalcavia Porta Milano.

L'attacco politico

Alle voci dei gruppi consiliari di minoranza, si è aggiunto l'attacco politico del segretario cittadino di Azione, Gabriele Cerfeda: «Entrare ed uscire dalla città è un’ impresa da qualsiasi direzione ci si provi: cavalcavia 25 Aprile franato, ponte del Terdoppio a senso alternato. La tangenziale, che l’amministrazione consiglia di utilizzare, è in fase di asfaltatura con traffico ristretto ad una sola carreggiata nel tratto tra le uscite di Corso Milano e Corso XXIII Marzo. A Nord, unica zona percorribile, le code arrivano fino al diramatore Q. Sella. Come se non bastasse per la prossima settimana è prevista l’ennesima chiusura dell’ormai famigerato cavalcavia di Sant’Agabio che l'amministrazione cerca invano di ristrutturare da anni senza successo. E la responsabilità secondo Sindaco e Giunta di chi è? Come sempre di qualcun altro. Questa amministrazione, ormai lo sappiamo, investe più sulle apparenze e meno sulla sostanza” e conclude “a Novara abbiamo le giornate della gentilezza ma chi ha le responsabilità non ha nemmeno quella di chiedere scusa».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore