«Abbiamo intanto apprezzato l’immediata disponibilità dell’amministrazione comunale a dare riscontro alla nostra richiesta d’incontro, ma soprattutto i chiarimenti ci sono stati forniti dagli assessori a fronte delle nostre richieste che riguardavano in particolare le responsabilità di Rfi, la sicurezza soprattutto della mobilità pedonale e ciclistica».
A parlare è il responsabile novarese di Federconsumatori, Daniele Testaverde in seguito alla riunione a porte chiuse che si è tenuta ieri, venerdì 24 gennaio, in Comune. Tema dell’incontro il cavalcavia Porta Milano che nelle ultime settimane ha generato numerose polemiche in seguito alla riapertura, dopo la fine dei lavori, ma alle sole auto in quanto il passaggio di bus e mezzi pesanti è al momento impedito dal rifacimento dei guard rail. È, in programma, per domenica la chiusura totale per consentire le prove tecniche (leggi qui).
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All’incontro di ieri erano presenti, oltre ai vertici di Federconsumatori, gli assessori alla mobilità urbana, Luca Piantanida, e ai lavori pubblici, Mario Paganini.
«Rfi ha proceduto ai lavori di messa in sicurezza senza il minimo confronto in particolare con Sun – proseguono da Federconsumatori – al fine di valutare le possibili problematiche che infatti si sono verificate: un comportamento poco diligente che dovrà necessariamente prevedere giusti interventi riparatori e che nel contempo garantiscano sicurezza al transito pedonale. È tuttavia necessario prevedere anche ulteriori garanzie a vantaggio della mobilità pedonale e non solo, soprattutto con un ascensore, quanto mai necessario anche alla luce degli interventi annunciati da Rfi per consentire il transito dei bus in sicurezza».
Sulle responsabilità di Rfi, Federconsumatori si riserva, in sede regionale «un confronto e una valutazione circa il suo operato e le negative conseguenze provocate, anche d’immagine, sull’amministrazione comunale e sui cittadini novaresi – concludono -. Resta il nodo della sicurezza della ciclabilità: sollecitiamo l’amministrazione comunale ad avviare un confronto con l’associazione Amici della bici».