«Un grande risultato per la nostra città. A Roma questa mattina Abbiamo firmato l’accordo (Ministero, Regione Piemonte e Comune di Novara) per l’arrivo nella nostra città di Silicon Box, un investimento strategico epocale non solo per Novara e per il Piemonte ma per l’Italia tutta e non solo». Commenta così il sindaco Alessandro Canelli alla firma di poco fa che ha sancito l’ufficialità sul nuovo insediamento di Silicon Box a Novara. L’accordo è stato siglato dal ministro delle Imprese Adolfo Urso e il Ceo e co-fondatore di Silicon Box Byung Joon Han, a cui hanno preso parte anche il governatore del Piemonte Alberto Cirio oltre al sindaco di Novara
Il nuovo maxi impianto potrebbe essere collocato nel quartiere Sant’Agabio dove già sono presenti altri colossi quali Memc, appunto, Novamont o Radici Chimica oltre a Ipazia, il Centro per gli studi sulle malattie autoimmuni dell’Università del Piemonte Orientale. Un investimento da 3,6 miliardi di dollari (3,2 miliardi di euro) con una previsione di 1600 posti di lavoro.
«Da 10 mesi a questa parte abbiamo lavorato per costruire un dossier di candidatura che ha consentito di portare in città questo insediamento che di fatto dà inizio ad un cambio di paradigma sullo sviluppo futuro di Novara e del nord est del Piemonte – ha proseguito Canelli -. Un intervento che prevede, oltre all’ insediamento della fabbrica e del parco tecnologico e scientifico, anche un importante rigenerazione urbana di aree industriali dismesse e degradate nel tessuto urbano. Silicon Box non sarà dunque solo un parco tecnologico, ma una realtà dove verrà fatta formazione e che si impegnerà a creare un ecosistema della filiera dei semiconduttori e che aiuterà la nostra città ad avviare ulteriori progetti di riqualificazione e rigenerazione».
«L’annuncio di oggi – ha sottolineato Urso – conferma validità del nostro piano strategico sulla microelettronica: è in atto un effetto volano degli investimenti sui chip in Italia. Silicon Box è davvero un caso modello, un unicum nel panorama internazionale, sarà il primo impianto di produzione di chiplet in Europa. Un partner industriale che ci farà crescere nel settore dell’alta tecnologia e che ci permetterà di aumentare le capacità di design e nel know how».
Il presidente Cirio ha ribadito: «L’investimento di Silicon Box rappresenta per noi un risultato straordinario, dimostra che investire in Piemonte è conveniente e conferma l’attrattività crescente del nostro territorio che ha battuto la competizione di regioni come la Lombardia e il Veneto che per anni sono state il locomotore del Nord a cui oggi si aggiunge a pieno titolo anche il Piemonte grazie al grande lavoro di questi anni e al fatto che, con Tav e Terzo Valico, che vanno a completamento nei prossimi anni, proprio in questo territorio si incroceranno le grandi direttrici europee di mobilità e di scambio delle merci. Ci abbiamo lavorato tanto, ci abbiamo creduto, abbiamo investito tempo, rapporti e risorse. Questo è il primo passo della Silicon Valley in Italia ed è un’occasione unica che rende il nostro Piemonte sempre più centrale in Italia e in Europa».