Cerano, violenta lite con coltelli e machete: condannato a 2 anni e 8 mesi

tribunale il caldo
L'episodio era avvenuto nel 2015 nella piazza del paese, sotto gli occhi di decine di persone

La violenta lite era avvenuta nella piazza del paese, sotto gli occhi di decine di persone. Insulti, botte, inseguimento, e alla fine le armi, un coltello e perfino un machete. Era la sera del 22 maggio 2015 in centro a Cerano, di fronte a un bar, e all’epoca si era parlato addirittura di tentato omicidio. Per quei fatti C.A., 47 anni, residente in paese (la cui imputazione iniziale era stata derubricata in lesioni), è stato condannato a 2 anni e un mese di reclusione, con sentenza definitiva. Irreperibile l’avversario, H.K., marocchino di 42 anni che nell’aggressione ebbe la peggio rimanendo ferito al torace e al braccio. Oltre che vittima era a sua volta imputato di lesioni ai danni dell’italiano, e ha rimediato 2 anni.

La ricostruzione dei fatti era avvenuta grazie alle testimonianze di alcuni ragazzi che quella sera assistettero ai fatti, ai carabinieri che sentirono i presenti alla lite e al medico legale che successivamente visitò il marocchino. Da quanto emerso la lite si era sviluppata in due momenti: prima i due vennero alle mani e furono separati da alcune persone; poi, quando C.A. era già salito in auto per andarsene a casa, H.K. lo aveva raggiunto impugnando un coltello; l’italiano era sceso dall’auto e lo avrebbe affrontato, anche lui armato. La peggio per l’extracomunitario che fu raggiunto da un fendente al torace e al bicipite e riportò anche la frattura di una caviglia. Fu trovato dai carabinieri seduto, sanguinante, su una sedia all’esterno del bar; l’avversario fu rintracciato a casa. Una ricostruzione sempre contestata dalle difese: quella del ceranese aveva invocato la legittima difesa, quella del quarantenne aveva fatto riferimento a una provocazione all’insegna della discriminazione razziale.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Cerano, violenta lite con coltelli e machete: condannato a 2 anni e 8 mesi

L’episodio era avvenuto nel 2015 nella piazza del paese, sotto gli occhi di decine di persone

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La violenta lite era avvenuta nella piazza del paese, sotto gli occhi di decine di persone. Insulti, botte, inseguimento, e alla fine le armi, un coltello e perfino un machete. Era la sera del 22 maggio 2015 in centro a Cerano, di fronte a un bar, e all’epoca si era parlato addirittura di tentato omicidio. Per quei fatti C.A., 47 anni, residente in paese (la cui imputazione iniziale era stata derubricata in lesioni), è stato condannato a 2 anni e un mese di reclusione, con sentenza definitiva. Irreperibile l’avversario, H.K., marocchino di 42 anni che nell’aggressione ebbe la peggio rimanendo ferito al torace e al braccio. Oltre che vittima era a sua volta imputato di lesioni ai danni dell’italiano, e ha rimediato 2 anni.

La ricostruzione dei fatti era avvenuta grazie alle testimonianze di alcuni ragazzi che quella sera assistettero ai fatti, ai carabinieri che sentirono i presenti alla lite e al medico legale che successivamente visitò il marocchino. Da quanto emerso la lite si era sviluppata in due momenti: prima i due vennero alle mani e furono separati da alcune persone; poi, quando C.A. era già salito in auto per andarsene a casa, H.K. lo aveva raggiunto impugnando un coltello; l’italiano era sceso dall’auto e lo avrebbe affrontato, anche lui armato. La peggio per l’extracomunitario che fu raggiunto da un fendente al torace e al bicipite e riportò anche la frattura di una caviglia. Fu trovato dai carabinieri seduto, sanguinante, su una sedia all’esterno del bar; l’avversario fu rintracciato a casa. Una ricostruzione sempre contestata dalle difese: quella del ceranese aveva invocato la legittima difesa, quella del quarantenne aveva fatto riferimento a una provocazione all’insegna della discriminazione razziale.

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