Cerca di rubare pistola a poliziotto: condannato a 2 anni per direttissima

I fatti erano avvenuti lo scorso 23 settembre e l'uomo era stato subito arrestato

L’avevano bloccato mentre cercava di rubare la pistola a un agente che si era abbassato per controllare rumori sospetti sulla Volante. Per l’arresto dello scorso 23 settembre in via XX Settembre a Novara, il trentatreenne M.A., tunisino abitante in città, senza documenti e già noto alle forze dell’ordine, è stato condannato con rito abbreviato a 2 anni di reclusione per tentato furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice ha disposto la misura dei domiciliari. L’uomo ha già alle spalle una condanna a 1 anno inflitta lo scorso anno a Novara in primo grado, sempre per fatti simili: durante un intervento della polizia per una lite in famiglia (stava malmenando la moglie), aveva insultato e minacciato gli agenti, finendo subito in aula per resistenza e lesioni.

La nuova condanna riguarda fatti avvenuti in via XX Settembre. Transitando in zona per i normali controlli del territorio, i poliziotti si sono fermati perché sentivano un rumore metallico all’interno della vettura. Il capo pattuglia, una volta sceso dal veicolo per capire che cosa provocasse il problema, si è abbassato per verificare eventuali anomalie e proprio in quel momento gli è piombato alle spalle un uomo che, approfittando dell’oscurità, lo ha aggredito provando a prendergli la pistola d’ordinanza dalla fodera. L’agente rimasto a bordo della Volante, avendo visto arrivare lo sconosciuto, ha fatto in tempo ad avvisare il collega che si è quindi difeso. Sentito una mano che tirava il cinturone, si è alzato d’istinto e ha allontanato lo straniero per poi bloccarlo. Inutile il tentativo del tunisino di resistere all’arresto.

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I fatti erano avvenuti lo scorso 23 settembre e l’uomo era stato subito arrestato

L'avevano bloccato mentre cercava di rubare la pistola a un agente che si era abbassato per controllare rumori sospetti sulla Volante. Per l’arresto dello scorso 23 settembre in via XX Settembre a Novara, il trentatreenne M.A., tunisino abitante in città, senza documenti e già noto alle forze dell’ordine, è stato condannato con rito abbreviato a 2 anni di reclusione per tentato furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice ha disposto la misura dei domiciliari. L’uomo ha già alle spalle una condanna a 1 anno inflitta lo scorso anno a Novara in primo grado, sempre per fatti simili: durante un intervento della polizia per una lite in famiglia (stava malmenando la moglie), aveva insultato e minacciato gli agenti, finendo subito in aula per resistenza e lesioni.

La nuova condanna riguarda fatti avvenuti in via XX Settembre. Transitando in zona per i normali controlli del territorio, i poliziotti si sono fermati perché sentivano un rumore metallico all’interno della vettura. Il capo pattuglia, una volta sceso dal veicolo per capire che cosa provocasse il problema, si è abbassato per verificare eventuali anomalie e proprio in quel momento gli è piombato alle spalle un uomo che, approfittando dell’oscurità, lo ha aggredito provando a prendergli la pistola d’ordinanza dalla fodera. L’agente rimasto a bordo della Volante, avendo visto arrivare lo sconosciuto, ha fatto in tempo ad avvisare il collega che si è quindi difeso. Sentito una mano che tirava il cinturone, si è alzato d’istinto e ha allontanato lo straniero per poi bloccarlo. Inutile il tentativo del tunisino di resistere all’arresto.

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