«Basta morti sul lavoro, servono garanzie e sicurezza». Anche a Novara, così in numerose altre città in Italia, oggi 21 febbraio Cgil e Uil sono scese in piazza per protestare dopo il crollo nel cantiere di Firenze costato la vita a cinque operai.
«Governo e imprese devono assumersi le loro di questo lungo elenco di vittime: non è pensabile che oltre all’ingiustizia della guerra ci sia anche l’ingiustizia del lavoro – ha affermato il segretario generale di Cgil Novara e Vco, Attilio Fasulo -. A dicembre avevamo chiesto al prefetto di istituite un tavolo di lavoro sulla salute e sulla sicurezza: stiamo ancora aspettando una risposta».
Il segretario di Uil Novara e Vco, Stefano De Grandis, ha poi aggiunto che « è necessario un salto culturale a cominciare dall’ambito scolastico, dove si formano i lavoratori di domani».
Dopo le testimonianze di alcuni operai del territorio, al sit-in è intervenuto il consigliere regionale e segretario piemontese del Pd, Domenico Rossi: «Quello che sta succedendo non si sistema da solo, ha bisogno della nostra capacità di lotta che passa anche dalle organizzazioni sindacali – ha detto -. Noi abbiamo ruoli di responsabilità e per questo non dobbiamo stancarci e portare avanti le battaglie. Deve essere una nostra priorità il tema del lavoro, sappiamo che dobbiamo rivedere il codice degli appalti: c’è problema dei contratti e dobbiamo investire su sicurezza e formazione Da parte nostra c’ è la disponibilità di mettere al centro l’argomento anche in consiglio regionale».