Fp Cgil Novara e Vco scenderà in piazza domani, 13 settembre, facendo seguito alla mobilitazione nazionale degli educatori e delle educatrici.
«Il legame tra le condizioni di chi lavora nel settore e la garanzia di poter fruire con continuità di diritti fondamentali da parte di alunne e degli alunni disabili è molto stretto – afferma Paolo Del Vecchio, segretario generale della Fp Cgil Novara e Vco -. Con questi presidi territoriali abbiamo tre obiettivi: internalizzare il servizio dell’inclusione scolastica, per le scuole di ogni ordine e grado, incluse quelle comunali con il settore 0-6 anni; avere risorse certe per garantire questo percorso; tutelare tutto il personale, anche quello che non ha titoli ma lavora in quest’ambito anche da più di 20 anni, e la figura dell’educatore professionale».
L’appuntamento è in piazza Matteotti dalle 16.30 alle 18.30. La mobilitazione ha lo scopo di sostenere due disegni di legge in discussione in Parlamento «che possono, anche attraverso gli emendamenti presentati dal sindacato, portare al giusto riconoscimento professionale e a un lavoro reso finalmente più stabile con il passaggio alle dipendenze delle scuole e degli enti locali» aggiunge Del Vecchio.
Secondo il sindacato «nel nostro Paese uno studente con gravi disabilità sensoriali o psico-fisiche e persone nello spettro autistico invece di essere aiutato in un percorso formativo già difficile ha di fronte a sé ulteriori ostacoli derivanti da una carenza normativa che penalizza fortemente chi è preposto ad aiutarlo. Gli educatori che devono facilitare la comunicazione dello studente disabile, stimolare lo sviluppo delle diverse abilità, mediare tra l’allievo/a con il gruppo classe, realizzare interventi per l’inclusione scolastica per l’alunno/a disabile in attuazione del Piano educativo personalizzato sono di fatto dei corpi estranei al sistema scolastico stesso poiché non sono dipendenti degli istituti in cui prestano servizio e devono fare i conti con regole contrattuali ed organizzative diverse».
(foto di repertorio)