Chiude il reparto di Cardiologia all’ospedale di Galliate

Una notizia mai annunciata ufficialmente dalla direzione dell'ospedale Maggiore (da cui il San Rocco dipende), emersa in consiglio regionale

Dal 1 gennaio 2024 il reparto di Cardiologia dell’ospedale di Galliate chiuderà i battenti. Una notizia mai annunciata ufficialmente dalla direzione dell’ospedale Maggiore (da cui il San Rocco dipende), emersa in consiglio regionale con un’interrogazione del consigliere Domenico Rossi e a cui ha risposto l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi. Una chiusura che si prospetta problematica in quanto il reparto ha da sempre funzionato come punto di riferimento territoriale, in particolare per l’Ovest Ticino.

«La riorganizzazione dell’attività prevederà dal 1 gennaio 2024 una revisione volta a ricondurre all’appropriatezza della presa in carico del paziente potenziando la rete territoriale di prossimità in capo alle Asl e la rete ospedaliera per quanto riguarda la bassa complessità, in linea con indicazioni nazionali e regionali – la risposta di Icardi al question time -. Sempre dal 1 gennaio le richieste ambulatoriali di primo livello avranno come possibilità sia l’attività di specialistica ambulatoriale della cardiologia di Novara, che potrà integrare la risposta diagnostica di primo livello con il secondo livello, fornendo la possibilità di completare il quesito diagnostico senza rimandare/differire la prestazione, sia l’attività ambulatoriale cardiologica svolta dagli specialisti Asl Novara. La copertura delle richieste cardiologiche interne al presidio ospedaliero di Galliate saranno sempre e comunque garantite dalla struttura complessa di Cardiologia dell’ospedale Maggiore».

«L’allarme lanciato dai pazienti era più che fondato – dichiara Rossi -. Una situazione che mette in difficoltà tutti quei novaresi, in particolare dell’Ovest Ticino, che orbitavano su Galliate e rappresenta un altro passo verso lo svuotamento di funzioni dell’ospedale San Rocco. Dal mese di gennaio, ha affermato l’assessore, tutte le visite e gli esami saranno convogliati sull’ospedale Maggiore in strutture già congestionate dal punto di vista degli spazi e con il rischio di aumentare ulteriormente le liste d’attesa».

«“Alla luce di questa “riorganizzazione” occorre chiedersi quale sia davvero il ruolo previsto per l’ospedale di Galliate nella pianificazione regionale – prosegue Rossi -. In pochi anni il San Rocco ha perso il reparto di Oftalmologia, ha subito il dimezzamento dell’organico del dipartimento di Chirurgia generale, ora tocca alla Cardiologia e si parla insistentemente di uno spostamento della Medicina Interna e della Dermatologia nella sede distaccata del San Giuliano. Nella sua risposta l’assessore parla di ‘qualificare’ e ‘rafforzare’ la risposta diagnostica territoriale: a me sembra una strategia rivolta in una direzione diametralmente opposta».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Chiude il reparto di Cardiologia all’ospedale di Galliate

Una notizia mai annunciata ufficialmente dalla direzione dell’ospedale Maggiore (da cui il San Rocco dipende), emersa in consiglio regionale

Dal 1 gennaio 2024 il reparto di Cardiologia dell’ospedale di Galliate chiuderà i battenti. Una notizia mai annunciata ufficialmente dalla direzione dell’ospedale Maggiore (da cui il San Rocco dipende), emersa in consiglio regionale con un’interrogazione del consigliere Domenico Rossi e a cui ha risposto l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi. Una chiusura che si prospetta problematica in quanto il reparto ha da sempre funzionato come punto di riferimento territoriale, in particolare per l’Ovest Ticino.

«La riorganizzazione dell’attività prevederà dal 1 gennaio 2024 una revisione volta a ricondurre all’appropriatezza della presa in carico del paziente potenziando la rete territoriale di prossimità in capo alle Asl e la rete ospedaliera per quanto riguarda la bassa complessità, in linea con indicazioni nazionali e regionali – la risposta di Icardi al question time -. Sempre dal 1 gennaio le richieste ambulatoriali di primo livello avranno come possibilità sia l’attività di specialistica ambulatoriale della cardiologia di Novara, che potrà integrare la risposta diagnostica di primo livello con il secondo livello, fornendo la possibilità di completare il quesito diagnostico senza rimandare/differire la prestazione, sia l’attività ambulatoriale cardiologica svolta dagli specialisti Asl Novara. La copertura delle richieste cardiologiche interne al presidio ospedaliero di Galliate saranno sempre e comunque garantite dalla struttura complessa di Cardiologia dell’ospedale Maggiore».

«L’allarme lanciato dai pazienti era più che fondato – dichiara Rossi -. Una situazione che mette in difficoltà tutti quei novaresi, in particolare dell’Ovest Ticino, che orbitavano su Galliate e rappresenta un altro passo verso lo svuotamento di funzioni dell’ospedale San Rocco. Dal mese di gennaio, ha affermato l’assessore, tutte le visite e gli esami saranno convogliati sull’ospedale Maggiore in strutture già congestionate dal punto di vista degli spazi e con il rischio di aumentare ulteriormente le liste d’attesa».

«“Alla luce di questa “riorganizzazione” occorre chiedersi quale sia davvero il ruolo previsto per l’ospedale di Galliate nella pianificazione regionale – prosegue Rossi -. In pochi anni il San Rocco ha perso il reparto di Oftalmologia, ha subito il dimezzamento dell’organico del dipartimento di Chirurgia generale, ora tocca alla Cardiologia e si parla insistentemente di uno spostamento della Medicina Interna e della Dermatologia nella sede distaccata del San Giuliano. Nella sua risposta l’assessore parla di ‘qualificare’ e ‘rafforzare’ la risposta diagnostica territoriale: a me sembra una strategia rivolta in una direzione diametralmente opposta».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore