Cimiteri comunali, il Comune investe quasi un milione di euro

Intanto si valuta l'ipotesi del cimitero islamico a Pagliate. Resta chiuso quello ebraico su richiesta della comunità

«I nostri cimiteri richiedono una serie di attività da svolgere, anche se non urgenti. Ci sono state meno sepolture e più cremazioni. Chiaro che per il futuro abbiamo più bisogno di ampliare le cellette funerarie e i forni crematori. Inoltre, sono stanziati per il 2024 circa 400 mila euro per 400 cellette funerarie. Nella provincia di Novara, il forno crematorio è presente solo a Trecate. Durante le necessarie attività di manutenzione, c’è uno stop al servizio di circa venti giorni che crea problematiche. Per tale motivo siamo attenti alla possibilità di aprire un nuovo forno crematorio in un futuro non troppo lontano». Queste le parole dell’assessore ai Lavori pubblici, Rocco Zoccali, durante la commissione dello scorso venerdì, 17 novembre, per un aggiornamento sullo stato dei cimiteri comunali.

«Dal 1998 al 2021 le cremazioni sono passate da 118 a 225 – ha aggiunto Alessandro Mazzola, dirigente responsabile dei cimiteri di Novara, a sostegno della tesi dell’assessore -, Il 50% delle persone sepolte nel cimitero urbano, infatti, sono cremate. Rischiamo di renderci conto del problema troppo tardi».

«Altri 450 mila euro saranno investiti per la sistemazione del quinto recinto – ha aggiunto Zoccali – Questo presenta problematiche di vario tipo come infiltrazioni d’acqua. Dovrebbe essere oggetto di una gara d’appalto per il 2024. Uno dei problemi sono poi le numerose tombe di famiglia dismesse. Capiremo se il Comune potrà richiedere ad alcuni proprietari l’autorizzazione necessaria per gli appositi interventi e non lasciarle abbandonate. Stiamo lavorando ad una serie di progetti di ristrutturazione. C’è un’attività pronta per lo smaltimento dell’amianto presente nei vari cimiteri. Per quanto riguarda i viali e la pulizia, assegnati ad Assa, il numero degli addetti al cimitero è leggermente diminuito. Per questo motivo, su richiesta dell’amministrazione, abbiamo aperto un bando di concorso per l’assunzione di due operai».

Chiusura del cimitero ebraico. Zoccali: «Una richiesta della comunità ebraica»

Si è poi tornati a parlare della chiusura del cimitero ebraico a Novara: «Resta chiuso – ha spiegato Zoccali – Si tratta di una decisione presa di recente, dopo lo scoppio del conflitto, su richiesta della stessa comunità ebraica».

Discorso totalmente diverso, invece, quello relativo alla sezione dei bambini mai nati. Zoccali ha detto a riguardo: «Dal momento in cui c’è un interesse da parte di diverse associazioni a dare una giusta rilevanza alla sezione dei bambini mai nati del cimitero di Novara, è mia espressa volontà che il Comune si occupi, a sue spese, di inserire un’apposita targa di riconoscimento».

«Anche l’ossario è tra gli interventi che necessita il cimitero – ha aggiunto Mazzola – Si sono verificati dei crolli all’interno delle arcate e quindi è stato quindi chiuso. So che il finanziamento è stato inserito nel piano regolatore ma ad oggi non ho aggiornamenti».

Mazzola (dirigente responsabile dei cimiteri di Novara): «Ampliamento cimitero? Non è una priorità»

Al vaglio c’è anche l’ipotesi di un possibile allargamento del cimitero urbano: «Può essere concepito esclusivamente verso l’area del tiro a segno – ha dichiarato Zoccali – Recentemente è anche crollato un muro divisorio, ora transennato. Fa parte del progetto degli interventi ma non è mai semplice quando si dialoga con soggetti privati».

Un’eventualità che Mazzola non ritiene sicuramente tra le priorità: «Per i prossimi vent’anni difficilmente sarà necessario un allargamento, se si procede alla regolare messa in concessione e riesumazione dei loculi».

Si valuta l’ipotesi del cimitero islamico a Pagliate

Un altro tema sollevato ha riguardato la possibile conversione del cimitero di Pagliate in un cimitero islamico. Quest’ultimo, ad oggi, non è infatti presente a Novara e provincia: «E’ un’ipotesi che abbiamo preso in considerazione da un anno e mezzo – ha confermato Zoccali – L’8% della popolazione novarese è di fede musulmana e bisogna prendere in considerazione questo dato. Bisogna però considerare che il cimitero di Pagliate necessita di una serie di interventi che richiedono importanti esborsi».

Anche gli animali d’affezione sono stati al centro dei discorsi: «Sul territorio novarese è già presente un cimitero per gli animali d’affezione a gestione Enpa. E’ adesso in discussione in regione la possibilità di seppellire gli animali d’affezione all’interno dei cimiteri comuni».

Segnali positivi dall’opposizione. Fonzo (Pd): «Mantenere la gestione pubblica dei cimiteri è una scelta di civiltà»

Per quanto riguarda gli altri cimiteri sotto la competenza comunale: «Al cimitero di Olengo serve solo manutenzione ordinaria – ha detto Mazzola – A Lumellogno la priorità è realizzare cellette nuove ma non ci sono problemi manutentivi. Su Pernate, invece, siamo usciti all’inizio della scorsa settimana con l’ufficio tecnico per prendere le misure perché è un’area che rientra nel processo di smaltimento dell’eternit e di riparazione della copertura. A Pernate, peraltro, ha ancora uno spazio per l’edificazione di nuove cappelle».

Da sottolineare, invece, i commenti positivi arrivati anche dall’opposizione. Un esempio è l’intervento del consigliere del Pd, Nicola Fonzo: «Penso che uno dei compiti a cui il Comune non può mai abdicare è occuparsi del fine vita dei propri cittadini. Credo che la scelta di mantenere la gestione pubblica dei cimiteri, cosa non comune guardando anche realtà vicino alla nostra, sia una scelta di civiltà».

In ogni caso, non sono state risparmiate alcune criticità: «C’è poca attenzione su alcuni servizi del cimitero urbano come la mancanza di scope, palette e annaffiatoi – ha lamentato la consigliera Maria Luisa Astolfi – Le scale sono poi troppo pesanti per essere spostate da una persona normale».

«Noi spendiamo dai 100 ai 140 euro all’anno per gli annaffiatoi perché vengono rotti o rubati, ma penso sia un buono spunto da prendere in considerazione per dare ordine – la risposta di Mazzola – In passato, inoltre, c’è stata una rivalutazione di tutte le scale che sono datate e annualmente sono oggetto di manutenzione, intervenendo quando viene fatta una segnalazione».

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Fabio Silvestre

Novarese, giornalista pubblicista. Ha scritto per testate locali e nazionali articoli di cronaca e sport.

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Cimiteri comunali, il Comune investe quasi un milione di euro

Intanto si valuta l’ipotesi del cimitero islamico a Pagliate. Resta chiuso quello ebraico su richiesta della comunità

«I nostri cimiteri richiedono una serie di attività da svolgere, anche se non urgenti. Ci sono state meno sepolture e più cremazioni. Chiaro che per il futuro abbiamo più bisogno di ampliare le cellette funerarie e i forni crematori. Inoltre, sono stanziati per il 2024 circa 400 mila euro per 400 cellette funerarie. Nella provincia di Novara, il forno crematorio è presente solo a Trecate. Durante le necessarie attività di manutenzione, c’è uno stop al servizio di circa venti giorni che crea problematiche. Per tale motivo siamo attenti alla possibilità di aprire un nuovo forno crematorio in un futuro non troppo lontano». Queste le parole dell’assessore ai Lavori pubblici, Rocco Zoccali, durante la commissione dello scorso venerdì, 17 novembre, per un aggiornamento sullo stato dei cimiteri comunali.

«Dal 1998 al 2021 le cremazioni sono passate da 118 a 225 – ha aggiunto Alessandro Mazzola, dirigente responsabile dei cimiteri di Novara, a sostegno della tesi dell’assessore -, Il 50% delle persone sepolte nel cimitero urbano, infatti, sono cremate. Rischiamo di renderci conto del problema troppo tardi».

«Altri 450 mila euro saranno investiti per la sistemazione del quinto recinto – ha aggiunto Zoccali – Questo presenta problematiche di vario tipo come infiltrazioni d’acqua. Dovrebbe essere oggetto di una gara d’appalto per il 2024. Uno dei problemi sono poi le numerose tombe di famiglia dismesse. Capiremo se il Comune potrà richiedere ad alcuni proprietari l’autorizzazione necessaria per gli appositi interventi e non lasciarle abbandonate. Stiamo lavorando ad una serie di progetti di ristrutturazione. C’è un’attività pronta per lo smaltimento dell’amianto presente nei vari cimiteri. Per quanto riguarda i viali e la pulizia, assegnati ad Assa, il numero degli addetti al cimitero è leggermente diminuito. Per questo motivo, su richiesta dell’amministrazione, abbiamo aperto un bando di concorso per l’assunzione di due operai».

Chiusura del cimitero ebraico. Zoccali: «Una richiesta della comunità ebraica»

Si è poi tornati a parlare della chiusura del cimitero ebraico a Novara: «Resta chiuso – ha spiegato Zoccali – Si tratta di una decisione presa di recente, dopo lo scoppio del conflitto, su richiesta della stessa comunità ebraica».

Discorso totalmente diverso, invece, quello relativo alla sezione dei bambini mai nati. Zoccali ha detto a riguardo: «Dal momento in cui c’è un interesse da parte di diverse associazioni a dare una giusta rilevanza alla sezione dei bambini mai nati del cimitero di Novara, è mia espressa volontà che il Comune si occupi, a sue spese, di inserire un’apposita targa di riconoscimento».

«Anche l’ossario è tra gli interventi che necessita il cimitero – ha aggiunto Mazzola – Si sono verificati dei crolli all’interno delle arcate e quindi è stato quindi chiuso. So che il finanziamento è stato inserito nel piano regolatore ma ad oggi non ho aggiornamenti».

Mazzola (dirigente responsabile dei cimiteri di Novara): «Ampliamento cimitero? Non è una priorità»

Al vaglio c’è anche l’ipotesi di un possibile allargamento del cimitero urbano: «Può essere concepito esclusivamente verso l’area del tiro a segno – ha dichiarato Zoccali – Recentemente è anche crollato un muro divisorio, ora transennato. Fa parte del progetto degli interventi ma non è mai semplice quando si dialoga con soggetti privati».

Un’eventualità che Mazzola non ritiene sicuramente tra le priorità: «Per i prossimi vent’anni difficilmente sarà necessario un allargamento, se si procede alla regolare messa in concessione e riesumazione dei loculi».

Si valuta l’ipotesi del cimitero islamico a Pagliate

Un altro tema sollevato ha riguardato la possibile conversione del cimitero di Pagliate in un cimitero islamico. Quest’ultimo, ad oggi, non è infatti presente a Novara e provincia: «E’ un’ipotesi che abbiamo preso in considerazione da un anno e mezzo – ha confermato Zoccali – L’8% della popolazione novarese è di fede musulmana e bisogna prendere in considerazione questo dato. Bisogna però considerare che il cimitero di Pagliate necessita di una serie di interventi che richiedono importanti esborsi».

Anche gli animali d’affezione sono stati al centro dei discorsi: «Sul territorio novarese è già presente un cimitero per gli animali d’affezione a gestione Enpa. E’ adesso in discussione in regione la possibilità di seppellire gli animali d’affezione all’interno dei cimiteri comuni».

Segnali positivi dall’opposizione. Fonzo (Pd): «Mantenere la gestione pubblica dei cimiteri è una scelta di civiltà»

Per quanto riguarda gli altri cimiteri sotto la competenza comunale: «Al cimitero di Olengo serve solo manutenzione ordinaria – ha detto Mazzola – A Lumellogno la priorità è realizzare cellette nuove ma non ci sono problemi manutentivi. Su Pernate, invece, siamo usciti all’inizio della scorsa settimana con l’ufficio tecnico per prendere le misure perché è un’area che rientra nel processo di smaltimento dell’eternit e di riparazione della copertura. A Pernate, peraltro, ha ancora uno spazio per l’edificazione di nuove cappelle».

Da sottolineare, invece, i commenti positivi arrivati anche dall’opposizione. Un esempio è l’intervento del consigliere del Pd, Nicola Fonzo: «Penso che uno dei compiti a cui il Comune non può mai abdicare è occuparsi del fine vita dei propri cittadini. Credo che la scelta di mantenere la gestione pubblica dei cimiteri, cosa non comune guardando anche realtà vicino alla nostra, sia una scelta di civiltà».

In ogni caso, non sono state risparmiate alcune criticità: «C’è poca attenzione su alcuni servizi del cimitero urbano come la mancanza di scope, palette e annaffiatoi – ha lamentato la consigliera Maria Luisa Astolfi – Le scale sono poi troppo pesanti per essere spostate da una persona normale».

«Noi spendiamo dai 100 ai 140 euro all’anno per gli annaffiatoi perché vengono rotti o rubati, ma penso sia un buono spunto da prendere in considerazione per dare ordine – la risposta di Mazzola – In passato, inoltre, c’è stata una rivalutazione di tutte le scale che sono datate e annualmente sono oggetto di manutenzione, intervenendo quando viene fatta una segnalazione».

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Novarese, giornalista pubblicista. Ha scritto per testate locali e nazionali articoli di cronaca e sport.