Cinquepermille: quasi 1,4 milioni di euro a enti novaresi

Dal Cinquepermille quasi 1,4 milioni di euro per enti novaresi. Il totale per l’anno 2019 è esattamente 1.394.912 euro e viene suddiviso fra 476 enti della nostra provincia (169 del capoluogo) di cui l’84,2% va alle 311 associazioni di volontariato che ne hanno beneficiato. In totale le firme dei contribuenti a favore di enti novaresi hanno sfiorato le 40mila (39.985) con le 33.720 verso il volontariato.

Ed è in questo settore, che raccoglie complessivamente 1,17 milioni, che si trovano le associazioni più scelte: con 1178 firme e un importo di 86.050 euro c’è “FOR LIFE, Alessandro Carriero International Humanitarian Activity”, seguita dai “VOLONTARI DEL SOCCORSO Cusio Sud/Ovest” di San Maurizio d’Opaglio per numero di firme (1097) ma con un importo di 27.777 euro, che risulta inferiore a quello del “NOVARA CENTER Onlus-Contro La Fame Nel Mondo” (1070 firme e 39.087 euro), della Fondazione FIDES ET RATIO (794 firme e 38.074 euro) e dell’Associazione di Volontariato CASA ALESSIA Onlus (995 firme e 35.927 euro) per completare la “top five” novarese.

Il Cinquepermille è una quota delle imposte sul reddito che ogni contribuente può devolvere (senza oneri aggiuntivi) ad un ente ammesso (del volontariato, sport dilettantistico, comune, ricerca scientifica o sanitaria, beni culturali e aree protette) semplicemente con una firma sulla dichiarazione dei redditi.

Il secondo settore ad aver raccolto più firme (in totale 4.197, il 10,5% del totale) è quello dei Comuni, che vede presenti tutti i novaresi. Nei rispettivi bilanci finiscono complessivamente 129.843 euro (il 9,3% del totale) e Novara ovviamente si aggiudica il maggior importo: 20.485 euro (che pongono il capoluogo al 51° posto tra i Comuni in Italia) grazie a 576 firme.

Terzo settore per scelte (1.968) e importi (8.463 euro) è quello delle associazioni sportive dilettantistiche, 73 le ammesse, dove la Polisportiva San Giacomo appare la più scelta (143) ma con un importo (4.656 euro) inferiore sia al Gruppo Sportivo Dilettantistico Libertas Rapid (5.771 euro con 75 firme) sia all’ASH Associazione Sportiva Handicappati Dilettantistica Novara Onlus (5.023 euro con 133 scelte).

Tra i novaresi ammessi al contributo anche due enti di ricerca scientifica (in totale 4.800 euro) e uno per i beni culturali (1.598 euro).

Tutti dati si ricavano dagli elenchi pubblicati dall’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi, che hanno visto il contributo complessivo crescere a 505 milioni per oltre 66mila enti in Italia, che sale al “tetto” fissato di 510 milioni comprendendo il riparo destinato agli enti esclusi. È stato il Decreto Rilancio ad accelerare la procedura (era posta la scadenza al 31 luglio per una erogazione agli enti entro il 31 ottobre 2020), visto che solo lo scorso aprile erano stati pubblicati gli elenchi relativi al 2018. Per i prossimi anni il fondo prevede una copertura di 520 milioni per il 2021 e 525 milioni dall’anno 2022.

 

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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Cinquepermille: quasi 1,4 milioni di euro a enti novaresi

Dal Cinquepermille quasi 1,4 milioni di euro per enti novaresi. Il totale per l’anno 2019 è esattamente 1.394.912 euro e viene suddiviso fra 476 enti della nostra provincia (169 del capoluogo) di cui l’84,2% va alle 311 associazioni di volontariato che ne hanno beneficiato. In totale le firme dei contribuenti a favore di enti novaresi hanno sfiorato le 40mila (39.985) con le 33.720 verso il volontariato.

Ed è in questo settore, che raccoglie complessivamente 1,17 milioni, che si trovano le associazioni più scelte: con 1178 firme e un importo di 86.050 euro c’è “FOR LIFE, Alessandro Carriero International Humanitarian Activity”, seguita dai “VOLONTARI DEL SOCCORSO Cusio Sud/Ovest” di San Maurizio d’Opaglio per numero di firme (1097) ma con un importo di 27.777 euro, che risulta inferiore a quello del “NOVARA CENTER Onlus-Contro La Fame Nel Mondo” (1070 firme e 39.087 euro), della Fondazione FIDES ET RATIO (794 firme e 38.074 euro) e dell’Associazione di Volontariato CASA ALESSIA Onlus (995 firme e 35.927 euro) per completare la “top five” novarese.

Il Cinquepermille è una quota delle imposte sul reddito che ogni contribuente può devolvere (senza oneri aggiuntivi) ad un ente ammesso (del volontariato, sport dilettantistico, comune, ricerca scientifica o sanitaria, beni culturali e aree protette) semplicemente con una firma sulla dichiarazione dei redditi.

Il secondo settore ad aver raccolto più firme (in totale 4.197, il 10,5% del totale) è quello dei Comuni, che vede presenti tutti i novaresi. Nei rispettivi bilanci finiscono complessivamente 129.843 euro (il 9,3% del totale) e Novara ovviamente si aggiudica il maggior importo: 20.485 euro (che pongono il capoluogo al 51° posto tra i Comuni in Italia) grazie a 576 firme.

Terzo settore per scelte (1.968) e importi (8.463 euro) è quello delle associazioni sportive dilettantistiche, 73 le ammesse, dove la Polisportiva San Giacomo appare la più scelta (143) ma con un importo (4.656 euro) inferiore sia al Gruppo Sportivo Dilettantistico Libertas Rapid (5.771 euro con 75 firme) sia all’ASH Associazione Sportiva Handicappati Dilettantistica Novara Onlus (5.023 euro con 133 scelte).

Tra i novaresi ammessi al contributo anche due enti di ricerca scientifica (in totale 4.800 euro) e uno per i beni culturali (1.598 euro).

Tutti dati si ricavano dagli elenchi pubblicati dall’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi, che hanno visto il contributo complessivo crescere a 505 milioni per oltre 66mila enti in Italia, che sale al “tetto” fissato di 510 milioni comprendendo il riparo destinato agli enti esclusi. È stato il Decreto Rilancio ad accelerare la procedura (era posta la scadenza al 31 luglio per una erogazione agli enti entro il 31 ottobre 2020), visto che solo lo scorso aprile erano stati pubblicati gli elenchi relativi al 2018. Per i prossimi anni il fondo prevede una copertura di 520 milioni per il 2021 e 525 milioni dall’anno 2022.

 

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.