Cirio sui No Pass: «Contro il Covid c’è il vaccino, contro l’ignoranza la strada è lunga»

Il consigliere della Lega Lanzo: «Mi impegnerò affinchè la Regione possa chiedere un risarcimento per il danno d'immagine causato»

«Manifestare è un diritto, farlo in questo modo è inaccettabile. L’Italia è un Paese libero. Ma questa libertà, la nostra, non è stata gratuita. Ha avuto un prezzo, altissimo, che altre persone hanno pagato per noi. Sulla loro pelle». Così il presidente della Regione Alberto Cirio è intervenuto sulla manifestazione dei No Green Pass di sabato scorso a Novara.

«Per chi è stato rinchiuso in un campo di sterminio le tute a righe, il marchio dell’inchiostro, il filo spinato, non sono stati i travestimenti di una carnevalata vergognosa -aggiunge Cirio -. Gli incubi la storia li fa vivere reali. Ma questo chi ieri ha manifestato a Novara non lo sa. Vorrei che ognuno di loro ascoltasse la voce di chi oggi è memoria. Vedesse con i propri occhi cosa è veramente l’orrore. Perché contro il Covid abbiamo trovato un vaccino. Ma contro l’ignoranza la strada è ancora lunga».

Nel pomeriggio è arrivata anche una nota del consigliere regionale della Lega Riccardo Lanzo: «Quanto è accaduto a Novara è un fatto vergognoso, da cui è necessario prendere le distanze con forza e sono da stigmatizzare i pochi partecipanti che hanno messo in scena la terribile analogia. Mi impegnerò in Consiglio Regionale affinché l’Ente, garante dei diritti di tutti i cittadini piemontesi e tra questi quanti appartengono alla comunità ebraica, possa chiedere un risarcimento per il danno d’immagine causato. La notizia è divenuta nota a livello nazionale e non solo: occorre tutelarsi in sede civile e penale. La città e la regione non possono sentirsi rappresentate da quella manifestazione: la maggioranza dei cittadini è responsabilmente vaccinata e rispetta le regole legate a questa emergenza sanitaria che tanto ha provato la nostra comunità e l’intero Paese”.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Redazione

Redazione

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Condividi

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Cirio sui No Pass: «Contro il Covid c’è il vaccino, contro l’ignoranza la strada è lunga»

Il consigliere della Lega Lanzo: «Mi impegnerò affinchè la Regione possa chiedere un risarcimento per il danno d’immagine causato»

«Manifestare è un diritto, farlo in questo modo è inaccettabile. L’Italia è un Paese libero. Ma questa libertà, la nostra, non è stata gratuita. Ha avuto un prezzo, altissimo, che altre persone hanno pagato per noi. Sulla loro pelle». Così il presidente della Regione Alberto Cirio è intervenuto sulla manifestazione dei No Green Pass di sabato scorso a Novara.

«Per chi è stato rinchiuso in un campo di sterminio le tute a righe, il marchio dell’inchiostro, il filo spinato, non sono stati i travestimenti di una carnevalata vergognosa -aggiunge Cirio -. Gli incubi la storia li fa vivere reali. Ma questo chi ieri ha manifestato a Novara non lo sa. Vorrei che ognuno di loro ascoltasse la voce di chi oggi è memoria. Vedesse con i propri occhi cosa è veramente l’orrore. Perché contro il Covid abbiamo trovato un vaccino. Ma contro l’ignoranza la strada è ancora lunga».

Nel pomeriggio è arrivata anche una nota del consigliere regionale della Lega Riccardo Lanzo: «Quanto è accaduto a Novara è un fatto vergognoso, da cui è necessario prendere le distanze con forza e sono da stigmatizzare i pochi partecipanti che hanno messo in scena la terribile analogia. Mi impegnerò in Consiglio Regionale affinché l'Ente, garante dei diritti di tutti i cittadini piemontesi e tra questi quanti appartengono alla comunità ebraica, possa chiedere un risarcimento per il danno d'immagine causato. La notizia è divenuta nota a livello nazionale e non solo: occorre tutelarsi in sede civile e penale. La città e la regione non possono sentirsi rappresentate da quella manifestazione: la maggioranza dei cittadini è responsabilmente vaccinata e rispetta le regole legate a questa emergenza sanitaria che tanto ha provato la nostra comunità e l'intero Paese".

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata